05/09/2018

Venezia 75, i ricordi di Luca Marinelli

Laura Frigerio
A cura di Laura Frigerio
Pubblicato il 05/09/2018 Aggiornato il 05/09/2018

In concorso alle Giornate degli Autori, a Venezia 75, Ricordi? Di Valerio Mieli. Una bella storia d'amore con protagonista Luca Marinelli

ricordi

Venezia 75 riserva delle belle sorprese anche nelle sue aree collaterali, in particolare alle Giornate degli Autori, dove è stato presentato Ricordi?, unico titolo italiano in concorso. Si tratta del secondo film di Valerio Mieli, che nel 2009 ebbe un grande successo con Dieci Inverni, proprio alla Mostra del Cinema. E le attese non sono state deluse da questo autore, che si conferma elegante, originale, poetico e in grado come pochi di toccare le corde dell’anima.

Ad amplificare il potenziale del film un protagonista del calibro di Luca Marinelli, che ha avuto accanto la splendida Linda Caridi.

La trama di Ricordi?

Quella che viene raccontata è una lunga storia d’amore, filtrata attraverso i ricordi di Lui e di Lei. I due si conoscono ad una festa, dove iniziano a parlare della loro infanzia in maniera un po’ fantasiosa. Un primo incontro che verrà ricordato da Lui in maniera malinconica e da Lei con più allegria mista ad incanto.
Con il passare degli anni lo sguardo di Lui si trasforma alleggerendosi, mentre quello di Lei si fa più complesso e scuro. Così il loro rapporto invece che consolidarsi si avvicina in maniera pericolosa alla crisi. E se Lui scoprirà che è possibile far durare l’amore nel tempo, Lei imparerà la nostalgia.

Parola ai protagonisti

«Il punto interrogativo nel titolo è fondamentale, perché il film è pieno di dubbi. I due personaggi hanno visioni divergenti di come sono andate le cose, c’è una separazione netta tra il ricordo e la realtà. È una cosa che tutti noi viviamo nella nostra quotidianità» dice il regista Valerio Mieli. «Un po’ mi riconosco nel personaggio interpretato da Luca, anche se negli anni mi sono rasserenato, ho imparato a guardarmi più nel presente. Poi ci sono persone fortunata che nascono serene, mentre la nostalgia è qualcosa che si impara dopo».
Gli fa eco Luca Marinelli: «Attraverso questa storia d’amore esploriamo un meccanismo comune a ognuno di noi, come trascorriamo la nostra vita e viviamo le nostre emozioni». E aggiunge: «All’inizio ci siamo scervellati per capire come fare, poi abbiamo creato una sorta di mappatura tra di noi. In una settimana di prove pre-riprese ci siamo allenta su quello che sarebbe stato il lavoro sul set».
Invece Linda Caridi sul suo personaggio dice:«Lei fa una parabola al contrario, perché all’inizio è calata nella luce del presente e poi Lui le permette di aprirsi alla memoria di cose che aveva chiuso dietro una porta. Questo la rende più complessa come essere umano e le permette di crescere».