31/08/2018

Venezia 75, Bradley Cooper dirige Lady Gaga in A Star Is Born

Laura Frigerio
A cura di Laura Frigerio
Pubblicato il 31/08/2018 Aggiornato il 04/09/2018

A Venezia 75 sono finalmente arrivati i personaggi più attesi, ovvero Lady Gaga e Bradley Cooper per A Star Is Born

A star is born

Il momento più atteso di Venezia 75 è finalmente arrivato: alla Mostra del Cinema è stato presentato, Fuori Concorso, A Star Is Born, film diretto e interpretato da Bradley Cooper che ha voluto al suo fianco Lady Gaga.

Per entrambi si tratta di una prima volta: lui dietro la macchina da presa e lei su un set cinematografico come attrice protagonista (dopo l’esperienza positiva della serie tv American Horror Story, per il quale ha vinto anche un Golden Globe).

Cosa c’è da sapere su A Star Is Born

Se il titolo non vi è nuovo, è semplicemente perché si tratta del remake del celebre film omonimo del 1937 diretto da William A. Wellman, già rifatto (in versione musical) nel 1954 e nel 1976. Stavolta nei panni che furono di Janet Gaynor, Judy Garland e Barbra Streisand c’è Lady Gaga. Lei è Ally una ragazza che si guadagna da vivere facendo la cameriera, nonostante abbia un grande talento come cantautrice. Una sera, mentre si sta esibendo in un locale di drag queen, il suo sguardo si incrocia con quello di Jackson Maine una star della musica che capita lì per caso. L’artista rimane letteralmente folgorato prima dalla sua voce e poi da lei, tanto che la vorrà poi al suo fianco sul palcoscenico ma anche nella vita privata. I due si innamorano perdutamente e decidono persino di sposarsi, ma arrivano ben presto momenti di crisi causati dalla dipendenza dall’alcol di lui e dalla carriera in ascesa di lei.

La parola a Bradley Cooper e Lady Gaga

“Credo di poter dire che questa storia ha resistito alla prova del tempo e che toccherà le corde emotive degli spettatori in tutto il mondo” – esordisce Lady Gaga – “Per me è stata una meravigliosa esperienza, anche perché ho sempre sognato di fare l’attrice. Per vincere sfide importanti come questa è necessario avere qualcuno che crede in te, come ha fatto Bradley con me. Già prima di girare ha portato con sé un prodotto struccante, per dirmi che voleva comparissi al naturale e per me è stato mettermi a nudo, sentirmi all’improvviso vulnerabile. Avevo paura, ma lui mi ha dato forza e fatto sentire a mio agio. E poi lui ha anche una bella voce, è un ottimo cantante”.
“Sono stato io quello fortunato, perché anche lei ha voluto puntare su di me: perché, diciamolo, non capita tutti i giorni di poter dirigere una star come lei, che ha cantato anche al Super Bowl! Ogni volta che sul set iniziava a cantare la guardavamo con grande ammirazione, non potevamo creder che fosse davvero lì con noi”.
E aggiunge: “Tra di noi poi si è anche creato un certo feeling, perché entrambi abbiamo origini italiane. Lei ha anche cucinato alcuni piatti tipici per me”.
Nel corso del film Ally, per diventare una stella del pop, accetta alcuni cambiamenti. Cosa che non ha mai fatto Lady Gaga: “Io non sono mai stata la ragazza più bella, ma scrivevo e quindi i discografici volevano le mie canzoni da dare alle altre. Cosa che non ho mai fatto, perché all’epoca ero già forte e avevo le idee chiare: avevo la mia visione personale e non avevo alcuna intenzione di essere sexy come le altre”.
E la domanda sorge spontanea: Bradley Cooper ripeterà l’esperienza da regista? “Ho 43 anni e per me il tempo è una moneta molto importante. Spero di usare quello che ho a disposizione nel miglior modo possibile e, se ci sarà la possibilità di raccontare storie come questa, continuerò a farlo”.