23/10/2022

Teatro: women power

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 23/10/2022 Aggiornato il 23/10/2022

Il Carcano di Milano punta sulle donne con tre spettacoli in cui, sul palco, si muovono solo attrici e i temi sono filtrati dalla sensibilità femminile, o sono legati al vissuto femminile

Teatro: women power

La natura e il mondo femminili sono in scena Teatro Carcano di Milano, tra la fine di ottobre e la metà di novembre, con tre spettacoli che puntano i riflettori sulle donne. Ce ne parla Serena Sinigaglia, co-direttrice artistica del teatro. «Sul corpo delle donne si è giocata per secoli una battaglia che ha rappresentato anche lo spirito dell’epoca e il modo in cui il patriarcato ha vissuto, narrato e spesso vessato il corpo delle donne rende centrale la figura femminile per compiere qualsiasi analisi di una società».

In tutti e tre gli spettacoli il corpo della donna è centrale, ma c’è anche un’attenzione al femminile in senso più ampio.

«Lo si può intendere come quella forza che potrebbe permetterci di evolvere come specie umana: è ciò che crea il dubbio, che accoglie, che ha una mitezza ferma, che alleva, accudisce, conserva. È il contrario della guerra, della violenza, dell’affermazione perentoria di qualsiasi principio, è la forza che potrebbe portarci a costruire società migliori» continua Serena Sinigaglia.

Tre appuntamenti

Dal 25 al 30 ottobre si comincia con un Otello shakespeariano molto particolare: il cast è interamente composto da donne, con Valentina Acca, Verdiana Costanzo, Federica Fracassi, Federica Fresco, Ilaria Genatiempo, Lucia Lavia, Viola Marietti ed Emilia Scarpati Fanetti. Di fronte agli spettatori, ogni sera, Iago-Fracassi estrae a sorte davanti al pubblico chi interpreterà i ruoli di Otello e Desdemona, rivelandosi il vero artefice della costruzione della pièce. «Ribaltiamo la tradizione shakespeariana, che prevedeva un cast interamente maschile. Negli ultimi anni si è dibattuto su questo testo rispetto al razzismo e al femminicidio, ma noi crediamo che non parli né di razzismo né di femminicidio e vogliamo riportare alla sua purezza originaria la parola del drammaturgo inglese» sottolinea il regista Andrea Baracco.

Anna Foglietta e Paola Minaccioni sono le protagoniste di L’attesa, di Remo Binosi con la regia di Michela Cescon (8-13 novembre). Con una chiave di lettura che nasce dalla sensibilità femminile, la nobildonna Cornelia e la sua serva Rosa costruiscono un racconto sul corpo, sul desiderio, sulla maternità, sull’amicizia, sull’amore, sul piacere, sulla lealtà e sulle differenze di classe. Il registro narrativo varia, dalla commedia al dramma, e le due primedonne si cimentano per la prima volta insieme sul palco.

Il 14 novembre è in programma un “esperimento-laboratorio”: la performance Svelarsi, di e con Silvia Gallerano. È un women-only show, con ingresso consentito solo alle donne (e a chi si sente e si definisce tale), che pone al centro il corpo femminile, svelandolo, anche fisicamente. Gallerano e le altre 9 attrici in scena, infatti, si mettono letteralmente a nudo, perché è il corpo che rivela la vera essenza e che può trasmette più delle parole, senza mistificazione né inganno: liberarlo da tutti i camuffamenti, con cui lo proteggiamo per muoverci nella vita quotidiana, è un modo per osservarlo e ricostruirne tutte le potenzialità. Il testo tocca temi come la relazione con il proprio corpo, il senso di inadeguatezza, le umiliazioni subite in una società ancora troppo patriarcale, ma anche la liberazione dai soprusi.