02/05/2023

Teatro: finale di stagione

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 02/05/2023 Aggiornato il 02/05/2023

Maggio è un mese ancora ricco di proposte stuzzicanti, con attori molto amati, titoli accattivanti e alcune chicche inedite da non perdere

L'erba del vicino

Non è ancora il momento di prenotare i posti ai festival e alle rassegne estive: in maggio i cartelloni dei principali teatri italiani riservano ancora molte sorprese agli appassionati della prosa, con una scelta che spazia dai classici alle pièce più stravaganti in cui anche la musica è protagonista. Scoprite la nostra selezione di proposte, da Molière a… Roberto Vecchioni e David Bowie.

“Non esiste la felicità assoluta, ma se possiamo averne la metà, o anche solo un quarto… beh, quel quarto è tutto” Roberto Vecchioni.

Su il sipario!

Il Teatro Manzoni di Milano, dal 2 al 14 maggio, ospita Carlo Buccirosso in veste di attore, autore e regista: il testo, “L’erba de vicino è sempre più verde!”, attraversa l’insoddisfazione esistenziale di un irreprensibile funzionario di banca, in crisi matrimoniale e alla ricerca di nuovi stimoli ed emozioni. Tra mistero e ironia, finirà per provare un’irresistibile follia omicida verso chi riesce in tutto più di lui.

A Padova, il Teatro Verdi mette in scena il “Riccardo III” shakespeariano nella versione con Paolo Pierobon diretto da Kriszta Székely (10-14 maggio). Attraverso le scelleratezze del deforme, manipolatore e infingardo assassino, la regista condanna tutti i totalitarismi di ogni epoca.

“Uno, nessuno, centomila” di Luigi Pirandello, con la regia di Antonello Capodici e con Pippo Pattavina e Marianella Bargilli sul palcoscenico, è in programma al Rossetti di Trieste dall’11 al 14 maggio. In questo classico sugli infiniti volti e identità che si possono attribuire a ogni individuo, come anticipa il regista, “Pirandello scopre fra le pieghe di un apparente feuilleton una vasta rete di disturbi e nevrosi, epitome di un più ampio malessere, che contagia le società moderne come tutt’oggi le intendiamo”.

Un monologo, “Il marito di Lolò”, vede impegnato in scena un superbo Pietro Micci al Parenti di Milano (fino al 15 maggio) con la direzione artistica di Andrée Ruth Shammah. Il racconto, che esplora sentimenti tanto intensi e coinvolgenti quanto disparati, ha come protagonista un uomo di mezza età che scrive lettere al grande amore della sua vita, la pornostar Lolò Ferrari, incontrata con il suo seno gigante su riviste specializzate.

Molière con il suo “Tartufo” è al Del Monaco di Treviso (5-7 maggio), con Giuseppe Cederna, Vanessa Gravina e Roberto Valerio. Nella versione con la regia dello stesso Valerio, il protagonista è un fanatico che (solo in apparenza) combatte contro il consumismo e l’amoralità.

Il regista Valter Malosti porta finalmente anche in Italia “Lazarus”, uno degli ultimi lavori di David Bowie che, nel 2015 (poco prima della morte), adattò per il New York Theatre Workshop di Manhattan alcune delle sue canzoni più celebri per creare un’opera rock, scritta in collaborazione con il drammaturgo irlandese Edna Walsh. È il seguito ideale del romanzo di Walter Trevis “L’uomo che cadde sulla Terra” e parla di un turbolento migrante interstellare con i suoi tormenti e il suo desiderio di tornare a casa. Aspettatevi alcuni dei pezzi immortali di Bowie, da Heroes ad Absolute beginners, con il cantante Manuel Agnelli protagonista in scena: al Mercadante di Napoli (3-14 maggio), al Piccolo Teatro Strehler di Milano (23-28 maggio), al Carignano di Torino (6-18 giugno).

Alla Sala Verga di Catania (28 aprile – 7 maggio) si indaga in modo inedito e sarcastico sul tema della mafia e del tragico attentato del 1992 al giudice Paolo Borsellino. “Centoventisei” di Claudio Fava ed Ezio Abbate, con la regia di Livia Gionfrida, ruota proprio intorno alla Fiat 126 carica di tritolo, che esplose in via D’Amelio: segue i percorsi, le coincidenze e le casualità che hanno portato quell’auto dal furto al luogo dell’attentato, incontrando i “pesci piccoli” dei clan mafiosi, impegnati nei loro semplici incarichi quotidiani, preliminari a progetti ben più drammatici.

Dal 22 al 28 maggio, al Gobetti di Torino, Ettore Bassi è protagonista dell’adattamento teatrale del romanzo “Il mercante di luce” di Roberto Vecchioni. Diretto da Ivana Ferri, racconta la storia di un professore di letteratura greca che aiuta il figlio adolescente, vittima di una malattia incurabile, a mantenere viva la luce dentro di sé grazie alla lettura di Omero, Saffo, Sofocle e degli altri grandi poeti della classicità.