25/11/2022

X Factor 2022: il racconto e le pagelle del quinto live

Laura Frigerio
A cura di Laura Frigerio
Pubblicato il 25/11/2022 Aggiornato il 25/11/2022

Ad un passo dalla semifinale sono Joelle e i Disco Club Paradiso a dover abbandonare il talent. Un esito non sorprendente (purtroppo) per il quinto live di X Factor

Joelle

Un quinto live ad alta tensione per X Factor 2022, che ha visto i talenti rimanenti giocarsi un posto alla semifinale con due manche, una in modalità “giostra” e una con orchestra, che hanno portato ad altrettante eliminazioni.

Ad avere la peggio sono stati Joelle e i Disco Club Paradiso, che purtroppo (ci spiace dirlo) non hanno particolarmente brillato, forse anche a causa di assegnazioni che non hanno permesso loro di lasciare il segno.

Nel corso della puntata (andata come sempre in onda su Sky Uno e in streaming su NOW) abbiamo ascoltato anche i due ospiti ovvero Lazza e Rosa Linn (che molti di noi hanno conosciuto grazie all’ultima edizione dell’Eurovision Song Contest, dove lei rappresentava l’Armenia).

La “giostra” della prima manche

Nel corso della prima manche gli artisti in gara si sono esibiti uno di fila all’altro, eseguendo per un minuto il brano più rappresentativo del loro percorso. Il risultato è stato un medley veramente intrigante, condito dagli effetti grafici dei direttori artistici Laccio e Shake.

Ad aprire le danze sono stati i Disco Club Paradiso con Salirò di Daniele Silvestri, seguiti da Joelle con I’m with you di Avril Lavigne, Omini con No Sleep Till’ Brooklyn dei Beastie Boys, Beatrice Quinta con Fiori rosa, fiori di pesco di Lucio Battisti, Santi Francesi con Creep dei Radiohead e Linda con Chasing Cars degli Snow Patrol. In chiusura i Tropea che hanno riproposto Asilo Republic di Vasco Rossi.

Alla fine della manche è stato comunicato l’esito del televoto, che ha portato all’eliminazione di Jo?lle. A differenza di quello che si possa pensare, per lei è stato un bene, perché forse fuori da X Factor avrà il tempo e le indicazioni giuste per trovare la sua strada, che non è detto sia quella malinconico-romantica percorsa durante il talent. Chissà magari tra qualche anno (o anche prima) la ritroveremo in una dimensione più rock o magari jazz: lei ha una bella voce, che potrebbe adattarsi a qualunque genere.

Le pagelle della manche orchestrale

Solitamente quando gli artisti del talent si esibiscono con l’orchestra veniamo travolti, anche da casa, dalle emozioni. Purtroppo quest’anno non tutti sono riusciti a farci venire i brividi.

Omini (roster Fedez) con Bitter Sweet Symphony” dei The Verve: per la prima volta si confrontano con una ballad, che è anche un classico del brit pop, un mondo che comunque è a loro affine (nonostante all’epoca non fossero nemmeno nati). Se la cavano come sempre molto bene, mostrando una tecnica da musicisti navigati. 8

Disco Club Paradiso (roster Dargen D’Amico) con Cuore Matto di Little Tony: un brano che sarebbe potuto essere nelle loro corde, ma in cui purtroppo non si sono tuffati realmente, rimanendo un po’ a riva. 6/7

Linda (roster Fedez) con Running Up That Hill di Kate Bush: un pezzo da alcuni considerato virale (dato che sta vivendo una seconda vita discografica, a quasi quarant’anni dalla sua uscita, grazie alla serie tv Stranger Things), ma che non è mai banale. E un gioiello del genere solo una voce come quella di Linda sarebbe stato in grado di affrontarlo (e il suo giudice ne era consapevole). Il risultato è stato da brividi. Linda è stata poi doppiamente brava, dato che per via un problema tecnico ha dovuto rifare l’esibizione. 10

Tropea (roster Ambra) con Song to Say Goodbye dei Placebo: stavolta ci sono piaciuti più del solito, anche perché hanno rispettato sia il tappeto musicale che il potenziale emotivo del pezzo. 7

Santi Francesi (roster Rkomi) con Somebody That I Used To Know di Gotye feat. Kimbra: non nascondiamo di essere fan di questo meraviglioso giovane duo, ma stavolta non ci hanno convinti. C’era qualcosa, forse nell’arrangiamento che è stato dato al pezzo, che non ce l’ha fatto arrivare. 7-

Beatrice Quinta (roster Dargen D’Amico) con Don’t Stop Believin’ dei Journey: lei sembra spesso uscita dagli anni’80 e il suo giudice, giustamente, ne approfitta per assegnarle pezzi che sa benissimo sapranno tirare fuori la leonessa che è in lei. E così è stato. Beatrice non è solo preparata vocalmente, ma è una ottima performer. 8+

Alla fine della manche il televoto ha mandato al ballottaggio Tropea e Disco Club Paradiso. I giudici hanno quindi deciso di eliminare quest’ultimi.

Diamo i voti anche a conduttrice e giudici

Man mano che ci si avvicina alla finale la tensione sale, in particolare tra i giudici. E se c’è chi se la gioca facendo le mosse giuste, ad altri capita ogni tanto di inciampare. Alla conduzione invece scorre tutto liscio.

Francesca Michielin: ormai è entrata nei panni della perfetta conduttrice e sfoggia, di settimana in settimana, dei look splendidi che valorizzano la sua femminilità. 8

Ambra Angiolini: è la prima ad aver visto ridurre drasticamente il proprio roster, ma questo l’ha resa ancora più combattiva. Fa squadra con i suoi Tropea e le sue assegnazioni sono ancor meglio mirate. Complimenti poi a lei per aver cercato di arginare, con ironia, la gaffe di Dargen D’Amico sul ciclo. 9

Fedez: è l’unico ad arrivare in semifinale con ben due nomi del proprio roster e non è un caso. Lui è il giudice “navigato” e lo si vede come sempre dalle scelte e dalle strategie messe in atto. Chapeau. 8+

Rkomi: l’abbiamo visto un po’ smarrito dopo aver perso Joelle alla sua prima manche e per questo ci ha fatto molta tenerezza. Certo, è rimasto con dei papabili vincitori, ma li deve sapere valorizzare al top, quindi ci auguriamo che per la prossima settimana scelga per loro un pezzo più forte. (E naturalmente attendiamo di vedere come andrà a finire la sua potenziale liason con la conturbante Beatrice Quinta). 7

Dargen D’Amico: il pubblico non può fare a meno di volergli bene, perché è simpatico e pungente al punto giusto. Adoriamo le sue battute, ma stavolta quella sul ciclo femminile (che preferiamo non ripetere) ci è sembrata un pochino di cattivo gusto. 6-