26/10/2018

X Factor 2018, al primo live scatta lo scontro Fedez-Lodo

Laura Frigerio
A cura di Laura Frigerio
Pubblicato il 26/10/2018 Aggiornato il 26/10/2018

È finalmente iniziata la fase live di X Factor 2018, con il debutto da giudice di Lodo Guenzi e l'eleminazione di Matteo Costanzo (della squadra Over di Fedez)

XF 2018 live prima puntata

Si sono finalmente accese le luci della X Factor Arena, a Milano, con l’inizio del live del talent targato Sky Uno. Una prima puntata che ha visto il debutto da giudice di Lodo Guenzi (al posto di Asia Argento), il quale ha cercato di fare del suo meglio nonostante non sia molto avvezzo alla tv.

E tra l’altro sembra non esserci un grande feeling con Fedez, che ha persino subito l’eliminazione del suo Matteo Costanzo ritrovatosi al ballottaggio finale con i Red Bricks Foundation (della squadra del cantante de Lo Stato Sociale).

Special guest della serata sono stati i Maneskin (per loro un ritorno a casa, ma da star) e Rita Ora (che ha presentato il loro singolo Let you love me). Ecco com’è andata.

L’entrata ad effetto

I talenti al centro: è questo ciò che viene fin subito messo in chiaro a X Factor 2018, con un video di presentazione (dall’ottima veste grafica) che mixa sapientemente le loro dichiarazioni. Poi sono sempre loro a rompere il ghiaccio, comparendo sul palco della X Factor Arena tutti elegantemente vestiti di nero, avvolti da una seducente luce rossa. La loro performance corale è accompagnata da una coreografia minimal ma efficace, che termina con l’entrata in scena del conduttore Alessandro Cattelan con tanto di giacca glitterata accompagnato da parte del corpo di ballo. E sono sempre delle ballerine, vestite come delle cyber-valchirie, a condurre i giudici dietro il loro bancone.
Che dire: il nuovo direttore artistico, Simone Ferrari, non ci sta facendo rimpiangere Luca Tommassini e il suo stile piace.
Alessandro Cattelan, dopo aver salutato Asia Argento e aver dato il suo benvenuto a Lodo Guenzi, dà il via alla gara. La struttura è quella classica: due manche e i meno votati di ognuna in ballottaggio per l’eliminazione.

La prima manche aperta da Lodo

Tocca proprio a Lodo Guenzi, giudice dei Gruppi, dare il via alle danze con i Seveso Casino Palace, che lui definisce “un caos incredibilmente compatto”. La band milanese propone una sua versione rock di Giovane fuoriclasse di Capo Plaza, che fa centro anche grazie all’energia travolgente della cantante Silvia. E infatti ricevono i complimenti di Mara Maionchi e Manuel Agnelli (che definisce Silvia una furia, anche se pensa che il resto della band debba lavorare di più), mentre Fedez critica l’assegnazione dicendo che avrebbe evitato il crossover. La risposta di Lodo? «Volevo che nel loro debutto in società i ragazzi si divertissero sul palco e se lo mangiassero».

È quindi il turno di Leo Gassmann (Under Uomini), che Mara Maionchi vuole ‘sporcare’ perché troppo gentile. Sceglie quindi per lui Broken Strings di James Morrison e Nelly Furtado, che in effetti si rivela perfetto per la sua voce, calda e qui particolarmente sensuale (chissà quante ragazzine a casa si sono già innamorate!). In questo caso sono tutti unanimi nell’elogiare il suo talento e nell’incitarlo a lasciarsi andare, ad essere meno timido. «Hai bisogno di scioglierti un po’, come i grandi campioni prima di una gara» chiosa Mara.

Segue la piccola Luna, la prima a gareggiare per le Under Donna di Manuel Agnelli. Quest’ultimo ha deciso di assegnarle E.T. di Katy Perry: «È uno dei suoi pezzi preferiti, dove il rap contamina il pop in un momento in cui il rock si è arroccato sul passato». La cantante regala una buona performance, ma l’emozione si fa purtroppo sentire e i giudici lo fanno presente, pur sottolineandone il talento.

Fedez scende in campo con Renza Castelli (Over) a cui fa cantare Raggamuffin di Selah Sue. Lui la definisce «delicata, ma con un temperamento forte» e in effetti il pezzo mette in luce queste sue caratteristiche, anche se non lascia particolarmente il segno. I giudici infatti sono un po’ divisi: Manuel trova in lei «una sensualità già adulta» anche se «il pezzo era un po’ piatto per lei e le avrei tolto la chitarra», mentre Lodo ammette «sono un fan di lei chitarrista».

E proprio Lodo torna in pista con i Red Bricks Foundation e anche in questo caso predilige il divertimento, assegnandogli New Rules di Dua Lipa. E la band romana riesce a regalarci una versione punk-rock di questo pezzo pop, stravolgendolo. Mara ne è entusiasta: «µi siete piaciuti molto e il cantante è un personaggio forte, oltre che belloccio». Manuel non può che apprezzarli, mentre Fedez è sul ni: «L’esperimento è interessante, ma in alcuni momenti non mi è piaciuto».

Termina la manche Anastasio, che ha per giudice Mara, innamorata della sua scrittura e del suo stile che mixa rap e canzone d’autore. E infatti gli affida C’è tempo di Ivano Fossati a cui il giovane artista aggiunge stralci di testo scritti da lui. Una scelta coraggiosa (per Manuel «la migliore assegnazione che abbia mai fatto Mara»), ma che viene premiata tanto che tutti i giudici sono concordi nel considerarlo un grande talento.
La parola passa quindi al televoto, che manda al ballottaggio i Red Bricks Foundation.

La seconda manche, tutta di grandi voci

La seconda manche parte in bellezza con la splendida voce di Naomi (che nel frattempo ha cambiato hair-look facendosi bionda), che Fedez fa misurare con quella di Beyoncé in uno dei suoi brani più complessi ovvero Love on top. Cosa ne pensano i giudici? «È molto brava, anche sui falsetti, può sembrare goffa nel muoversi ma risulta simpatica” (Manuel); “È una bomba atomica, ma è la sua umanità che trovo più interessante» (Lodo); «È vocalmente un mostro» (Mara). Tutto vero, ma forse da casa avremo voluto ascoltarla con un brano meno classico.

Una classicità che non hanno i BowLand, amanti della sperimentazione, a cui Lodo affida Sweet Dreams degli Eurythmics. Il risultato? Suadente, ipnotico, un po’ oscuro, ma comunque magico. E dietro al bancone ne rimangono tutti affascinati, tanto che persino Fedez (che finora non è stato molto clemente con Lodo, diciamolo) ammette: «Ottima assegnazione, però ora la loro sfida sarà nel non doversi ripetere».

Manuel poi presenta una delle sue punte di diamante, Sherol, a cui decide di non far cantare un pezzo strappalacrime bensì “strappamutande” come Can’t Feel My Face di The Weeknd. E in effetti vediamo finalmente la fanciulla in una dimensione diversa, se vogliamo anche un po’ ammiccante. Lei è molto brava, ma Mara sottolinea che “il cambiamento forse le ha tolto un po’ di istinto”. Manuel difende la sua scelta: «Torneremo a fare dei classici, ma voglio che lei arricchisca il suo percorso, spostandola verso cose più difficili e non quelle che sa già fare». Come non concordare?

È di nuovo il turno di Mara con Emanuele Bertelli, che nonostante i suoi 16 anni dimostra già talento e temperamento adulto. Per lui Impossibile di James Arthur, pezzo che però secondo i giudici (in particolare Fedez) si è già sentito troppe volte su quel palco. E Lodo gli consiglia: «La tua voce è una grande arma, ma la devi usare con parsimonia».

Arriva quindi il momento più confuso della serata, ovvero l’esibizione di Matteo Costanzo. Fedez lo presenta sul palco con un mash up di Kanye West con dei pezzi scritti da lui. Lui è bravo, ma la sua esibizione lascia tutti perplessi. «C’è qualcosa che mi manca» dice Manuel e gli fa eco Mara: «È stato tutto strano». Lodo invece ha apprezzato la produzione, ma non il testo in italiano scritto da lui. Fedez difende la scelta: «L’essere strano è una peculiarità, non un disvalore».

A chiudere la gara è Martina Attili, che Manuel ha voluto fare immergere nelle atmosfere elettronicamente ovattate di Castle in the snow dei Kadebostany. Quello che si è visto sul palco è stato qualcosa di unico, Martina sembra una sorta di aliena scesa sulla terra. Anzi Fedez la definisce «tra Alice nel paese delle meraviglie e la bambola assassina». Mentre Lodo dichiara: «Sono pazzo di te».
Chi va al ballottaggio? Matteo.

Red Bricks Foundation vs Matteo Costanzo

Per il ballottaggio i Red Bricks Foundation portano Un ragazzo di strada de I Corvi, mentre Matteo La descrizione di un attimo dei Tiromancino. Entrambe le performance sono buone, ma alla fine i giudici decidono di dare una seconda possibilità alla band romana, convinti che possano portare ancora scintille nel talent. Grande delusione quindi per Fedez, che perde così il suo primo concorrente, tra l’altro proprio contro un gruppo di Lodo.

Le nostre pagelle ai giudici

I giudici hanno passato tutta sera ad esprimere i loro giudizi nei confronti dei concorrenti, ma ora tocca a noi stilare le nostre pagelle su di loro (almeno in base a quello che abbiamo visto nella prima puntata).
Lodo: 7,5. Era visibilmente emozionato e probabilmente in alcuni momenti si è dilungato troppo sui suoi commenti (tanto da essere sgridato da Mara), ma se l’è cavata fin troppo bene data la situazione. Si è rivelato un giudice preparato, colto, empatico e molto educato (un valore prezioso, soprattutto in tv).

Manuel Agnelli: 8. Come sempre obiettivo, si è fatto anche dell’autocritica dopo i commenti dei suoi colleghi sui pezzi scelti per le sue concorrenti. Da premiare anche la sua apertura al rap e al pop (persino il più commerciale), fino a qualche tempo fa impensabili per lui.

Mara Maionchi: 7,5. Come sempre attenta e precisa nei suoi giudizi, è un vero coach per i suoi talenti, che vuole responsabilizzare e spronare a fare sempre meglio. Però ci è sembrato meno briosa del solito o è stata solo una nostra impressione?

Fedez: 6. Avere un atteggiamento di chiusura (rasentando l’ostilità) nei confronti di un nuovo arrivato non è bello ed elegante, soprattutto se lo si palesa di fronte a una platea così ampia come quella d X Factor.