X Factor 2017: tra conferme e qualche sconcerto, ecco chi supera gli Home Visit

Redazione Pubblicato il 20/10/2017 Aggiornato il 21/10/2017

Fedez, Mara Maionchi, Levante e Manuel Agnelli hanno scelto i 12 cantanti da portare ai live di X Factor E non sono mancate le polemiche

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Quella di ieri sera è stata una puntata cruciale per X Factor 2017: si sono tenuti infatti gli Home Visit, durante i quali i giudici Fedez, Mara Maionchi, Levante e Manuel Agnelli hanno fatto le loro ultime valutazioni e scelto i tre artisti (a testa) per formare le squadre che andranno ai live, dalla prossima settimana.

Fedez a Dubai

Come probabilmente già saprete, gli Home Visit si svolgono sempre in località scelte dai giudici. Fedez ha deciso di volare con i suoi Under Uomini a Dubai. L’unico che, per motivi burocratici, non ha potuto seguirli e ha sostenuto l’esame da Lucca è stato Samuel, a cui il rapper ha assegnato il brano Ordinary People di John Legend. Nessun problema per il più bravo degli Under Uomini: che uno dei 3 posti di Fedez fosse suo lo sapevamo già. Per Domenico Fedez ha scelto Chunky di Bruno Mars, per Kamless Sex You Back To Sleep di Chris Brown, per Gabriele Breakeven dei The Script e per Lorenzo Sempre per Sempre di Francesco De Gregori. Come ogni anno, il giudice nell’ascolto è affiancato da una special guest, che in questo caso è stata Francesca Michielin.

I ragazzi se la sono cavata piuttosto bene, a parte Lorenzo che si è completamente dimenticato le parole della canzone di De Gregori e ha dovuto ricantare la canzone leggendole e quindi azzoppando l’esibizione. Alla fine però Fedez ha deciso comunque di portarlo ai live, insieme a Samuel e a Gabriele. Mah… perplessità nostra e del popolo online. Noi avremmo preferito Domenico, ma è già la seconda volta che Lorenzo viene graziato in nome delle emozioni (o dell’emotività?) che trasmette. Staremo a vedere.

Mara Maionchi a Venezia

Invece Mara Maionchi è andata con i suoi Over a Venezia. Questi i brani assegnati: Symphony dei Clean Bandit a Lorenzo, Completamente dei Thegiornalisti a Valerio Bifulco, Something Just Like This dei Coldplay ad Andrea Spigaroli, Ho visto Nina Volare ad Enrico Nigiotti e Quando di Pino Daniele ad Andrea Radice.

Per la simpatica discografica la scelta non era per nulla facile ed è per questo che ha voluto con lei l’amico Elio. Alla fine ad avere la meglio sono stati Lorenzo, il tenore che appena si libera dell’impostazione classica diventa imbattibile, Andrea Radice, il pizzaiolo napoletano un po’ più incerto ed emozionato delle altre volte ma confrontarsi con Pino Daniele è impresa ardua, ed Enrico Nigiotti, il cocco di Mara, a cui lei continua a riservare affettuosità ed improperi in parti uguali.

Levante a Tindari

Levante ha scelto di fare una capatina nella natia Sicilia, nella splendida Tindari, con le sue Under Donne. La cantautrice ha voluto che le sue artiste, per una volta, cantassero tutte in italiano. Così a Virginia è toccata Giudizi Universali di Samuele Bersani, a Isaure La descrizione di un attimo dei Tiromancino, a Francesca, Ma che freddo fa di Nada, a Camille, Meravigliosa Creatura di Gianna Nannini e a Rita, Io che amo solo te di Sergio Endrigo. Ad ascoltarle insieme a lei c’era Noemi che non solo è stata lanciata da X Factor ma è stata anche coach a The Voice.

Le canzoni assegnate erano tutte particolarmente azzeccate ma le ragazze non hanno saputo trarne vantaggio, con l’unica eccezione di Rita che nonostante le lacrime prima, durante e dopo, riesce sempre a stupire. Peggio di tutte ha fatto la francese Isaure e ci dispiace perché nelle altre fasi della gara ci aveva davvero conquistato.  E Levante l’ha giustamente salutata. Lo stesso è successo a Francesca, che con Nada aveva in comune solo la giovane età degli esordi. Passano quindi ai live, oltre a Rita, Virginia e Camille, sulla fiducia più che per l’esibizione agli Home Visit.

Manuel Agnelli a Manchester

Manuel Agnelli è invece volato con i suoi Gruppi a Manchester, città che tanto ha dato alla scena musicale internazionale. Consapevole di avere davanti dei giovani artisti di razza, Manuel ha deciso di metterli alla prova per poter fare la sua scelta. Ha quindi assegnato Believer degli Imagine Dragons ai Ros, You Need Me I Don’t Need You di Ed Sheeran ai Maneskine, Una settimana un giorno di Edoardo Bennato ai The Heron Temple, Say Something di A Great Big World featuring Christina Aguilera ad Ana e Carolina, Sweet Harmony dei Beloved a Sem e Stenn. (Sì, avete ragione, non sembrano scelte di Manuel). A supportarlo nell’ascolto e nella decisione Skin, che è stata anche lei giudice di X Factor.

Quello che Manuel cercava era la capacità di interpretare i pezzi secondo il proprio stile e alla fine ha premiato quelli che secondo lui l’hanno fatto meglio e che, probabilmente gli sono sembrati più freschi e adatti al nostro mercato discografico:  Ros, Maneskine, Sem e Stenn. Con buona pace dei The Heron Temple e di Ana e Carolina, che probabilmente hanno voci migliori ma (il giudice l’ha imparato a sue spese lo scorso anno) le belle voci non bastano. Il Web però non approva, almeno per quanto riguarda l’ammissione ai live di Sem e Stenn. E i commenti sono feroci.

Piccola considerazione finale: è vero, i concorrenti devono rassegnarsi a cantare in italiano. Ma è altrettanto vero che i giudici farebbero meglio a evitare confronti improponibili (e impietosi) con i mostri sacri della nostra musica.