X Factor 2017, Rita Bellanza fuori dalla gara

Redazione Pubblicato il 01/12/2017 Aggiornato il 01/12/2017

Come da pronostici, nel corso del sesto live Rita Bellanza è stata eliminata dal pubblico. Fuori dalla gara anche Andrea Radice

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Non si può sfuggire al proprio destino, soprattutto se a deciderlo è il popolo sovrano. L’ha scoperto, sulla propria pelle, Rita Bellanza che nel corso del sesto live di X Factor 2017 ha dovuto dire addio alla gara. Una eliminazione la sua che non sorprende e che è stata ritardata, inutilmente, prima da Gianni Morandi e poi dai giudici del talent.

Il pubblico la voleva fuori e l’ha ripetutamente mandata allo scontro finale, poi ogni volta che si salvava partivano aspre critiche sui social.

Certo, non deve aver fatto piacere all’ex favorita, però forse questa esperienza le servirà per crescere e capire che nella vita non si deve dare mai nulla per scontato.
Rita non è l’unica vittima della puntata, che è stata particolarmente ricca.

Noel Gallagher come special guest

Per impreziosire il sesto live è stato chiamato il grande Noel Gallagher, che ha aperto la serata con un momento vintage, cantando Don’t Look Back In Anger dei suoi ex Oasis. Un passato illustre che lui non nega né rifugge (nonostante le costanti liti con il fratello Liam) tanto che quando Alessandro Cattelan gli chiede cosa rappresentano per lui gli anni’90 lui risponde, con la sua consueta umiltà: «Gli anni’90 sono io».
Il musicista torna poi nel corso dello show con la sua nuova band, gli High Flying Birds, per presentare il singolo Holy Mountain tratto dal nuovo album Who Built The Moon?

La prima manche mette i puntini sulle “i”

Dopo che, la settimana scorsa, sono stati presentati i live per i concorrenti si è aperto davvero un nuovo capitolo, anche perché si sono ritrovati all’improvviso in cima alle classifiche. Però per loro la gara continua e quindi devono dimostrare di meritarsi la finale, anche attraverso le non facili assegnazioni dei giudici. E quelle di stasera hanno un sapore diverso, perché ci permettono di avere un quadro più chiaro della situazione, di mettere finalmente i puntini sulle i.
I Maneskin si cimentano con una ballata, Flow di Shawn James e regalano una performance super-convincente, anche se lontana dalle loro corde: se non sono degli artisti con la A maiuscola loro non sappiamo chi possa esserlo e i giudici sono d’accordo.
Lorenzo Licitra fa palpitare il cuore a mille interpretando Who wants to live forever dei Queen e Fedez si vanta di avere suggerito questa assegnazione a Mara Maionchi.
Enrico Nigiotti, dopo essersi perso all’inizio, mostra ancora i muscoli della sua natura da songwriter realizzando una bella versione unplugged di Mi fido di te di Jovanotti.
I Ros, come (dice il titolo del loro inedito) amano far rumore, quindi irrompono nella X Factor Arena con Killing in the name di Rage Against The Machine, per la gioia dei rockettari.
Fedez ha deciso di far cantare a Samuel She’s on my mind di Jp Cooper e i giudici apprezzano (ma anche noi), non solo per la sua performance, ma perché finalmente lo vedono sorridere con un pezzo allegro.
Arrivano quindi le due note dolenti: Mara affida ad Andrea Radice Diamante di Zucchero e scatta inevitabile l’effetto ovvietà, mentre Levante cerca di valorizzare Rita Bellanza con In questo misero show di Renato Zero però ci riesce solo a metà.
Risultato: in questa prima manche ad eliminazione diretta è Rita a doversene andare, ma Andrea si muove chiaramente sul filo del rasoio.

Le canzoni del cuore

Il meccanismo della seconda manche è invece il solito: i due meno votati finiscono allo scontro finale.
Il fil rouge? La canzone del cuore: i ragazzi cantano un brano che amano in maniera particolare.
Lorenzo Licitra si confronta quindi con Million Reasons, ballata di Lady Gaga che si mostra perfettamente nelle sue corde.
Lo stesso Samuel Storm con Say Something di A Great Big World feat Christina Aguilera: come sottolineano i giudici a lui piacciono le canzoni tristi e si sente da come riesce a coinvolgere emozionalmente.

Delicato ma non particolarmente entusiasmante la versione di Vento d’estate di Max Gazzè e Niccolò Fabi eseguita da Enrico Nigiotti.
Andrea Radice punta sul repertorio internazionale con Transformer Vers. Abbey Road di Gnarsl Barkley e Mara sottolinea che sarebbe bello trovare brani così in italiano (quanto ha ragione!).
I Ros vanno a spulciare un bel pezzo di The Kills, ovvero Future Starts Slow, con cui toccano alte vette di sensualità. Non però come quelle toccate dai Maneskin, che accompagnano Kiss This di The Struts con una performance in stile Rocky Horror Show: il frontman Damiano si è presentato in mini-shorts e stivali con tacco a spillo, per poi mettersi a ballare la lap-dance (per la gioia del pubblico femminile).

Alla fine le performance che hanno convinto meno il pubblico sono state quelle dei Ros e di Andrea Radice, il quale ha avuto la peggio e si trova a salutare il talent. Ci mancherà? Forse no.

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