29/04/2024

Viva La Danza: la festa con Roberto Bolle è su Rai1

Laura Frigerio
A cura di Laura Frigerio
Pubblicato il 29/04/2024 Aggiornato il 29/04/2024

Il 29 aprile è la Giornata Internazionale della Danza e, per l'occasione, Rai1 propone una serata evento con Roberto Bolle

Roberto Bolle©Andrej Uspenski

Avevate sentito la mancanza di Roberto Bolle in tv a Capodanno? Non vi preoccupate, ora potrete recuperare con Viva la Danza, una serata-evento molto speciale che andrà in onda (in prime time) su Rai1 il 29 aprile.

Una data non scelta a caso, in quanto si tratta della Giornata Internazionale della Danza.

Lo spettacolo (prodotto da Rai Direzione Intrattenimento in collaborazione con Ballandi e Artedanza srl) è stato realizzato per celebrare l’arte della danza in Italia e infatti la Rai ha avuto anche il sostegno del Ministero della Cultura.

Roberto Bolle sarà grande protagonista, ma non mancheranno gli ospiti, da alcune delle stelle più brillanti della danza internazionale (come, per esempio, Melissa Hamilton, Virginia Toppi, Marco Masciari o William Bracewell) a personaggi amati dal pubblico italiano come Elodie, Katia Follesa, Francesco Pannofino, Fabrizio Biggio e Valentina Romani.

Gli ingredienti dello spettacolo

Partiamo dalla location magica, che è il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino di Firenze, uno dei teatri più grandi del mondo e gioiello di innovazione.

Il format di Viva la Danza, che è originale e pensato ad hoc dall’Étoile, prevede al centro un grande gala strutturato come il suo famoso Roberto Bolle and Friends, durante il quale si alternano numerosi numeri di danza del repertorio classico e contemporaneo. Però attenzione: non ci sarà solo danza classica, ma anche altri generi come lo swing, il latinoamericano, il tip tap e l’hip hop eseguiti nei vari angoli del Maggio Musicale Fiorentino.

Viva la Danza è un racconto che segue vari filoni narrativi intrecciati che non potranno fare a meno di catturare i telespettatori: c’è, per esempio, il dietro le quinte, ma anche l’occhio di una telecamera destinata a fare le riprese per un documentario sullo spirito della danza.

E gli ospiti hanno dei ruoli ben precisi: Katia Follesa è la direttrice di scena tuttofare, Fabrizio Biggio e Valentina Romani i conduttori del documentario, mentre Francesco Pannofino è una sorta di “Fantasma dell’Opera” che respira con il teatro e ne racconta i pensieri più profondi. Invece con Elodie Roberto Bolle ha preparato un duetto molto speciale.

Sul palco ci saranno anche i bambini del Coro delle Voci Bianche del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino e il violinista Alessandro Quarta.

E le chicche non finiscono qui: lo show ha una sigla inedita, dal titolo We are dancers at Heart, prodotta da Taketo Gohara e interpretata da Les Pointes.

La parola a Roberto Bolle

«Questa è una grande dichiarazione d’amore nei confronti della danza» – sottolinea Roberto Bolle durante la conferenza stampa tenutasi al Ministero della Cultura – «Il 29 aprile è la Giornata Internazionale della Danza ed è bello estenderlo anche a chi non ne era a conoscenza, condividiamo con il pubblico un momento speciale di valorizzazione della danza, con un format completamente nuovo creato per l’occasione, in una location secondo me perfetta per gli spazi e non solo». E spiega: «Sicuramente si tratta di una grande sfida, perché è molto diverso da Danza con me, che era più un varietà, uno spettacolo di danza portato in uno studio televisivo, giocando con gli effetti digitali. Viva la Danza ha un sapore diverso, anche perché siamo a teatro, abbiamo il palcoscenico e altri spazi come il foyer, le sale ballo, i camerini. Mi piace questo aspetto, perché il pubblico che lo vedrà ritroverà il gusto di uno spettacolo che vede a teatro, ma con un punto di vista privilegiato, perché verrà mostrato anche il backstage. E poi c’è il pubblico in teatro, che è composto dai giovani allievi delle scuole di danza italiane».

Ci tiene poi a parlare della sigla, molto speciale: «Sulle note della canzoni appaio io che, dal tetto del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino danzo all’unisono con i ragazzi delle scuole di danza di Napoli, riuniti a Castel Sant’Elmo con una veduta mozzafiato sul golfo e quelli delle scuole di Milano che danzano sulla parte più alta del simbolo della città, il Duomo (evento eccezionale possibile grazie alla collaborazione con la Veneranda Fabbrica del Duomo). In questo modo abbiamo unito idealmente tutto il paese, per accendere l’Italia con la danza».