Teatro: vanno in scena i film cult
Per registi e attori portare sul palco, con soluzioni sceniche spettacolari, dei capolavori nati per il grande schermo, famosi e pluripremiati, è una sfida impegnativa ma amatissima dal pubblico
Il punto di partenza sono film cult del passato più o meno lontano, interpretati da mostri sacri del cinema e diretti da registi di fama internazionale. Le loro trasposizioni per il teatro sono sfide difficili ma molto apprezzate dagli spettatori: quelle proposte nelle ultime stagioni hanno riscosso grande successo. Anche nelle prossime settimane i cartelloni prevedono alcuni spettacoli che rimandano a pellicole pluripremiate: non aspettatevi di ritrovare delle copie degli originali, ma piuttosto delle rivisitazioni anche innovative, con elementi originali, soluzioni sceniche spettacolari (come la musica dal vivo) e nuove coloriture date ai personaggi dagli attori impegnati sul palco. Insomma, si parte da Alberto Sordi, Franca Valeri o Marilyn Monroe per riproporre al pubblico dei temi sempre attuali su cui riflette.
Gli adattamenti teatrali non sono imitazioni, ma piuttosto omaggi a capolavori del grande schermo.
Su il sipario!
Il film, del 1959, ha fatto storia: l’industriale romano Alberto Nardi (Alberto Sordi), con un senso degli affari scarso se non disastroso, è sposato con una donna d’affari, Elvira (Franca Valeri), che lo sostiene economicamente ma lo umilia e lo tiranneggia, anche in pubblico. Ad Alberto non resta che studiare improbabili piani, assieme ai suoi improbabili collaboratori, per sbarazzarsi della moglie ed ereditarne i capitali. È la trama che ha fatto di Il vedovo, di Dino Risi, un capolavoro comico della commedia all’italiana. “Il vedovo” è anche il titolo dell’adattamento teatrale di Ennio Coltorti e Gianni Clementi, con Massimo Ghini e Galatea Ranzi, in scena al Manzoni di Milano dall’11 al 23 novembre. Lo spettacolo rispetta l’intreccio della celebre pellicola e trasforma in ritmi teatrali le scansioni filmiche del tempo, ma gli attori portano sul palco la “loro” versione di Alberto ed Elvira, che richiama manie, malcostume e vizi dei nostri giorni. Dopo Milano, la tournée prosegue ad Agrigento (27-28 novembre), Bologna (31 dicembre), Gallarate VA (31 gennaio) e Firenze (6-8 marzo).
A grande richiesta ritorna in scena anche quest’anno “Perfetti sconosciuti”, che nella versione cinematografica del 2016 di Paolo Genovese, regista anche dell’adattamento teatrale, vinse il David di Donatello. La trama è ben nota, fra amicizia, amore, tradimenti e segreti al tempo degli smartphone. Lo spettacolo è al Duse di Bologna l’11-12 novembre, poi a Milano al Manzoni (26 novembre – 4 dicembre).
Attesissimo, al Carcano di Milano (10-14 dicembre), è “Brokeback mountain – A play with music” che è arrivato per il suo primo tour in Italia, forte di un grande successo di critica e pubblico a Londra. Basato sul racconto di Annie Proulx, adattato da Ashley Robinson e diretto nella versione italiana dal regista Giancarlo Nicoletti, è un sontuoso spettacolo con giochi di luce e suggestioni cinematografiche (videoproiezioni e camera-live) che arriva 20 anni dopo il film I segreti di Brokeback mountain di Ang Lee, vincitore di tre Oscar, quattro Golden Globe e svariati altri premi. Sul palco Edoardo Purgatori e Filippo Contri impersonano Ennis e Jack e i brani originali di Dan Gillespie Sells sono interpretati da Malika Ayane con una live band. Il racconto di un amore irrefrenabile, tenuto nascosto per vent’anni, è pronto a commuovere di nuovo in un mix di sentimento, lotta e accettazione. «Ho fiducia nella potenza del racconto, dei personaggi e nella capacità del linguaggio teatrale, contaminato da altri codici espressivi, di restituire una storia capace di parlare in modo diretto, profondo, quasi istintivo, alla pancia e al cuore di chi guarda» afferma Giancarlo Nicoletti. Dopo Milano, la tournée prosegue a Genova (Ivo Chiesa 16-17 dicembre), Vicenza (20-21 dicembre), Reggio Calabria (3 gennaio), Cosenza (4 gennaio), Faenza (7-9 gennaio), Figline Valdarno (10-11 gennaio) e Rosignano Solvay (12 gennaio).
Nel corso di questa stagione, con l’arrivo del 2026, ci sarà un altro spettacolo liberamente tratto dalla trama di uno dei capolavori del cinema: “A qualcuno piace caldo”, che omaggia l’omonimo film di Billy Wilder del 1959 con Marilyn Monroe, Jack Lemmon e Tony Curtis, vincitore di un Oscar e tre Golden Globe. Il racconto segue le rocambolesche avventure di due musicisti jazz che a Chicago, nel 1929, assistono involontariamente a un omicidio di mafia e che tentano di far perdere le proprie tracce travestendosi da donne e aggregandosi a un’orchestra jazz femminile. La versione teatrale è di Mario Moretti, la regia di Geppy Gleijeses (che sfrutta abilmente l’aiuto di tecnologia e videoproiezioni) e il cast è capitanato dai poliedrici Euridice Axen, Gianluca Ferrato e Giulio Corso. Quest’ultimo, nel ruolo che fu di Tony Curtis, racconta: «Quando mi è stato proposto questa parte ho pensato: “oh Gesù no, è come darsi la zappa sui piedi!”. Ma se anche Wilder, all’epoca, copiò una commedia tedesca, posso farlo anch’io. E in un momento storico come quello che viviamo, ridere insieme ci renderà più umani». La pièce sarà il 29, 30 e 31 gennaio in Friuli (a Sacile, Cordenons e Gemona), dal 6 all’8 febbraio al Duse di Bologna, il 9 febbraio al Verdi di Gorizia, dal 17 al 19 marzo al Manzoni di Milano, il 2 aprile al Goldoni di Livorno.
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