02/11/2021

Teatro: suggestioni di inizio novembre

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 02/11/2021 Aggiornato il 02/11/2021
L'ANIMA BUONA DI SEZUAN - MANUELA GIUSTO

Il mese di novembre si apre nel segno di molte novità per il teatro di prosa: tante grandi mattatrici recitano sulle scene di tutta Italia, arrivano serate di comicità travolgente, interessanti proposte di pièce in lingua originale e anche la musica si fa protagonista di creazioni sperimentali inedite. Intanto le piattaforme streaming, come Backstage del Teatro Stabile del Veneto, si affiancano agli spettacoli live per portare le emozioni della recitazione nelle case di tutti gli appassionati.

I cartelloni accostano titoli classici e proposte contemporanee, nomi internazionali e artisti emergenti, tradizione e avanguardia.

Su il sipario

Monica Guerritore, con il doppio ruolo di regista e attrice sul palco, celebra i 100 anni dalla nascita del maestro Giorgio Strehler portando al Manzoni di Milano (4-17 novembre) “L’anima buona di Sezuan”, di Bertold Brecht, ispirandosi all’edizione 1981 targata Strehler. “In modo lieve e delicato, la vicenda fa emergere una verità amara: nella vita non si può essere buoni. Quando lo si è troppo, si viene aggrediti dagli altri e occorre travestirsi da cattivi per difendersi e non soccombere” anticipa Guerritore.

Al Carignano, nel capoluogo piemontese, il Teatro Stabile di Torino propone altre due grandi mattatrici delle scene, Anna Maria Guarnieri e Giulia Lazzarini, in “Arsenico e vecchi merletti” (2-7 novembre): le due amabili zitelle uccidono gli inquilini con vino corretto, in equilibrio fra comico e noir.

Al Teatro Parenti di Milano (9-21 novembre) un’altra signora della ribalta, Laura Marinoni, porta sul palcoscenico “La Gilda”, creata da Giovanni Testori con gli altri esuberanti personaggi della periferia meneghina di via Mac Mahon. “Mi sembra di conoscerla, con quella vitalità che racconta la fatica di sopravvivere e l’amore per il sesso, sì, ma soprattutto per l’amore” rivela Marinoni. Da notare l’accompagnamento musicale, che spazia da Jannacci a Monteverdi.

Un originale spettacolo in lingua originale (con sottotitoli) fa parlare di sé al Teatro Goldoni di Venezia (11-14 novembre). “I was sitting on my patio”, una produzione del théatre de la Ville Paris in associazione con il Teatro Stabile del Veneto e EdM productions, è un monologo in cui un flusso casuale di associazioni di idee si riversa su un set nudo, accompagnato da movimenti spigolosi sempre più febbrili: un’opera minimalista e austera, tutta da decifrare.

Nel viaggio esperienziale “Siamo musica” Emiliano Toso, con il suo pianoforte accordato a 432 Hertz e con la collaborazione del mental coach Daniel Lumera, della violoncellista Lorena Borsetti e della prima ballerina scaligera Beatrice Carboni, ci fa scoprire il benessere che nasce dalla risonanza di tutte le nostre cellule con la frequenza della sua musica (Teatro Manzoni di Milano, 3 novembre).

Spirito dissacrante, invece, al Teatro Rossetti di Trieste (12-13 novembre) dove “Oblivion rhapsody” è un gigantesco bigino comico dell’opera omnia degli Oblivion: si passa dalle parodie dei classici della letteratura alla dissacrazione della musica, fino a sperimentazioni tutte da godere.