26/02/2024

Teatro: quando il pubblico diventa protagonista

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 26/02/2024 Aggiornato il 26/02/2024

Attori e attrici famosi rendono accattivanti i cartelloni delle prossime settimane, in cui sono previsti titoli attesissimi e un giusto mix di commedie, drammi e spettacoli originali dalle forme innovative

Donatella Finocchiaro - La lupa

Tra la fine di febbraio e la metà di marzo, nei teatri di tutta Italia, si avvicendano spettacoli in cui gli spettatori vengono coinvolti profondamente: non solo per le emozioni trasmesse dalle vicende in scena e per l’identificazione con tanti personaggi che si muovono sul palco, ma anche perché spesso diventano protagonisti delle pièce. Sono coinvolti, stuzzicati o veri interpreti, se lo desiderano, della serata.

Amore, amicizia, ambiguità, bugie, tentazioni, fallimenti, ricerca di libertà: intorno a sentimenti eterni, che ritornano in tutte le epoche, ruotano le trame degli spettacoli più applauditi.

Su il sipario!

Al Teatro Carcano di Milano arriva Sabina Guzzanti, sul palco insieme a Giorgio Tirabassi, con una pièce innovativa di cui è autrice e regista. “Le verdi colline dell’Africa” (27 febbraio-3 marzo), tributo a Insulti al pubblico del drammaturgo austriaco Peter Handke, è uno spettacolo che infrange i confini fra attori e spettatori e in modo provocatorio e dissacrante li provoca e li pone al centro di un gioco divertente e irriverente. Le sorprese sono assicurate.

Il pubblico viene coinvolto direttamente anche a Roma, al Manzoni, dove dal 29 febbraio al 24 marzo va in scena un mix di giallo e comicità, “Forbici e follia” di Paul Poertner, nell’allestimento originale americano di Bruce Jordan e Marylin Abrams e con la regia di Marco Rampoldi. Sul palco si muove una compagnia affiatata, capitanata da Max Pisu, Nino Formicola e Giancarlo Ratti, che interagisce con gli spettatori: la vicenda ruota intorno a un assassinio che ha luogo nel salone di un coiffeur, fra gli abituali pettegolezzi e avances. La situazione, sempre più intricata, può essere risolta solo dal pubblico che, in base a ciò che ha visto e alle domande che può fare, ha il compito di scovare il colpevole.

Si intitola “Un sogno a Istanbul” lo spettacolo che porta al Duse di Bologna Maddalena Crippa con Maximilian Nisi (1-3 marzo): liberamente tratto dal best seller di Paolo Rumiz La cotogna di Istanbul, per la regia di Alessio Pizzech, è un’intrigante storia d’amore che unisce viaggio, rito, scoperta e resurrezione.

Paolo Genovese firma la sua prima regia teatrale, portando in scena l’adattamento del suo film-cult “Perfetti sconosciuti”. La pièce, dopo Bergamo (Teatro Donizetti, 27 febbraio-3 marzo), Como (Teatro Sociale, 4-5 marzo) e Imola (Teatro Ebe Stignani, 6-10 marzo), arriva al Manzoni di Milano dal 12 al 24 marzo. Un cast frizzante composto da Dino Abbescia, Emmanuele Aita, Alice Bertini, Marco Bonini, Paolo Calabresi, Anna Ferzetti e Astrid Meloni riprende i ruoli di Lele, Peppe, Bianca, Cosimo, Carlotta ed Eva. La commedia fa riflettere su amicizia, amore e tradimento nell’epoca in cui lo smartphone cela tutti i nostri segreti, anche i più inconfessabili, e mostra che cosa potrebbe accadere se altri condividessero la nostra sfera privatissima.

Il Goldoni di Venezia ospita dal 7 al 10 marzo “The city” di Martin Crimp, che è in scena insieme a Jacopo Gassmann (curatore anche della regia). È una commedia nera incentrata sul potere del linguaggio, che si dipana fra crisi coniugali, problemi di lavoro, incontri ambigui.

È uno spettacolo recitato, agito e cantato quello in cartellone a Padova (Teatro Verdi, 13-17 marzo): “La buona novella”, con drammaturgia e regia di Giorgio Gallione e con l’interpretazione di Neri Marcorè e Rosanna Naddeo, intreccia la musica di Fabrizio De Andrè e i testi dei vangeli apocrifi. Il risultato è una sorta di sacra rappresentazione contemporanea.

Donatella Finocchiaro interpreta e dirige “La lupa” di Giovanni Verga al Teatro San Ferdinando di Napoli (5-10 marzo). Nel romanzo da cui la pièce è tratta, ambientato nella Sicilia del XIX secolo, una donna che non si vergogna della sua sensualità (la Lupa) viene additata come libera, strana, diversa. La passione carnale per Nanni, ricambiata, li trascina entrambi in un vortice di tentazioni, peccato e follia.