30/04/2024

Teatro: arrivano le commedie

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 30/04/2024 Aggiornato il 30/04/2024

Ironiche, paradossali, provocatorie, piene di effervescente saggezza, dominano le scene nella prima metà di maggio. Si ride, ma fra battibecchi ed equivoci si riflette anche su temi sempre attuali

Non è vero ma ci credo

Con il mese di maggio le scene dei teatri italiani ospitano spettacoli di tono vario: classici di epoche diverse, ad esempio di Shakespeare o di Peppino De Filippo, qualche testo drammatico di ieri o di oggi, ma soprattutto tante commedie. Attraverso il sorriso e la risata, però, i registi cercano sempre di approfondire le sfaccettature dell’animo umano e di mettere in luce tematiche universali, la cui attualità coinvolge gli spettatori.

Applaudiremo registi di prestigio, da Ferzan Ozpetek a Davide Livermore, attori di elevata caratura, come Franco Branciaroli, Arturo Cirillo o Tullio Solenghi, attrici amatissime, come Pamela Villoresi o Elisabetta Pozzi.

Su il sipario!

Al Manzoni di Milano si susseguono due spettacoli di grande suggestione. Dal 3 al 5 maggio Enzo Decaro, noto al grande pubblico per tante interpretazioni al cinema e in serie televisive di successo, è il protagonista di “Non è vero ma ci credo”, di Peppino De Filippo. Il regista, Leo Muscato, definisce lo spettacolo “una tragedia tutta da ridere”, imperniata sulle ossessioni di un avaro, avarissimo imprenditore che vive nell’incubo di essere vittima della iettatura e che porta moglie e figlia sull’orlo di una crisi di nervi. La storia, originariamente ambientata negli anni Trenta, viene trasferita nella Napoli degli anni Ottanta, quella di Maradona, Mario Merola e Pino Daniele, e ha un ritmo rapidissimo, con tratti paradossali ed esilaranti. Dal 7 al 19 maggio, poi, un grande Franco Branciaroli è l’usuraio ebreo Shylock nel “Il mercante di Venezia”, di William Shakespeare, contrapposto al mercante Antonio, interpretato da Piergiorgio Fasolo. La regia è di Paolo Valerio, che mette in scena temi di assoluta attualità: rapporti sociali e interreligiosi mai pacificati, amore, odio, il valore dell’amicizia e della lealtà, l’avidità e il ruolo del denaro.

Una commedia è proposta fino al 12 maggio anche al Manzoni di Roma: è “Donnacce” di Gianni Clementi, con Fioretta Mari, Patrizia Pellegrino e Blas Roca Rey. Le donnacce sono Tullia e Tindara, due prostitute di una certa età che la concorrenza delle avvenenti ragazze dell’Est, delle trans brasiliane e delle procaci sudamericane convince ad andare in pensione: ma l’arrivo di un uomo ricco e misterioso, con tanti scheletri nell’armadio, cambia le carte in tavola. Il regista Luca Pizzurro sottolinea la possibilità che il testo gli offre “di scandagliare l’animo umano in tutte le sue contraddizioni”.

Elio De Capitani è protagonista e regista (con Cristina Crippa) della pièce “I corpi di Elizabeth, di Hella Hickson al Goldoni di Venezia (9-12 maggio). La commedia ruota intorno alla figura di Elisabetta I di Inghilterra, costretta a rinunciare al suo corpo di donna per accettare solo il corpo politico: per arrivare al trono e per regnare, non può permettersi sentimenti che la rendano debole, assoggettandola a un amante o a un marito.

Arturo Cirillo è un visionario e poeticissimo “Cyrano de Bergerac” al Teatro Verdi di Padova (8-12 maggio): il testo di Edmond Rostand, adattato dallo stesso Cirillo che ne cura anche la regia, diventa un vero e proprio spettacolo musicale, con parole e poesia mescolate a canzoni.

Il Teatro Mercadante di Napoli ospita, dal 7 al 12 maggio, “La ragazza sul divano” di Jon Fosse, con Pamela Villoresi, Valerio Binasco, Michele Di Mauro, Giordana Faggiano, Fabrizio Contri, Giulia Chiaramonte e Isabella Ferrari. La regia è dello stesso Binasco, che esplora il modo in cui le ferite psichiche inflitte nell’infanzia non si rimarginano mai del tutto.

“I maneggi per maritare una figlia” di Niccolò Bacigalupo, è la commedia in cartellone al Carcano di Milano dal 2 al 5 maggio: la interpretano Elisabetta Pozzi e Tullio Solenghi, che ne è anche regista, mentre le scene e i ricercati costumi sono di Davide Livermore. La vicenda, ambientata a Genova del primo Novecento, ruota intorno alla ricerca di un buon partito per Matilde, la figlia dei due coniugi Steva e Giggia, che si convincono che il benestante Riccardo la voglia in sposa. Non mancheranno equivoci, battibecchi e, nel finale, la morale: in certe situazioni bisogna farsi guidare dal cuore e non dalla cupidigia.

Dal 3 al 5 maggio, al Del Monaco di Treviso, Ferzan Ozpetek torna a teatro con il nuovo adattamento scenico del suo film “Magnifica presenza”. Serra Yilmaz, Tosca D’Aquino, Federico Cesari, Toni Fornari, Luciano Scarpa, Tina Agrippino, Sara Bosi, Fabio Zarrella sono i grandi protagonisti di questa commedia tra illusione e realtà, sogno e verità, amore e cinismo.

Al Gustavo Modena di Genova va in scena un testo acclamatissimo di Nicolas Bedos, “Il viaggio di Victor” (3-19 maggio), in cui Linda Gennari e Antonio Zavatteri interpretano un uomo e una donna, che insieme, parlandosi, cercano di uscire da un trauma del passato. La regia di Davide Livermore scandaglia le mille sfumature dell’amore e delle relazioni umane.