04/10/2025

Teatro: la nuova stagione si apre nel segno delle donne

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 04/10/2025 Aggiornato il 04/10/2025

Il ruolo nella società, le violenze fisiche e psicologiche di ieri e di oggi, la resilienza, i successi, la capacità di affrontare i problemi, la fiducia in sé: tutto l’universo femminile va in scena nelle prossime settimane

L'empireo by Serena Serrani

Complicate e intriganti, vittime e combattenti, sensibili e argute, scandalose e instancabili: hanno mille sfaccettature le protagoniste degli spettacoli di questa apertura di stagione 2025-2026. Seguendo un trend ormai consolidato negli ultimi anni, i cartelloni propongono un’ampia carrellata di personaggi femminili: drammaturghi e registi scavano nelle loro eroine, creando risonanze ed empatia nel pubblico e offrendo spunti di riflessione sul ruolo delle donne e su temi di stretta attualità.

Su il sipario!

Si comincia subito con il Festival dell’eccellenza femminile, rassegna genovese diretta da Consuelo Barilari e giunta alla XXI edizione. Fra il 15 ottobre e il 12 dicembre, il Festival prevede 28 aperture di sipario nei teatri genovesi, con testi e messe in scena diversi, accomunati da attrici donne (tantissime, da Marina Massironi ad Alessandra Faiella), drammaturghe donne o vicende con personaggi femminili. C’è il recupero del teatro classico (con “Antigone”) e la rivisitazione di Shakespeare in chiave ironica (“Ma che razza di Otello?”), la rilettura di Virginia Woolf (“Fear no more”), la cronaca (“Oltre”). La carrellata offre pièce per tutti i gusti.

Al Franco Parenti di Milano, dall’8 ottobre al 2 novembre, va in scena la coppia Ambra Angiolini e Ivana Monti in “La reginetta di Leenane” di Martin McDonagh, con la regia di Raphael Tobia Vogel. Qui c’è un legame tra madre e figlia avvelenato dall’odio, segnato da un conflitto incessante dove rancore e dipendenza s’intrecciano in un gioco perverso e dove i ruoli di carnefice e vittima si ribaltano continuamente. Nessuna delle due è un mostro né innocente: sono solo due anime infelici e in lotta. Lo spettacolo sarà anche al Teatro Verdi di Padova dal 9 al 14 dicembre.

“Il lutto si addice ad Elettra” di Eugene O’Neill, con la regia di Davide Livermore e un cast di altissimo livello (in scena fra gli altri Elisabetta Pozzi, Paolo Pierobon e Marco Foschi), debutta al teatro Ivo Chiesa di Genova dall’11 al 26 ottobre. È un feroce viaggio fra mito e moderna psicanalisi, in cui tensioni e contraddizioni dei personaggi classici riflettono inquietudini eterne. Lo spettacolo sarà poi in tournée a Palermo (Teatro Biondo, 7 -11 gennaio), a Napoli (Mercadante,14-18 gennaio), a Torino (Carignano, 21-25 gennaio), a Brescia (Teatro Sociale, 27gennaio-1 febbraio), a Trieste (Rossetti, 5-8 febbraio), a Treviso (Del Monaco, 12-15 febbraio).

Sul palcoscenico del Carcano di Milano, dal 30 ottobre al 2 novembre, arriva “L’empireo”, firmato da Serena Sinigaglia e tratto da The welkin, della drammaturga inglese Lucy Kirkwood. «È un testo contemporaneo che osa essere ambientato nel Settecento, in costume, e affronta tematiche di genere senza concedere nulla alla retorica e alla banalità. E poi dà spazio alle attrici, 19 personaggi di cui 17 femminili» anticipa la regista. Una giuria di dodici donne viene convocata da un giudice che non può giustiziare per omicidio una ragazza perché si dichiara incinta. La giuria dovrà decretare la verità o meno di questa affermazione e avrà quindi su di lei potere di vita o di morte: una potente allegoria sul corpo delle donne e la legge degli uomini.

“Ritorno a casa” è il titolo di un testo di Harold Pinter, di cui Massimo Popolizio è regista e interprete, in cui la donna è una sola, fra cinque uomini: il marito e i parenti di lui (padre, zio e fratelli). Il rientro della coppia nella casa di famiglia scatena giochi di potere, desideri repressi e tensioni sotterranee che ribaltano ogni equilibrio: la figura femminile da ospite silenziosa diventa regina incontrastata. Va in scena al Nuovo di Verona (4-9 novembre), al Carignano di Torino (11-16 novembre), al Sociale di Como (18 novembre), a Lugano (21-22 novembre) e poi a Pesaro (11-14 dicembre), Udine (13-15 gennaio) e Genova (22-25 gennaio).

L’ultimo lavoro surreale della regista Emma Dante, “L’angelo del focolare”, debutta dall’11 al 30 novembre a Milano (Teatro Grassi).

Il tema è quello del femminicidio, con una moglie che viene paradossalmente uccisa dal marito ogni giorno, perché nessuno la crede davvero morta.

Così ogni mattina è costretta ad alzarsi e a rientrare nella stessa routine, fatta di violenze e sopraffazione. La tournée continua poi al San Ferdinando di Napoli (4-14 dicembre) e, nei primi mesi del 2026, tocca Firenze, Venezia, Cremona.

Una donna è sul palco anche al Manzoni di Roma (23 ottobre – 9 novembre): è Michela Andreozzi in “Tutta da aggiustare”, un monologo ironico e commovente di chi nella vita non si è mai “adattata”.