27/12/2025

Teatro a Capodanno, tra musical e comicità

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 27/12/2025 Aggiornato il 27/12/2025

Sono due must per accogliere in bellezza il nuovo anno: musiche, luci, danza e scenografie scoppiettanti, da un lato, e il potere terapeutico della risata, dall’altro

Moulin Rouge! Il Musical

Per chi ama passarla in platea, la sera di San Silvestro segue un copione ormai ben rodato: prima lo spettacolo e spesso, alla fine della pièce, il brindisi insieme agli attori. I due filoni più apprezzati per l’appuntamento del 31 dicembre sono quello del musical e quello della commedia, per salutare l’anno nuovo con forti emozioni, leggerezza, allegria o risate. Ecco alcune proposte nelle varie città italiane.

Scegliere il teatro anziché il classico veglione non significa solo divertimento e svago ma, spesso, è un’occasione per trovare nuovi spunti per riflettere.

Dal musical…

Il ritorno degli anni Ottanta, con la loro musica, i colori fluo, i capelli cotonati, le pop star diventate leggenda, i videogame e gli spot pubblicitari cult sono protagonisti di “80 voglia di 80”, il musical nato da un’idea di Paolo Ruffini che va in scena al Duse di Bologna con doppia rappresentazione. I Duran Duran, gli Wham!, gli Europe, Whitney Houston e tantissimi altri ricreano la magia di quel periodo. Protagonista è uno studente liceale dei nostri giorni che viene catapultato negli Eighties, dove i suoi professori, ancora giovani, lo coinvolgono in un grande concerto di fine anno scolastico: uno show travolgente e pieno di energia con una scatenata compagnia di 10 performer che cantano dal vivo, ballano e recitano, accompagnati dall’energia incontenibile del protagonista Manuel Mercuri, performer, acrobata e content creator da oltre 38 milioni di follower sui social. I testi sono di Gianfranco Vergoni, la regia di Fabrizio Angelini.

La tournée di “Hair, the tribal love – rock musical” fa tappa alle ore 16 al Carcano di Milano (dove va in scena dal 30 dicembre all’11 gennaio). È una nuova edizione italiana con live band per un classico del pensiero hippie firmata da Gerome Ragni e James Rado, che ha debuttato nel 1967 e oggi appare modernissimo, con un cast giovane e pieno di energia e con le musiche di Galt MacDermot (la traduzione italiana ha lasciato in inglese i brani iconici). Simone Nardini, il regista, scenografo e costumista, lo presenta così: «Non è un puro momento di entertainment ma di riflessione, rivolto soprattutto ai giovani. Il grido di pace e amore è di assoluta attualità e investe anche la vita quotidiana, basta pensare a forme di guerra come il bullismo. La libertà di essere se stessi, cercata negli anni Sessanta e declinata in funzione degli eventi e della cultura di allora, è oggi libertà di affrancarsi dai cliché imposti dalla società, è libertà di amare chi si vuole. E poi c’è il tema delle dipendenze, che sembrerebbero una forma di libertà ma si rivelano in realtà una prigionia».

Al Rossetti di Trieste si festeggia con “We will rock you” (30 dicembre – 1 gennaio), musical-cult di Ben Elton, scritto in collaborazione con Roger Taylor e Brian May dei Queen. “La ribellione non è solo contro un regime: è contro tutto ciò che spegne la creatività, l’unicità e la vita stessa. È un invito a celebrare le differenze, a riconoscere la diversità come ricchezza, a condividere una visione comune per costruire insieme un futuro più equo, più vero e condiviso” racconta Michaela Berlini, regista e autrice del nuovo adattamento, in cui si applaudono band dal vivo, cast affiatato, coreografie, costumi e luci di grande impatto, ma soprattutto le hit in lingua originale, da “Bohemian rapsody” a “Innuendo”, da “I want it all” a “Somebody to love”, per citarne qualcuna. 

A Roma-Tor di Quinto il Sistina Chapiteau offre uno spettacolo speciale, con brindisi e panettone di mezzanotte con tutto il cast: è il kolossal “Moulin rouge! Il musical”, vincitore di 10 Tony Awards (gli Oscar del musical) e diretto da Massimo Romeo Piparo che firma anche l’adattamento in italiano dei dialoghi e di alcune canzoni. Sono invece in lingua inglese la maggior parte dei successi planetari che costituiscono l’ineguagliabile colonna sonora. Spazio quindi ad atmosfere della Montmartre parigina e a un allestimento con orchestra dal vivo, cast di altissimo livello, spazio scenico di 30 metri di ampiezza, doppio palcoscenico girevole e circa 90 chilometri di fili luminosi.

… alla comicità

Al Teatro Ivo Chiesa di Genova è in programma “Fantozzi una tragedia”, da Paolo Villaggio, che da acuto e sagace osservatore del nostro tempo ha raccontato vari decenni di storia e vita italiana attraverso i suoi personaggi. La regia è di Davide Livermore, in scena Gianni Fantoni (27-31 dicembre).

La serata del veglione di San Silvestro al Carcano di Milano è affidata al “Comic Late Show” di Corrado Nuzzo e Maria De Biase, che coinvolgono il pubblico con la loro comicità surreale. Sempre a Milano, al Manzoni (23-31 dicembre), Vincenzo Salemme sale sul palco con la divertente pièce “Ogni promessa è debito”, da lui scritta e diretta: «Il voto religioso, la promessa di donare una cifra cospicua in danaro alla santa protettrice del proprio paese, valgono comunque anche se fatti da un sonnambulo in stato di dormiveglia?» anticipa l’attore. Ancora nel capoluogo lombardo, al Franco Parenti, Capodanno è affidato a Massimo Dapporto e Fabrio Troiano, che interpretano “Pirandello pulp” di Edoardo Erba (27 dicembre – 4 gennaio): una commedia surreale diretta da Gioele Dix, che si chiede: nel teatro c’è una gerarchia, ma chi l’ha scritta? Il regista dirige la storia o ne è prigioniero? Il tecnico è davvero un tecnico?

Moltissimi sono gli attori comici che accompagnano l’arrivo del 2026 con i loro one man show, fra ironia frizzante, parodie e pungente satira: Andrea Pucci con “Andrea Pucci – Capodanno” alla Chorus Life Arena di Bergamo, Max Angioni con “Anche meno” agli Arcimboldi di Milano, Enrico Bertolino con “2026 e sentirli tutti” a Legnano, Francesco Cicchella con “Speciale Capodanno” all’Auditorium Conciliazione di Roma.