23/10/2025

Serie tv: nel Rione Sanità con Don Antonio Loffredo e i suoi ragazzi

Laura Frigerio
A cura di Laura Frigerio
Pubblicato il 23/10/2025 Aggiornato il 23/10/2025

Giovedì 23 ottobre, in prima serata su Rai1, debutta la nuova serie Noi del rione Sanità con protagonista Carmine Recano e ispirata a una storia vera

Noi del Rione Sanità

Don Antonio Loffredo è un parroco illuminato che ha realizzato il “Miracolo del Rione Sanità”, fondando nel 2006 una cooperativa sociale ed elaborando un piano per riqualificare spazi abbandonati con l’obiettivo di dare una concreta opportunità di lavoro agli abitanti del quartiere (in particolare ai giovani) nel campo dell’arte, dello sport e della cultura, come alternativa alla criminalità organizzata e al traffico di droga.

Ora la sua storia è diventata una serie tv intitolata Noi del rione Sanità, con protagonista Carmine Recano, che andrà in onda su Rai1 in tre prime serate a partire da giovedì 23 ottobre (e sarà disponibile in boxset su RaiPlay).

Cosa c’è da sapere sulla serie

La serie (prodotta da Mad Entertainment e Rai Fiction) è tratta dall’omonimo libro autobiografico di padre Antonio Loffredo, che nella fiction ha il nome di Don Giuseppe Santoro.

Lo vediamo fin dai primi minuti, non è un prete comune: è un visionario dall’animo imprenditoriale, che ama mettere in atto azioni concrete per salvare le anime.

Proprio questo suo spirito lo porta ad essere trasferito nel rione Sanità dove sente subito l’urgenza e la necessità di cambiare lo sguardo dei ragazzi, avvicinandoli al potere salvifico della bellezza e dell’arte, risorse preziose per una crescita personale e collettiva, per guarire dalle proprie ferite e per risanare l’intero quartiere.

Nel cast di Noi del rione Sanità, diretti dal regista Luca Miniero, troviamo oltre a Carmine Recano: Nicole Grimaudo, Vincenzo Nemolato, Bianca Nappi, Tony Laudadio, Chiara Celotto, Giovanni Ludeno, Giampiero De Concilio, Rocco Guarino, Ludovica Nasti, Caterina Ferioli, Federico Cautiero, Federico Milanesi, Maurizio Aiello, Fabio Troiano, Marianna Mercurio, Ivan Castiglione.

La parola ai protagonisti

«Da napoletano conoscevo naturalmente il quartiere Sanità e raccontare la storia di una persona esistente (anche se un po’ romanzato) era complesso, ma sono decisamente felice del risultato» – dice Luca Miniero durante la conferenza stampa.

La parola quindi passa a Carmine Recano: «È come entrare in un’altra dimensione, per me è stata una esperienza umana molto forte, anche perché sono legato a questa storia in quanto conoscevo questa realtà da vicino, lavorandoci un mio amico. Ho assistito agli spettacoli e visto dei ragazzi creativi, sensibili e pieni di luce. Don Antonio ha cercato di dare loro uno sguardo nuovo con cui guardare la vita».

Bianca Nappi interpreta invece Suor Celeste: «È il braccio destro di Don Giuseppe, ma anche una mamma, una cuoca, la si vede molto raramente pregare. E questo è interessante, perché la sua preghiera è nell’azione e mi piace molto».

C’è poi Nicole Grimaudo, nel ruolo di Manuela ovvero la ex fidanzata di Don Giuseppe: «Per me è stato un privilegio lavorare a questa storia fortissima, di cui avevamo davvero bisogno. È un pugno nello stomaco, ma anche un abbraccio fortissimo, storia piena di passione, coraggio e riscatto. Il mio personaggio è molto doloroso: aveva avuto una storia d’amore con Giuseppe prima che diventasse prete e ha vissuto la sua scelta come una sorta di tradimento, per poi ripiegare su un uomo sbagliato, violento e che le rende la vita un vero inferno. La sua unica gioia è la figlia, che cresce con fatica. Ritrovare Giuseppe è per lei importante, la riapre alla speranza e riesce a farsi aiutare. Trova il coraggio di denunciare, alzare la testa e capire che l’amore è ben altro».