16/01/2022

Serie tv: Fabrizio Bentivoglio si dà al noir con Monterossi

Laura Frigerio
A cura di Laura Frigerio
Pubblicato il 16/01/2022 Aggiornato il 17/01/2022

Il 17 gennaio debutta su Prime Video la serie tv Monterossi, tratta dai romanzi noir di Alessandro Robecchi. Protagonista è Fabrizio Bentivoglio

Monterossi

Storie ben scritte, dirette con classe e interpretate da un cast guidato da un gigante della recitazione come Fabrizio Bentivoglio.

Questo è ciò che ci regala Monterossi, la nuova serie tv Amazon Original che debutta in streaming su Prime Video dal 17 gennaio.

Si tratta di sei episodi, tratti da Questa non è una canzone d’amore e Di rabbia e di vento, romanzi di Alessandro Robecchi (editi in Italia da Sellerio Editore) ambientati a Milano, che si muovono all’interno di un affascinante territorio noir in cui si innestano a tratti i toni della commedia. Una formula vincente, che porta Monterossi ad essere uno dei “must watch” della stagione.

Dai gialii di Robecchi

Per portare sullo schermo il personaggio Monterossi, nato dall’abile penna di Alessandro Robecchi, è stato scelto uno dei migliori registi in circolazione ovvero Roan Johnson, che è riuscito a ricrearne pienamente il mood. Un mood in cui si sono inseriti meravigliosamente gli attori, a partire da Fabrizio Bentivoglio che è perfetto nella parte di questo autore televisivo ironico-maliconico, amante di Bob Dylan e del buon whisky, diventato ricco grazie a un programma nazional-popolare e poi dirottato sui sentieri dell’investigazione. Accanto a lui troviamo Carla Signoris, Diego Ribon, Donatella Finocchiaro, Martina Sammarco, Luca Nucera, Tommaso Ragno, Bedlù Cerchiai, Beatrice Schiros, Marina Occhionero, Maurizio Lombardi, Gabriele Falsetta, Ilir Jacellari, Maria Paiato. E attenzione: in un episodio c’è anche Michele Bravi come special guest.

Una serata come tante

La narrazione delle vicende di Carlo Monterossi parte da una serata, all’apparenza come tante, in cui lui è convinto di aprire la porta a un fattorino ma si trova davanti un uomo con il volto coperto e una pistola puntata, intenzionato ad ucciderlo. Il caso vuole che lui riesca a salvarsi, ma scatta inevitabile l’esigenza di scoprire chi lo volesse morto è così inizia a indagare, aiutato dai giovani Nadia e Oscar, con lui già in tv.

La parola a Fabrizio Bentivoglio

«Tutto quello che rappresentiamo ci rappresenta, è inevitabile che sia così. Ho voluto che io e Monterossi sembrassimo la stessa persona» spiega Fabrizio Bentivoglio durante la conferenza stampa in streaming della serie «C’è poi la passione per Bob Dylan che ci affratella: Monterossi lo conosce così bene che in ogni situazione ha la canzone giusta che metterebbe come colonna sonora; lui è per entrambi una sorta di fratello maggiore, un amico di vinile. Io stesso ho tutti i libri delle sue canzoni con i testi a fronte e ho passato notti in bianco per decifrare quei testi».

Sulla location dice: «Milano è la mia città, dove ho fatto gli studi e frequentato la Scuola del Piccolo, poi ad un certo punto me ne sono andato. Quella che mi ricordo è diversa da quella che trovo ora (per esempio, al posto dei grattacieli di Gae Aulenti un tempo c’era un luna park), però nonostante gli anni resta il luogo della mia memoria, ho posti che nonostante i cambiamenti mi emozionano, perché portatrici sane di ricordi».

Poi sempre del suo personaggio dice: «Il suo innamoramento per i perdenti non è spiegabile facilmente, sembra una contraddizione da un vincente involontario come lui, però è empatico verso chi è meno fortunato. Ci sono poi Nadia e Oscar con cui, non avendo lui figli, ha creato un rapporto figliale. Per lui sono dei cuccioli da mettere sulla strada giusta». E aggiunge: «Non ama la tv in cui si trova a lavorare, perché usa i sentimenti delle persone più che raccontarli».

Il resto del cast

A interpretare Nadia Federici è la talentuosa Martina Sammarco, che dice: «Avevo già lavorato con Roan Johnson e sapevo di potermi affidare totalmente e questo è stato fondamentale, fin dall’inizio. Ho iniziato subito a girare con Fabrizio e si è creato così un piccolo nucleo protetto da cui sarebbe poi partita tutta la storia. È stata una esperienza incredibile».

Diego Ribon è invece il Sov Tarcisio Ghezzi, le cui indagini si incrociano inevitabilmente con quelle di Monterossi: «Cerco sempre di mettere dentro molto di me stesso nei personaggi. Se uno vuole tirare fuori dell’umanità si può mettere in gioco, esserci è più complicato».

Carla Signoris è invece la rampante conduttrice tv Flora De Pisis: «Lei rappresenta tutto il cinismo della televisione che adoro rappresentare, perché è l’esatto opposto di quello che sono io. Flora è accogliente e falsamente mielosa, in realtà è una iena in redazione e di fronte al primo caso umano difficile si chiede se è fotogenica, perché è ciò che interessa. Questa la tv di oggi, che purtroppo è anche specchio nel nostro atteggiamento nei confronti della vita. Il cinismo poi non lo si trova solo nei programma trash, ma anche nei tg».