Serie tv: debutta Gerri, un nuovo ispettore fascinoso e inquieto
Giulio Beranek è protagonista di Gerri, la nuova serie tv crime di Rai1 tratta dai romanzi di Giorgia Lepore. Nel cast anche Valentina Romani
Ci stiamo avvicinando pian piano alla fine della stagione televisiva, ma comunque non mancano delle belle sorprese nei palinsesti, in particolare quando si parla di fiction. Su Rai1 sta infatti per debuttare Gerri, la nuova serie tv crime tratta dai romanzi di Giorgia Lepore che vede protagonista Giulio Beranek affiancato da Valentina Romani. Nel cast anche Fabrizio Ferracane, Roberta Caronia, Irene Ferri, Lorenzo Adorni, Lorenzo Aloi, Cristina Pellegrino, Tony Laudadio, Cristina Cappelli, Carlotta Natoli e Massimo Wertmüller.Gerri (una produzione Cattleya – parte di ITV Studios – in collaborazione con Rai Fiction) è firmata da Sofia Assirelli insieme a Donatella Diamanti ed è diretta da Giuseppe Bonito.
L’appuntamento con Gerri è in prima serata su Rai1, dal 5 maggio.
Venite a conoscere il nuovo ispettore
Gregorio Esposito, detto Gerri, è un ispettore di origine rom che lavora in Puglia. Gerri esercita un grande fascino sulle donne da cui è a sua volta costantemente attratto, ma è anche un uomo inquieto con un passato doloroso ancora da elaborare così non riesce a legarsi sentimentalmente a nessuna. Probabilmente è anche per questo motivo che, quando si trova di fronte a casi delicati che coinvolgono minori e persone fragili, lo fa sempre gettandovisi a capofitto e perdendo quel distacco necessario nella sua professione. Finisce così puntualmente per scatenare le ire del capo della Mobile, Santeramo, oltre che le invidie del collega Calandrini. Bisogna però dire che in Questura c’è anche chi fa il tifo per lui, in primis il suo direttore superiore Alfredo Marinetti, che ormai lo considera come un figlio e lo invita ogni domenica a pranzo a casa sua, insieme alla moglie Claudia. La viceispettrice Lea Coen, romana da poco trasferitasi in terra pugliese, sembra invece essere l’unica donna a non voler avere nulla a che fare con Esposito, intuendo che è un uomo ancora profondamente irrisolto.
Ad un certo punto Marinetti decide di indagare di nascosto sulle origini di Gerri e quest’ultimo capirà che per affrontare il presente deve conoscere il proprio passato.
La parola al regista
«Ho sempre pensato a Gerri come a una sorta di romanzo di formazione, seppur vissuto da un uomo di trentacinque anni. Nei casi che affronta nel corso della serie, peraltro, protagonisti sono proprio spesso dei bambini che deve salvare o proteggere e questo fa scattare un senso di identificazione e connessione molto forte per cui Gerri Esposito non sempre riesce ad avere il giusto distacco emotivo necessario a un poliziotto e i suoi metodi, per quanto efficaci e risolutivi, non sempre sono ortodossi e spesso creano problemi con i suoi superiori» – spiega il regista Giuseppe Bonito – «Non ho mai avuto dubbi su chi potesse interpretare Gerri. Dalla prima lettura aveva già il volto di Giulio Beranek, attore straordinario cresciuto in una famiglia di giostrai, che, pur non essendo rom, ha un vissuto molto affine per tanti motivi al ruolo che interpreta.
Giulio ha costantemente “nutrito” Gerri. L’ho voluto molto malinconico e molto sexy.
Ho amato tantissimo anche tutti gli altri personaggi e ancor di più lavorare con un cast eccezionale».
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