05/02/2024

Sanremo 2024: Amadeus e le fotografie del Festival

Laura Frigerio
A cura di Laura Frigerio
Pubblicato il 05/02/2024 Aggiornato il 05/02/2024

Amadeus ha incontrato la stampa per parlare della 74esima edizione del Festival di Sanremo, che si terrà dal 6 al 10 febbraio

Sanremo, 74° Festival della Canzone Italiana  - Conferenza stampa Organizzazione Rai 1
- nella foto: Fiorello, Amadeus

Il countdown è finalmente terminato: martedì 6 febbraio parte il 74esimo Festival di Sanremo, che promette di stupirci con gli effetti speciali della musica (e di far faville) fino al 10 febbraio. Naturalmente è già da diversi giorni che non si parla di altro e che nella città dei fiori si respira aria di festa, come ha sottolineato il sindaco Alberto Biancheri durante la prima conferenza di questa edizione: «Non ho mai visto una Sanremo così frizzante e piena di entusiasmo. Mi piace l’idea di festival diffuso e questo è ciò che ci vuole per la città».

La quinta e ultima volta di Amadeus

«Quando si ha un’idea che può sembrare visionaria, per realizzarla ci vogliono persone che la sostengano e la condividano. Alberto Biancheri è stato per me un sindaco amico e se oggi la città di Sanremo è al centro dell’attenzione è merito suo e dei suoi abitanti» – esordisce Amadeus, pronto per la sua quinta volta da direttore artistico e conduttore della kermesse più importante della musica italiana.

La quinta e l’ultima, come ha dichiarato nel corso della conferenza.

«Sono innamorato del Festival e continuerò ad esserlo in eterno, ma penso che le cose ad un certo punto debbano terminare e quest’anno chiudo con questa bellissima festa».

L’eredità che vorrebbe tramandare a chi lo seguirà? «Per me è sempre stato importante portare sul palco del Teatro Ariston la musica che piace e si ascolta in radio. In questi anni ho cercato anche di dare spazio a giovani artisti che prima non erano conosciuti dal grande pubblico. E poi credo che sia importante rompere certi schemi e vivere il Festival con allegria e spensieratezza».

Stop ai monologhi

Nelle ultime edizioni i co-conduttori si ritrovavano, ad un certo punto della serata, a tenere dei monologhi (alcuni particolarmente riusciti, altri meno). Quest’anno però si cambia musica: «Non sono previsti» – svela Amadeus – «In compenso daremo spazio a delle “fotografie” speciali, storie personali ed esibizioni molto significative».

Entra quindi nello specifico: «Martedì sarà con noi la mamma di Giovanbattista Cutolo, detto Giogiò, il giovanissimo musicista assassinato il 31 agosto scorso. Mercoledì avremo sul palco Giovanni Allevi, che torna sulle scene dopo due anni terribili, che suonerà e racconterà la sua battaglia facendosi portavoce di tutti coloro che stanno facendo il suo stesso percorso. Invece giovedì Stefano Massini e Paolo Jannacci presenteranno un pezzo inedito dal titolo L’uomo nel lampo, che parla delle morti sul lavoro (che in Italia sono troppe) e ci toccherà molto».