02/02/2022

Sanremo 2022: le pagelle (e le emozioni) della prima serata

Laura Frigerio
A cura di Laura Frigerio
Pubblicato il 02/02/2022 Aggiornato il 02/02/2022

È iniziato il 72esimo Festival di Sanremo e ci è piaciuto constatare che è stata la musica a regnare sovrana, senza troppe ingerenze. Ripercorrete con noi i momenti salienti e scoprite le nostre prime pagelle

Sanremo 2022 prima serata

I riflettori si sono ufficialmente accesi sulla 72esima edizione del Festival di Sanremo, il terzo guidato da Amadeus, sia in veste di conduttore che di direttore artistico.

Inutile dire che, come sempre, l’attesa era tanta e possiamo dire che non è stata delusa tanto che la prima serata ha tenuto incollato davanti alla tv 10 milioni e 911 mila spettatori, per uno share del 54,7%.

Gli italiani hanno infatti bisogno di svago e di nutrirsi di arte, quindi largo a quelle emozioni che solo la musica sa dare. E la musica è stata realmente la protagonista, grazie a un formato leggermente più snello che ha evitato le ingerenze del resto dello show, dalla conduzione agli ospiti.

Tanta emozione e qualche caduta di stile

Quando le luci del Teatro Ariston si sono accese e Amadeus è comparso sul palco non abbiamo potuto fare a meno di entrare in empatia con lui, commosso per il fatto di trovarsi di fronte quel pubblico che lo scorso anno era mancato per via della pandemia. E naturalmente è stato diverso l’impatto per gli artisti, che quest’anno sono riusciti fortunatamente ad evitare di esibirsi davanti a delle poltrone vuote. A dare il via alle danze è stato Achille Lauro che, come da copione, non ha mancato di stupire e provocare. Dopo di lui ha fatto il suo ingresso la prima attrice co-conduttrice di questa edizione, ovvero Ornella Muti, che nel corso della serata ha avuto modo di ricordare i mostri sacri del cinema con cui ha lavorato lanciando anche un bel messaggio green.

Come annunciato, Fiorello è tornare per dare supporto all’amico Amadeus, ma purtroppo stavolta ha regalato degli interventi un po’ sconnessi e con qualche caduta di stile. Che dire poi del momento con il campione di tennis Matteo Berrettini (non propriamente a suo agio sul palco)? Da vero sbadiglio!

Ospiti musicali e fiction

A far rialzare il livello dello show sono stati gli ospiti musicali, a partire dai Maneskin che sono tornati sul luogo del delitto, da cui (senza nulla togliere a X Factor che è stata la loro culla) è partita la loro ascesa. La band ha risuonato Zitti e Buoni, per poi regalarci un momento intenso con la splendida Coraline.

Ci sono stati poi i Meduza, trio di producer italiani ma famosi in tutto il mondo, che hanno portato un mix delle loro hit accompagnati dal cantante irlandese Hozier.

Invece dalla nave Costa Toscana, dove ogni sera ci saranno degli ex concorrenti di Sanremo presentati da Orietta Berti e Fabio Rovazzi, si sono palesati Colapesce e Dimartino che hanno ricantato la loro Musica leggerissima.

Naturalmente non sono mancati gli ormai classici momenti spot-fiction: prima è arrivato Claudio Gioè per lanciare la seconda stagione di Makari e poi la neo-coppia formata da Raoul Bova e Nino Frassica per la tredicesima di Don Matteo.

Siamo poi costretti a tirare un po’ le orecchie agli organizzatori del Festival, perché omaggiare un maestro come Franco Battiato (scomparso qualche mese fa) solo con un assaggio de La cura e una sua foto in formato maxi non è abbastanza.

Le pagelle dei primi 12 Big in gara

Eccoci quindi al cuore del Festival ovvero le canzoni in gara. Durante la serata si sono esibiti i primi 12 Big e dobbiamo dire che il livello è piuttosto alto, anche grazie alla capacità di Amadeus di mettere insieme stili e generazioni diverse.

Ecco le nostre pagelle.

Achille Lauro – Domenica: un pezzo che richiama molto il mood di Rolls Royce e che sicuramente funzionerà in radio e non solo. Il contributo dell’Harlem Gospel Choir è quasi meramente coreografico all’inizio, ma poi trova il suo perché alla fine del brano.

A fare la differenza è naturalmente la performance, stavolta tra sacro e profano. Achille, in modalità sexy con indosso solo un paio di pantaloni di pelle, ha pensato bene di auto-battezzarsi sul palco.

7+

Yuman – Ora e qui: brano slow che gli permette di mettere in mostra la sua calda voce soul. Pezzo molto raffinato e adult oriented.

7-

Noemi – Ti amo non so dirlo: pezzo potente, che unisce armonia ed energia. Un fiume di note in cui lei si tuffa riuscendo a nuotare alla perfezione.

Abbiamo adorato poi il suo meraviglioso abito rosa cipria che la faceva sembrare una diva hollywoodiana di altri tempi.

8

Gianni Morandi – Apri tutte le porte: in gara dopo ben 22 anni, era emozionatissimo. Il pezzo, scritto da Jovanotti, ha echi sixties ma al tempo stesso strizza l’occhio alla contemporaneità. Diventerà la nuova Fatti mandare dalla mamma?

7/8

La Rappresentante di Lista – Ciao Ciao: istrionici, dirompenti e mai banali, quest’anno mostrano l’altra faccia della loro arte con un pezzo pop-funk energico tutto da ballare e ascoltare (con attenzione).

E dato che nulla viene lasciato al caso, per loro un look firmato Moschino ispirato alla fine del mondo, tema centrale del pezzo.

8+

Michele Bravi – Inverno dei fiori: un brano che sottolinea la sua crescita artistica, sia a livello testuale che interpretativo. Però forse, per capirlo pienamente, ci vogliono più ascolti

Splendido il suo look alla Edward mani di forbice.

6/7

Massimo Ranieri – Lettera al di là del mare: lui mancava dalla gara da 25 anni e, come Morandi, era emozionatissimo. Inutile dire che è sempre una garanzia e non tradisce il suo stile con un pezzo tradizionale molto avvolgente.

7/8

Mahmood e Blanco – Brividi: largo al romanticismo con un brano raffinatissimo, che gode dell’intreccio delle loro voci e di due personalità artistiche fortissime. I brividi vengono a noi ascoltandoli. Saranno molti gli innamorati che se la dedicheranno.

9

Ana Mena – Duecentomila ore: pezzo pop ritmato che contiene tutti i colori e i suoni della sua Spagna. Purtroppo non ci lascia particolari emozioni, ma è destinata a funzionare in radio.

Delizioso il look total red.

6-

Rkomi – Insuperabile: pezzo intrigante, dall’approccio rockeggiante, che però non convince ancora del tutto (abbiamo bisogno di altri ascolti).

6+

Dargen D’amico – Dove si balla: è la quota “pezzo simpatico” del festival. È decisamente orecchiabile e frizzante, ma è più da tormentone estivo che da Sanremo.

5/6

Giusy Ferreri – Miele: brano dal sapore retrò molto affascinante. Purtroppo lei ci è sembra vocalmente non al suo massimo, ma saprà sicuramente recuperare nelle prossime serate.

6/7

Le pagelle ai conduttori

Come pensiamo se la siano cavata i conduttori durante la prima serata del 72esimo Festival di Sanremo?

Ecco le pagelle

Amadeus: l’abbiamo trovato emozionato, ma anche più sicuro sul palco. Quest’anno non ha decisamente bisogno di supporto per portare avanti il suo Festival. E per il momento possiamo dire che la sua scelta artistica è stata buona.

7

Ornella Muti: la sua è stata una presenza discreta ed elegante. Lei ci dimostra che le vere dive non hanno bisogno di mettersi in mostra a tutti i costi per fare la differenza su un palco.

7+

Fiorello: stavolta non ci è davvero piaciuto, troppo sopra le righe e a tratti persino fastidioso. Forse è vero che non aveva alcuna intenzione di essere lì e l’ha fatto solo per il suo amico Amadeus.

5

La classifica della prima serata

Tornando alla gara, nel corso della prima serata ha votato la sala stampa, che ha dato questo responso da noi non totalmente condiviso (basta guardare le nostre pagelle per capire il perché).

Questa la prima classifica parziale:

1 Mahmood e Blanco

2 La Rappresentante di Lista

3 Dargen D’Amico

4 Gianni Morandi

5 Massimo Ranieri

6 Noemi

7 Michele Bravi

8 Rkomi

9 Achille Lauro feat Harlem Gospel Choir

10 Giusy Ferreri

11 Yuman

12 Ana Mena