MasterChef 6: vince Valerio

Redazione Pubblicato il 10/03/2017 Aggiornato il 26/03/2018

Il giovanissimo Valerio Braschi vince la 6a edizione di MasterChef Italia, dopo una finale al cardiopalma

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Alla fine l’ha spuntata lui, il giovanissimo Valerio Braschi, eletto ieri sera 6° MasterChef Italia. E non è stata impresa facile, perché le sue due fanciulle che gli contendevano il titolo, ovvero Gloria Enrico e Cristina Nicolini, hanno dato il tutto per tutto. I giudici Bruno Barbieri, Joe BastianichAntonino Cannavacciuolo Carlo Cracco hanno però voluto premiare la creatività dell’aspirante chef di Santarcangelo di Romagna che ora avrà la possibilità di pubblicare un libro di ricette per Baldini&Castoldi.

I momenti clou della finale

Quella di ieri sera non è stata una finale come le altre. Tutto è cominciato con la Mistery Box, dove a dare suggerimenti ai concorrenti sono stati i loro affetti, i quali li hanno indirizzati verso piatti che meglio raccontano il loro percorso: Cristina ha quindi preparato un Rombo e scaloppa di foie gras, Gloria una Quaglia scomposta ripiena di amore e Valerio Risotto ai gamberi 2.0. A vincere questa prima sfida è Valerio.
È stata poi la volta dell’Invention Test, dove la materia prima erano degli scarti e i “suggeritori” tre celebri chef: Igles Corelli, Pietro Leemann e Matias Perdomo. Il primo nascondeva sotto la sua cloche riso, pane raffermo di Altamura, bucce di rapa rossa e zenzero, gamberi e scampi legati all’utilizzo di una tartare, bianco d’uovo e patata in un brodo di carne con cui ha ideato dei Palloncini croccanti con riso e rapa rossa, con l’emulsione dei gamberi e la maionese fatta con scampi e gamberi.
Leeman invece ha scelto come ingredienti pane, tofu, okara, cruschello di farina, acqua di pomodorino, miso, melanzane arrostite e l’acqua che ne consegue, bucce di sedano rapa, di patate, di mela, di arance. Il piatto che ne è risultato un Viaggio nel tempo, filo conduttore anche di un fritto leggero fatto con gli scarti del pane, composto poi delle sfere di okara e tofu profumate al sesamo e scorza di arancia, chutney fatto con delle bucce di mela, la colatura delle melanzane affumicate e della maionese fatta col miso.
Il terzo ha svelato tre liquidi ottimi come brodi di cottura, acqua di mais, acqua di ceci, la giardiniera, buccia di cipolla, il gambo del prezzemolo, parte bianca del limone, crosta del gorgonzola, pelle di pollo, avanzi di colla di pesce coda del pesce. Da qui un piatto simile a un dolce (chiamato non a caso Montblanc), fatto di ceci, pollo, olio di cipolle bruciate, crosta di gorgonzola con dei gambi di prezzemolo trito.
Valerio ha cucinato il piatto di Igles Corelli, Gloria quello di Pietro Leeman e Cristina quello di Matias Perdomo.
Alla fine di questa prova i giudici hanno deciso di ammettere tutti e tre all’ultima prova, la decisiva: questa è stata la prima volta nella storia di MasterChef Italia.

La sfida decisiva

È stata quindi la volta della sfida decisiva, in cui i tre si sono dovuti sfidare a colpi di menù degustazione. Gloria ha fatto appello alle sue origini, rivisitandole in chiave personale con il suo Pazzamente ligure; più introspettiva Cristina con L’eleganza della semplicità, che ha voluto rappresentare sé stessa con dei piatti che puntavano sui sapori marini; Valerio è entrato a MasterChef a 18 anni e quindi ha chiamato il suo menù, all’insegna della totale sperimentazione, Valerio 18.0.

A sostenerli in studio i familiari, la cui presenza ha sicuramente aiutato a superare i vari momenti di tensione, inevitabili quando si deve dare il massimo con solo un paio d’ore di tempo.

Inutile dire che, nel momento dell’assaggio, i quattro giudici sono stati come al solito attenti e, quando necessario, severi e alla fine, nonostante l’indecisione fosse tanta hanno voluto premiare il giovanotto, che anche secondo noi è destinato a ritagliarsi in futuro un posto importante nella cucina e ristorazione italiana.