26/05/2020

Libri: 5 gialli per una tarda primavera da brividi

Veronica Colella Pubblicato il 26/05/2020 Aggiornato il 26/05/2020

I gialli mettono di buonumore: aiutano ad evadere, a concentrarsi sulla trama, rassicurano perché alla fine il colpevole viene smascherato. E vuoi mettere la soddisfazione di scoprirlo prima della fine?

gialli primavera

Gialli e thriller sono un’ottima compagnia per questi primi pomeriggi di sole. Niente rimette in pace col mondo quanto ricomporre gli indizi e scoprire chi è il colpevole un attimo prima del detective.

Brividi e suspense sono un divertimento proprio perché alla fine il cattivo perde sempre. E poi aiutano a sedare le pulsioni omicide, persino quelle per chi vi scippa l’ultima panchina proprio sotto al naso o per il vicino che scrolla le briciole sul vostro balcone.

Ecco qualche suggerimento tra le novità in libreria, tra misteri da risolvere e umorismo nero.

Il Maigret giapponese

La locanda del Gatto Nero di Seishi Yokomizo (Sellerio) è la seconda indagine del detective Kosuke Kindaichi, un giallo vecchio stile che piacerà a chi è cresciuto a pane e Simenon. Ambientato nel secondo dopoguerra a Tokyo, prende spunto dal ritrovamento del corpo di una giovane donna dal volto sfigurato nel giardino di una locanda. La reputazione del locale e gli intrighi adulterini dei proprietari potrebbero essere sufficienti a chiudere il caso senza complicazioni, ma qualcosa non torna. È qui che entra in scena Kindaichi, che dietro l’aspetto trasandato e la balbuzie nasconde un intelletto infallibile.

Torna il maresciallo Maccadò

Pochi autori sanno conciliare mistero e umorismo come Andrea Vitali, di nuovo in libreria con Un uomo in mutande (Garzanti). La notte del 12 aprile 1929 il povero Salvatore Chitantolo vaga per le contrade di Bellano sanguinante e confuso, dicendo di aver visto correre via un uomo mezzo svestito. Secondo le malelingue del paese è l’ennesima prova che andrebbe rinchiuso in manicomio, ma per sua fortuna il commissario Maccadò è disposto a prenderlo sul serio. Anche se il podestà sembra avere altre preoccupazioni, tutto preso dal piano di “redenzione igienica” che trasformerà Bellano in un comune progredito e decoroso.

Pirati di fiume

Un marinaio messicano viene pugnalato al cuore nel bel mezzo dell’Armada, la parata di velieri e navi militari che si tiene ogni cinque anni a Rouen. Una brutta sorpresa per il commissario Paturel, che per non seminare il panico tra i turisti cerca di depistare la stampa parlando di una banale rissa da bar. A complicargli la vita ci penserà Maline, ex-reporter d’assalto che non può fare a meno di scoprire una pista che conduce a un complotto piratesco e a una maledizione gettata dal primo re vichingo di Normandia. È la trama di Usciti di Senna di Michel Bussi (Edizioni e/o), rocambolesco e mozzafiato.

Una famiglia quasi perfetta

Il rifugio (Einaudi) è il capitolo mancante della serie thriller di Tana French dedicata alla squadra Omicidi della polizia di Dublino. Questa volta il narratore è il detective Mick “Scorcher” Kennedy, incaricato di indagare sullo sterminio di un’intera famiglia. L’unica sopravvissuta è Jenny, madre di due bambini soffocati nel sonno e moglie di Patrick, primo indiziato di quella che sembra l’ennesima tragedia motivata dalla recessione. Eppure, le telecamere nascoste nell’appartamento e i file cancellati da uno dei computer portano Scorcher a sospettare che dietro ci sia molto di più.

Sull’orlo di un precipizio

Con il sole sarebbe stato molto peggio, ma quella strada piena di curve darebbe la nausea a chiunque. Soprattutto a una coppia che la sera prima ha dormito poco e niente, impegnati a tenersi il muso senza cedere di un millimetro. Finché non prevale la voglia di caffè, che li spinge a tentare una tregua entrando in un bar. Peccato che questa scelta innocente trasformi la loro vita in un incubo. Una giornata nera (Marsilio) è l’ultimo romanzo di Aldo Costa, autore e copywriter scomparso prematuramente nel febbraio dell’anno scorso.