18/07/2019

La Casa di Carta 3: parlano i protagonisti

Laura Frigerio
A cura di Laura Frigerio
Pubblicato il 18/07/2019 Aggiornato il 18/07/2019

Gli attori Ursula Corbero, Miguel Herran, Esther Acebo, Jaime Lorente e Luka Peros sono passati da Milano per presentare la terza stagione de La Casa di Carta

Netflix La Casa di Carta

Ormai è questione di ore e tutto il mondo potrà finalmente scoprire le nuove avventure dei protagonisti de La Casa di Carta, la cui terza stagione sarà disponibile su Netflix dal 19 luglio. Noi abbiamo avuto la fortuna di vedere i primi due episodi in anteprima, ma ovviamente non è nostra intenzione fare spoiler.

Possiamo dirvi che stavolta oltre all’azione si alzerà anche l’asticella del coinvolgimento emotivo e ci sarà un pizzico in più di girl power.

La serie diventa “grande”

Non vi anticipiamo nulla sulla ricomparsa di Berlino (interpretato da Pedro Alonso), però vi suggeriamo di tenere d’occhio la new entry Palermo (che ha il volto di Rodrigo de la Serna) perché avrà un ruolo cruciale nella nuova missione. Inoltre, fin dalle prime scene, si nota l’intenzione di fare le cose in grande, merito anche di un maggiore investimento a livello produttivo dovuto al contributo di Netflix. Cosa che hanno sottolineato anche gli attori Ursula Corbero, Miguel Herran, Esther Acebo, Jaime Lorente e Luka Peros, che sono venuti a Milano a presentare la serie. Ecco cosa ci hanno raccontato durante la conferenza stampa.

Tokyo e Rio a Milano

Ormai non è un mistero (dato che è già stato svelato dal trailer): la banda, che a due anni dal loro colpo è sparsa in giro per il mondo, si riunisce per salvare Rio che è stato scoperto e preso dalla polizia. Una situazione provocata da una scelta sbagliata della sua amata Tokyo (che non sveliamo). “Non è colpa mia!” – si difende Ursula Corbero (Tokyo) – “È Il Professore (Alvaro Monte) che ha avuto l’idea di lasciarci da soli per due anni su un’isola deserta!”.
“D’altra parte si fa tutto per amore” – aggiunge Miguel Herran (Rio) – “La vita ha maturato il mio personaggio, ma questo non lo tiene lontano dagli errori”.
“Vedrete anche una Tokyo meno bambina e più donna, in situazioni ancora più pericolose” – sottolinea Ursula – “Questa non è una serie femminista, ma ha personaggi femminili potenti. Fin dalla lettura dei primi copioni ho notato donne con ruoli in primo piano, che hanno una loro storia e non si limitano ad accompagnare i personaggi maschili (una rarità nelle fiction)”.
Questo è sicuramente uno degli ingredienti che ha contribuito al successo de La Casa di Carta. “E pensare che la serie doveva avere un inizio e una fine, poi è arrivato questo successo internazionale e le persone volevano sapere cosa sarebbe successo alla banda dopo, così è arrivata questa terza stagione” – racconta Miguel.
Gli fa eco Ursula: “Le persone, quando guardano la serie, finiscono per fare il tifo per dei cattivi che in realtà sono dei buoni. E lo si vedrà anche in questa stagione: se prima ci eravamo riuniti per sopravvivenza e denaro, ora c’è dietro un motivo più profondo e spenderanno tanto per raggiungere il loro obiettivo”.

Denver e Stoccolma, l’altra coppia

Quella formata da Tokyo e Rio non è l’unica coppia che si è formata durante il colpo alla Zecca Reale di Spagna: ricordiamo, infatti, che Denver (Jaime Lorente) si era innamorato della segretaria Monica Gaztambide, all’epoca amante (incinta) di uno dei dirigenti.
Ebbene ora Monica ha lasciato spazio a Stoccolma e ha deciso di far parte della squadra. “Il mio personaggio sa bene cosa significhi subire il fascino del criminale, come succede anche per il pubblico a casa. Poi qui i ladri non sono caricaturali, ma li si vede come degli esseri umani con anima e cuore” – racconta l’attrice Esther Acebo – “Ora Monica è una madre e una sposa, ma soprattutto una donna che prende le redini della sua vita e decide di partecipare alla liberazione di Rio. Per lei fa parte della famiglia. È la stessa sensazione che proviamo quando stiamo sul set”.
“Quando è entrato nella banda Denver era figlio, ora è diventato lui padre: un cambiamento radicale a cui forse non era pronto” – spiega Jaime Lorente, che sul successo ottenuto dice: “Onestamente non ci aspettavamo che ci fosse così tanta identificazione da parte delle persone e che la maschera di Dalì che indossiamo diventasse un simbolo di lotta e rivoluzione”.
E cosa farebbe se avesse a disposizione tanti soldi, come il suo personaggio? “Il mio concetto di paradiso è più legato all’anima che ai soldi, ma se li avessi mi comprerei un teatro”.

La new entry Marsiglia

Come già annunciato, sono diverse le new entry di questa terza stagione de La Casa di Carta: oltre al già citato Palermo (Rodrigo de la Serna), ci sono Alicia (Naiwa Nimri), Bogotà (Hovik Keuchkerian) e Marsiglia (Luke Peros). Quest’ultimo era presente alla conferenza stampa, ma non ha voluto svelarci troppo: “Posso dire che il mio personaggio è un uomo di mistero, ma anche di azione”.
Sul fatto che la banda sia considerata simbolo di resistenza, tanto che la loro canzone-inno è Bella ciao, dice: “Forse la gente si identifica e tifa per noi, perché la gente è stanca delle banche che rubano alle persone e vogliono vedere il contrario. Le persone cercano dei Robin Hood, degli eroi e nella nostra serie c’è tutto e il contrario di tutto”.
Proprio a lui viene chiesto del futuro della serie: “Tre settimane fa è stata annunciata la quarta serie, ma non diremo nulla!”.

La Casa di Carta a Piazza Affari

Il passaggio de La Casa di Carta non è passato inosservato: nel centro di Piazza Affari, infatti, è comparsa una statua raffigurante l’iconica maschera di Dalì alta come il Palazzo della Borsa (Palazzo Mezzanotte), che termina con la celebre opera d’arte di Maurizio Cattelan L.O.V.E. Sarà proprio qui che si terrà, stasera, l’anteprima aperta al pubblico.