03/11/2020

Il Ventunesimo secolo in 6 libri

Veronica Colella Pubblicato il 03/11/2020 Aggiornato il 03/11/2020

Reportage, inchieste, riflessioni e guide pratiche per non sentirsi smarriti in un mondo che cambia

Tokyo tutto l'anno

Il nostro è un secolo di scelte infinite, cambiamenti rapidissimi, preoccupazioni e possibilità inedite. Roba da far venire le vertigini anche al più placido monaco zen, soprattutto per chi fa fatica a stare dietro alla marea di informazioni a disposizione.

Ecco qualche spunto di lettura per ritrovare il filo del discorso, tra reportage e lettere d’amore alle metropoli in costante cambiamento, algoritmi con cui polemizzare e sogni di una generazione appena maggiorenne.

Giochi di specchi

Jia Tolentino ha scritto Trick Mirror (NR Edizioni) tra la primavera del 2017 e l’autunno del 2018, periodo in cui la società americana era già in preda a un conflitto crescente e perenne. Le sue riflessioni spaziano dall’ethos dei millennial ai reality, passando per la religione, il culto della donna difficile e quello dell’ottimizzazione, le eroine della letteratura e i dubbi sul matrimonio, riassumendo tutti gli aspetti della contemporaneità che ci fanno sentire come se fossimo allo stesso tempo bloccati in ascensore e a cavallo di una giostra lanciata in una corsa infinita. Una scrittura lucida e piena di umorismo, maturata in dieci anni di lavoro tra la redazione del New Yorker e quella di Jezebel.

Un viaggio sentimentale

Laura Imai Messina è arrivata a Tokyo quindici anni fa, partendo da Roma con un’immensa valigia color ciliegia e una laurea in Lettere. A farla innamorare (e restare), ancora prima del marito, è stata la meravigliosa complessità di una città che intreccia Oriente e Occidente, fatta di quartieri stretti gli uni agli altri come rubini di una melagrana. In Tokyo tutto l’anno (Einaudi), illustrato da Igort, la scrittrice racconta la sua metropoli d’adozione con il cuore calmo di chi ormai si sente a casa, tra rituali e abitudini che scandiscono la vita dei giapponesi mese per mese. Da leggere per capire come conciliare futuro e passato, cambiamento e stabilità.

Reportage di frontiera

Ci sono le frontiere interne all’America raccontate da Jessica Bruder in Nomadland (Clichy), da cui è tratto il film vincitore del Leone d’Oro a Venezia, percorse da anziani e famiglie perennemente in viaggio con i mezzi di trasporto più disparati, alle prese con scelte impossibili come pagare l’affitto o mettere il cibo in tavola. E c’è quella che separa Italia e Francia, aggirabile salendo lungo un sentiero un tempo percorso da pellegrini e mercanti, raccontata dal giornalista e documentarista Raphaël Krafft in Passeur (Keller). Due reportage che raccontano il presente nei suoi aspetti più difficili e contraddittori, vicini e lontani.

Amore e algoritmi

Le passioni sono cieche, ma gli algoritmi ci vedono benissimo. In L’amore ai tempi di Tinder (Fabbri Editori) la giornalista francese Judith Duportail approfondisce i meccanismi che rendono queste app così irresistibili e così pericolose per l’autostima, svelando i segreti di un algoritmo che lega le persone incrociando dati sul quoziente intellettivo, sul reddito e sull’istruzione. Una guida per scoprire cosa dice di noi la marea di informazioni personali raccolte dalle aziende e come queste incidono sulle nostre opportunità, anche in campo sentimentale.

I sogni della gen Z

Green Nation Revolution (Centauria) è una guida illustrata alle startup, ai movimenti e alle idee con cui le nuove generazioni si sono proposte di cambiare il mondo. Scritta dalle fondatrici dell’agenzia fotogiornalistica Mind the Gap, Valentina Giannella e Lucia Esther Maruzzelli, contiene un glossario delle parole chiave della nuova economia sostenibile, informazioni dettagliate sui suoi protagonisti e consigli pratici su come emularli, il tutto corredato dalle illustrazioni di Manuela Marazzi.