Francesco Sarcina presenta l’opera rock Immensamente Giulia

Il mondo della musica che si incontra con quello del teatro, una storia vera che diventa spunto per un racconto di un amore e di una crescita interiore, oltre che di una generazione. È Immensamente Giulia, la prima opera rock firmata da Francesco Sarcina, che è stata presentata a Milano e sarà in scena al Teatro Nazionale – Italiana Assicurazione dal 14 al 22 marzo 2026.

Prodotto da HEART, lo spettacolo vanta per l’appunto la direzione musicale di Francesco Sarcina, mentre la regia è affidata a Lisa Nava e le coreografie sono firmate da Carlotta Bruni. In scena troveremo, tra gli altri, Germano Lanzoni, Gianluca Di Lauro, Isacco Venturini (che interpreterà Francesco), Anna Volpato (nel ruolo di Giulia) e Giuditta Cosentino, oltre a una band che suonerà dal vivo.

Da Dedicato a te a Immensamente Giulia

Giulia, la protagonista di questa opera rock è la stessa di Dedicato a te, canzone che nel 2003 fece conoscere al grande pubblico Le Vibrazioni.

Immensamente Giulia ci porta indietro nel tempo, nella Milano a cavallo del nuovo millennio tra il 1999 e il 2000. I giovanissimi Francesco e Giulia si incontrano e si innamorano: lei vive una metamorfosi profonda, mentre lui è in balia dei suoi demoni e cerca la propria verità tra la musica e l’amore. Giulia è infatti la guida che ispira e accompagna Francesco nel suo viaggio di crescita interiore.

La parola a Francesco Sarcina

«Quando è scomparsa Giulia eravamo in tour e cantare una canzone così intensa e intima, che ci accompagna ormai da vent’anni, è stato molto complicato. Però la fortuna di fare musica sta anche nel concentrare ogni forma di dolore scrivendo. Così, mentre stavo scrivendo una nuova canzone dedicata a Giulia, mi sono trovato a parlare con Matteo Forte (Managing Director di Stage Entertainment Italia e Teatro Nazionale – Italiana Assicurazioni di Milano) ed è nata l’idea di questo progetto» – spiega Francesco Sarcina durante la conferenza stampa di presentazione – «Ho sempre amato musicare dei racconti e uno dei miei sogni (da vent’anni) era proprio quello di realizzare un’opera rock. Con questa rispondo a una domanda che mi fanno dall’uscita di Dedicato a te, ovvero “chi è Giulia?”. Giulia era una persona che rappresentava perfettamente la semplicità, ma nello stesso tempo una grandezza spirituale infinita. E in questo spettacolo racconto tutto ciò che è accaduto prima che scrivessi la canzone, in una Milano di fine anni’90. Protagonisti dei giovani con i loro dubbi e sogni, le loro paure, avventure e difficoltà».

E aggiunge: «Questo progetto mi ha permesso di fare un lavoro musicale che non deve per forza essere radiofonico. Purtroppo viviamo un’epoca di decadenza musicale, ci stiamo spegnendo e la colpa non è di chi ascolta. Ora si è trovato un modo più facile per fare musica, ci sono cantanti da social che usano filtri e così è cambiata anche la capacità di capire ciò che realmente è di qualità».