08/04/2024

Edoardo Leo è Il Clandestino nella nuova serie tv di Rai1

Laura Frigerio
A cura di Laura Frigerio
Pubblicato il 08/04/2024 Aggiornato il 08/04/2024

È una storia ricca di azione e di empatia umana quella raccontata da Il Clandestino, in prima serata da lunedì 8 aprile su Rai1

Il Clandestino

Ci stiamo avviando pian piano verso la fine di questa grande stagione di fiction targata Rai, ma questo non significa che siano finite le sorprese. Lunedì 8 aprile, in prima serata su Rai1, debutta infatti una serie tv che saprà catturare attenzione e cuore. Si tratta de Il Clandestino (una coproduzione Rai Fiction e Italian International Film – Gruppo Lucisano, prodotta da Fulvio e Paola Lucisano), che vede protagonista Edoardo Leo nei panni di un personaggio all’apparenza ruvido ma in realtà ricco di umanità. Al suo fianco troviamo Hassani Shapi, Alice Arcuri, Fausto Maria Sciarappa, Lavinia Longhi, Mattia Mele, Michele Savoia, Isabella Mottinelli, Tia Architto, Simone Colombari.

Il Clandestino è una serie crime comedy composta da dodici puntate (divise in sei serate) scritta da Renato Sannio, Ugo Ripamonti e Michele Pellegrini. La regia è firmata da Rolando Ravello (altra garanzia di qualità). Ciliegina sulla torta è la canzone originale Il Clandestino di Simone Cristicchi feat Maurizio Filardo.

Cosa racconta

Il Clandestino racconta la storia di Luca Travaglia, ex ispettore capo dell’antiterrorismo che ha deciso di lasciare la Polizia dopo un terribile attentato che è costato la vita alla sua fidanzata Khadija e l’uso delle gambe al più giovane dei suoi agenti.

Luca non si perdona il fatto di non essere riuscito ad evitare quanto successo e quindi lascia Roma per trasferirsi a Milano, dove si mantiene facendo il buttafuori nelle discoteche. Guadagnando poco, quello che riesce a permettersi è un minuscolo loft all’interno di un’officina meccanica gestita da Palitha, un intraprendente cingalese trapiantato con la moglie a Milano.

Un giorno Palitha, suo malgrado, finisce nei guai e Luca decide di aiutarlo: questo è l’inizio di un percorso che lo porterà a scoprire Milano a bordo di un improbabile carro attrezzi e insieme a Palitha, con cui diventerà cotitolare di un’ancora più improbabile agenzia investigativa.

Così l’ex poliziotto diventa, in una Milano multiculturale e dalle varie anime, un punto di riferimento per gli “ultimi”, che per vari motivi non possono rivolgersi alle forse dell’ordine, ma anche dei “primi”, che a causa della loro posizione, non vogliono esporsi.

La parola a Edoardo Leo e Rolando Ravello

«C’era una sfida da vincere con questo personaggio» – spiega Edoardo Leo durante la conferenza stampa – «Luca è un introverso, un burbero in poche parole. È diffidente e ha le caratteristiche di un personaggio respingente. La sfida era farlo diventare empatico affinché entri nel cuore dei telespettatori di Rai1. Travaglia ha camminato nelle scarpe degli ultimi, degli invisibili, si sente clandestino a casa sua e decide di mettersi a disposizione degli altri non per altruismo puro, ma per espiare un peccato»

«Viviamo in un momento storico in cui sembra che si sia dimenticata l’empatia, mentre qui si fa un viaggio nella sua riscoperta e nella condivisione di emozioni con il prossimo. Il personaggio di Luca inizia ad avere un contatto fisico con gli altri dopo anni di chiusura e riscopre la capacità di amare l’umanità» – sottolinea Rolando Ravello.

Poi sempre Edoardo Leo svela: «Io, come Travaglia, sono molto schivo e super-riservato: questo è l’aspetto che abbiamo in comune. Quest’anno festeggio trent’anni di carriera, avevo iniziato proprio con una serie tv Rai e per ricominciare una nuova avventura con la serialità in questa azienda cercavo un personaggio che potesse diventare iconico. E guardandomi indietro mi sono reso conto che molto spesso ho scelto ruoli di uomini che hanno fallito e tentano il riscatto».