Doppio gioco: la nuova serie spy thriller con Alessandra Mastronardi
È pronta per il suo debutto su Canale 5 Doppio gioco, la nuova serie spy thriller con protagonista Alessandra Mastronardi. Con lei Max Tortora
A 13 anni di distanza dalla fine della sesta stagione de I Cesaroni, Alessandra Mastronardi e Max Tortora tornano a lavorare insieme in una serie tv, immergendosi però in un mood ben diverso.
Doppio gioco è infatti uno spy thriller ambientato nel mondo del gioco d’azzardo che ci farà stare con il fiato sospeso.
Nel cast troviamo anche Simone Liberati, Domenico Diele, Kyshan Wilson e Diego Ribon. La serie (prodotta da RTI e Fabula Pictures) è diretta da Andrea Molaioli e ci dà appuntamento su Canale 5 in prima serata a partire dal 27 maggio.
Una protagonista che “legge” le persone
Doppio gioco ha per protagonista Daria, una giovane donna dotata di un’abilità speciale: riesce infatti a “leggere” le persone. Un talento il suo trasmessole dal padre, morto in un tragico incidente quando lei era solo una bambina: l’uomo, infatti, le ha insegnato a osservare e interpretare comportamenti e segnali attraverso il gioco del poker. Proprio grazie a questa capacità, i Servizi Segreti le propongono una missione sotto copertura con l’obiettivo di catturare Gemini, un esponente della criminalità internazionale. Daria accetta l’incarico affidatole dal Maggiore Ettore Napoli, però quando incontra Gemini ha la strana sensazione di conoscerlo già, le ricorda qualcuno del suo passato.
La parola ad Andrea Molaioli
«È una serie cangiante: una storia che viaggia continuamente su binari paralleli che improvvisamente si incrociano e, come per effetto di una distorsione, prendono strade inaspettate, dove dunque ciò che si vede e si vive, raramente è ciò che appare, rivelando riflessi doppi, come suggerisce il titolo, destinati a moltiplicarsi con il succedersi degli eventi» spiega il regista Andrea Molaioli. «Il gioco del poker e il suo mondo sono ovviamente al centro della storia, e imprimono un tratto peculiare alla narrazione e una forte connotazione da spy story: giocare a poker ad alti livelli implica sapersi muovere morbidamente all’interno di una significativa varietà di abilità umane. Il poker è un gioco “seduto”, fatto di attese e strategie; ma è anche dinamico, vorticoso. Lo vince chi ha talento ma solo se è in grado di unirlo alla strategia, alla conoscenza del proprio avversario, all’individuazione dei suoi punti deboli. Bisogna sempre essere lucidi, avere il controllo sapendo però anche quando è il caso di lasciarsi andare all’imponderabile e alla follia».
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