17/08/2019

Caccia al ladro: la serie tv ispirata al film è una divertente commedia tinta di giallo

Veronica Colella Pubblicato il 17/08/2019 Aggiornato il 17/08/2019

In onda su Paramount Network si ispira al celebre film di Hitchcock con Grace Kelly e Cary Grant ma non è un remake. E il rapporto di coppia tra i protagonisti è più frizzante e attuale

caccia al ladro - serie tv

Caccia al ladro diventa una serie tv, che va in onda in anteprima mondiale per l’Italia su Paramount Network, tutti i mercoledì alle 21.10 a partire dal 31 luglio. Se avete perso le prime puntate, siete ancora in tempo a recuperarle in streaming sul sito ufficiale del canale.

Niente paura, non è un remake

Il film di Hitchcock è una pietra miliare della storia del cinema, reso immortale dall’interpretazione dei due attori protagonisti – l’affascinante Cary Grant e una Grace Kelly all’apice della sua bellezza – e sono in molti a ritenere la sola idea di un remake un vero e proprio sacrilegio. I creatori della serie ne sono acutamente consapevoli e infatti hanno cercato di abbandonare questa scomoda etichetta il più velocemente possibile. Da parte degli autori, gli spagnoli Javier Olivares e Jordi Calafí, c’è solo una grande ammirazione e la voglia di rendere omaggio al mito, riadattando la premessa del film senza cercare di imitare l’inarrivabile maestro del brivido.

Il risultato è una commedia tinta di giallo, che non ha alcuna intenzione di prendersi troppo sul serio.

La trama

Juan Robles (Pablo Echarri), detto il Gatto, è un ex ladro di opere d’arte che ha appeso la mascherina al chiodo e si è reinventato gallerista a Barcellona, dove sta crescendo la figlia dopo la morte della sua prima moglie. Nove anni dopo il suo ultimo colpo, è così sicuro di essersi lasciato il passato alle spalle che ha deciso di risposarsi con una detective, l’ispettrice di polizia Lola Garay (Alexandra Jiménez). Proprio mentre Juan e Lola stanno per partire in viaggio di nozze, arriva la notizia che l’amato zio Román è stato abilmente incastrato da qualcuno in grado di imitare alla perfezione il modus operandi del Gatto. Román è la vittima perfetta, completamente innocente ma incapace di difendersi a causa della sua memoria fragile. Tutti gli indizi suggeriscono che si tratti di una vendetta nei confronti di Juan e come se non bastasse il caso è in mano al procuratore Prieto, l’uomo che non ha mai rinunciato al proposito di scoprire l’identità del Gatto e assicurarlo alla giustizia. Non potendo dire la verità a Lola, Juan è costretto a ricorrere al pretesto di un incidente per interrompere la luna di miele e volare in Argentina, con l’intento di trovare il vero ladro e scagionare lo zio.

Tutta un’altra storia d’amore

Niente più abiti da sera e sciarpe di chiffon rosa per la protagonista, che in quanto donna d’azione è molto più a suo agio in giacca di pelle. Nell’originale, la giovane Frances Stevens si è trovata al posto giusto e al momento giusto per finire tra le braccia di John Robie, ladro di gioielli passato dalla parte della legge. La storia ricalcava quella dell’omonimo romanzo del 1951, da cui lo sceneggiatore John Michael Hayes aveva tratto ispirazione per il suo soggetto, e per quanto Frances fosse un personaggio sfaccettato e interessante risentiva di tutte le limitazioni dei personaggi femminili dell’epoca. Secondo gli autori della serie, una storia d’amore moderna richiede invece una premessa di assoluta parità: la dinamica tra Juan e Lola è quella di due forti personalità che devono tenersi testa. Considerato che la sposa è così ligia al dovere da arrivare in ritardo al suo stesso matrimonio pur di arrestare un criminale – in abito bianco e bouquet – il loro rapporto è destinato a farsi a dir poco complicato.