02/11/2022

Serie tv: Corpo libero, quando lo sport diventa thriller

Veronica Colella Pubblicato il 02/11/2022 Aggiornato il 02/11/2022

Il thriller in sei puntate ambientato nel mondo della ginnastica artistica femminile, tra agonismo e suspense è su  Paramount+ 

Corpo libero

Saranno anche alte un metro e cinquanta, ma si allenano come spartani. Le giovani ginnaste protagoniste di Corpo libero, serie tv ispirata all’omonimo romanzo di Ilaria Bernardini, vivono tutta la tensione di chi si allena per vincere. E in questo clima di ferrea disciplina, feroce competizione e amicizie che sconfinano nella simbiosi viene ritrovato il corpo di una ragazza, abbandonato nei boschi.

Un thriller in sei puntate presentato in anteprima nella sezione parallela della Festa del Cinema di Roma, Alice nella Città, e ora in streaming sulla piattaforma Paramount+.

Per vederla in chiaro dovremo invece aspettare il 2023, quando verrà trasmessa da Rai 2.

Guerriere in miniatura

Praticata a livello agonistico, la ginnastica artistica richiede una dedizione assoluta. Nel profondo del cuore Martina (Alessia De Falco) la odia, non solo per il regime opprimente di allenamento e privazioni a cui le atlete devono sottoporsi per raggiungere la perfezione. Allo stesso tempo non può farne a meno, perché per la sua famiglia quel suo talento è una possibilità di riscatto. Reduce da un infortunio che l’ha tenuta ferma quasi un anno, Martina è silenziosa e riservata, diversa dalle due superstar Carla e Nadia (Giada Savi e Federica Cuomo) che si impongono sul resto della squadra e in particolare su Anna e Benedetta (Giada Pirozzi e Eva Iurlaro), crudelmente soprannominate “le inutili”.

Adesso per Martina è arrivato il momento di dimostrare tutto il suo valore, in partenza per l’Abruzzo con la coach Rachele e il medico sportivo Alex (Antonia Truppo e Filippo Nigro) per un torneo in cui lei e le sue compagne si sfideranno con le atlete di altre quattro squadre, cercando di conquistare un posto alle prossime Olimpiadi. Finché il corpo di una ragazza non viene ritrovato senza vita nei boschi circostanti, facendo partire indagini destinate a portare alla luce segreti e bugie.

La regia è di Cosima Spender e Valerio Bonelli della fortunata docu-serie SanPa (Netflix), mentre la sceneggiatura è stata scritta dalla stessa Ilaria Bernardini insieme a Chiara Barzini, Ludovica Rampoldi e all’ex-ginnasta Giordana Mari.

Interpretato da vere atlete

Cinque ragazze combattute tra la voglia di crescere e la paura di perdere le forme e l’elasticità dell’infanzia, in lotta contro il tempo. Se a 17 o 18 anni non ti hanno ancora notato, spiega Martina alla detective che segue le indagini (Barbara Chichiarelli), non ti noteranno mai. Per realizzare questo sogno prima di diventare donne sono disposte a sacrificare il cibo, il sole, l’aria, la vita stessa. E come se non fossero abbastanza sotto pressione, le coach sono disposte a spingerle fino allo stremo delle forze. Una sola campionessa vale centinaia e centinaia di ragazze portate al limite fino a spezzarsi.

Sono questi i temi che le autrici hanno voluto esplorare dal punto di vista di Martina, ispirandosi almeno in parte alle storie vere di abusi e pressione psicologica denunciati dalle ginnaste nello scandalo Nassar. E per rendere tutto più credibile, le stesse protagoniste – tutte esordienti – sono vere atlete, abituate a ripetere all’infinito uno stunt fino a raggiungere la perfezione.

Ritorna anche il romanzo

Pubblicato per la prima volta nel 2010 da Feltrinelli, Corpo libero torna in libreria per Mondadori in versione riveduta e corretta. Una riscrittura realizzata dall’autrice Ilaria Bernardini in occasione della prima edizione del romanzo in lingua inglese (The girls are good, uscito per HarperCollins UK la scorsa estate), ora riproposta ai lettori italiani con la traduzione di Veronica Raimo. In origine avrebbe dovuto essere la sceneggiatura di un film, immaginato per la regia di Martina Amati (la stessa di Altitude, documentario di viaggio che accompagna la spedizione di un giovane Joseph Fiennes e dei suoi compagni sull’altopiano del Tibet). Il progetto è stato poi accantonato, ma l’idea di raccontare dall’interno questo mondo ha dato vita al docureality Ginnaste: vite parallele, ideato da Bernardini insieme a Lorenzo Mieli, Antonio Campo Dall’Orto e Gabriele Immirzi, in onda su MTV dal 2011 al 2016.