06/12/2019

Scala: è tutto pronto per la prima di Tosca

Laura Frigerio
A cura di Laura Frigerio
Pubblicato il 06/12/2019 Aggiornato il 06/12/2019

Il 7 dicembre verrà inaugurata la stagione lirica del Teatro alla Scala di Milano. L'attesissima Prima, tra cultura e glamour, verrà trasmessa anche in diretta dai canali Rai

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Uno degli eventi più attesi dell’anno? Sicuramente la prima del Teatro alla Scala, con cui viene inaugurata la nuova stagione lirica. L’appuntamento è fissato, come sempre, per il 7 dicembre ovvero il giorno dedicato a Sant’Ambrogio, il patrono della città di Milano. Quest’anno il titolo scelto è Tosca, la celebre opera in tre anni di Giacomo Puccini, per la prima volta in apertura di stagione. Come al solito i riflettori saranno puntati sulla location scaligera non solo per motivi culturali, dato che in platea non mancheranno personaggi del jet set internazionale. Per chi volesse vederla in diretta: verrà trasmessa (a partire dalle ore 17.45) su Rai1, Radio3 e Raiplay (dove poi rimarrà disponibile per quattordici giorni).

Una grande Tosca alla Scala! E si potrà seguire in diretta su Rai uno. Musica e storia (drammatica) per far sognare tutti…

Cast e direttore d’orchestra

A dirigere la Tosca sarà il Maestro Riccardo Chailly, in quella che è la versione della sua prima assoluta (datata 14 gennaio 1900) con otto inserti musicali in più e qualche piccola variazione (in particolare nella parte conclusiva). Il cast, ovviamente, non potreva essere da meno quindi per il ruolo di Tosca è stata scelta Anna Netrebko, affascinante e talentuosa star internazionale della lirica. Accanto a lei Francesco Meli, uno dei tenori più affascinanti, nei panni di Cavaradossi e Luca Salsi in quello del barone Scarpia. La regia è di Davide Livermore, mentre le scene sono firmate da Giò Forma (con i video di D-Wok) e i costumi da Gianluca Falaschi.

 

La trama di Tosca

Tosca è ambientata a Roma, nel 1800, in un clima di tensione dovuto alla caduta della prima Repubblica Romana e degli eventi rivoluzionari francesi. Nel primo atto, intitolato Chiesa di Sant’Andrea della Valle, troviamo il prigioniero politico Cesare Angelotti (evaso da Castel Sant’Angelo) in cerca di rifugio nella chiesa entrando nella cappella appartenente alla sorella, la marchesa Attavanti, che a sua insaputa è stata ritratta in un quadro del pittore Mario Cavaradossi. Quest’ultimo sta lavorando proprio in chiesa e Angelotti, riconoscendo in lui un amico, gli racconta la sua avventura fuga. I due vengono interrotti dall’arrivo di Floria Tosca, l’amante del pittore. Una volta rimasti nuovamente soli lasciano la chiesa dove in seguito entra, proprio alla ricerca dell’evaso, Scarpia ovvero il capo della polizia papalina. Ritorna anche Tosca, da tempo nel cuore di Scarpia, il quale pensa bene di alimentare la gelosia della donna facendole sospettare di un incontro segreto tra il suo uomo e la marchesa.Nel secondo atto, dal titolo Palazzo Farnese, ritroviamo Scarpia che mentre è a cena in una sala di Palazzo Farnese ascolta la voce di Tosca che esegue la cantata celebrativa. Nel frattempo i poliziotti, che hanno arrestato Mario, lo interrogano brutalmente per fargli confessare il nascondiglio di Angelotti. Lo fa Tosca che, udendo i gemiti dell’amato, svela che il fuggitivo si trova nel pozzo della villa di Cavaradossi. Mario, in custodia, sente della vittoria di Napoleone a Marengo, esulta e per questo viene condannato a morte. Tosca supplica Scarpia di avere pietà e lui la ricatta: se gli si concederà, potrà salvare Cavaradossi e lasciare Roma con lui. Viene interrotto da Spoletta il quale informa che Angelotti per evitare la cattura si è ucciso. Tosca accetta il ricatto, ma poi lo uccide. Nel terzo atto, dal titolo La piattaforma di Castel Sant’Angelo, troviamo Cavaradossi in attesa di essere giustiziato, che inizia a scrivere una lettera di addio che un carceriere, in cambio di un anello, dovrà consegnere a Tosca. La donna, disperata ed inseguita dai poliziotti che hanno scoperto il cadavere di Scarpia, si getta dagli spalti del castello.