07/02/2020

Sanremo 2020, una terza serata piena di musica e poesia

Laura Frigerio
A cura di Laura Frigerio
Pubblicato il 07/02/2020 Aggiornato il 07/02/2020

È stato un viaggio nella storia del Festival di Sanremo quello di ieri, condito dalla presenza di Georgina Rodriguez e Alketa Vejsiu. Roberto Benigni ha svelato il lato nascosto del Cantico dei Cantici

Sanremo 2020 terza serata

Niente tisane, solo caffè. Questo è ciò di cui necessitano tutti coloro che decidono di piazzarsi davanti alla tv per vedere il 70esimo Festival di Sanremo. E sì, perché la terza serata si è prolungata fino alle 2 di notte, un vero record! Non c’è quindi da stupirsi se poi ha fatto registrare il 54,5% di share: il risultato è direttamente proporzionale alla lunghezza della trasmissione. È proprio per amor di ascolti che si sacrificano gli artisti (costretti ad esibirsi a orari improponibili), si ignorano le richieste della stampa (i quotidiani non possono chiudere troppo tardi e rischiano ogni volta di uscire con articoli incompleti) e persino le lamentele del pubblico che continua a lamentarsi sui social.

L’unico lato positivo della lunga serata è che almeno ieri è stata piena di musica, con i ventiquattro Big che si sono confrontati con alcuni dei brani che hanno fatto la storia del Festival.

I protagonisti della serata

La musica, dicevamo, ha dominato la serata: d’altra parte era inevitabile, dato che dovevano esibirsi tutti i Big!
Però non hanno potuto fare a meno di lasciare ampio spazio a Roberto Benigni: arrivato dall’esterno del Teatro Ariston con tanto di banda al seguito, una volta salito sul palco ha finto di ripetere con Amadeus la celebre gag con Pippo Baudo mirando alle parti basse del conduttore. Poi, dopo qualche battuta politica e una intro sull’amore, ha letto Il Cantico dei Cantici nella sua versione originale ovvero quella senza censure. «Ci sono cose come l’amore fisico, la dolcezza e l’erotismo, che fanno paura più della violenza».
Successivamente sono arrivati i grandi artisti internazionali: Lewis Capaldi e Mika, che ha anche reso omaggio a Fabrizio De André cantando Amore che vieni amore che vai.

Sul palco dell’Ariston sono arrivate a sorpresa anche Fiorella Mannoia, Emma, Alessandra Amoroso, Giorgia, Elisa, Gianna Nannini e Laura Pausini per presentare il progetto Una. Nessuna. Centomila, concerto per dire basta alla violenza sulle donne che si terrà il 19 settembre all’Arena Campovolo, a Reggio Emilia.
Non vogliamo naturalmente dimenticare le due co-conduttrici di questa serata, ovvero Alketa Vejsiu e Georgina Rodriguez.
La prima, che nella natia Albania è la conduttrice numero uno, si è dimostrata simpatica e spigliata. Ha anche fatto un bel monologo in cui ha raccontato quanto la musica italiana sia stata importanta per il suo paese, in particolare quando era sotto regime. E ha terminato cantando Una lacrima su viso, accompagnata da Bobby Solo.
La seconda invece è apparsa fin da subito fredda, poco empatica e persino impacciata. Ha fatto anche una gag a tema calcistico con Amadeus e non è apparsa simpatica nemmeno in quel momento. Si è sbloccata solo nel momento in cui ci ha regalato un numero di tango argentino, per il quale pare si sia preparata lungamente a casa.

Gossip e dintorni

Indovinate un po’ chi ha aiutato Georgina a preparare il numero di tango: il fidanzato Cristiano Ronaldo. Il campione juventino ha ammirato la sua dolce metà tutta la sera dalla prima fila, visibilmente emozionato. E in molti hanno pensato cosa avrebbe improvvisato per l’occasione Fiorello, se ci fosse stato. Peccato che ieri fosse il suo giorno di pausa. Però si è parlato di lui tutto il giorno, per via di quel “Fiorello statte zitto” pronunciato da Tiziano Ferro la sera prima. Il cantante l’ha fatto per gioco, ma pare che lo showman non l’abbia presa bene.

Scelte di look

Ieri, complice anche i duetti per le cover, ne abbiamo viste delle belle sul fronte look. Dall’elegante Simona Molinari (in duetto con Raphael Gualazzi) che ha sfoggiato un long dress in cady di seta color avorio firmato Antonio Martino all’originale Nina Zilli (in supporto a Diodato) in versione cartone animato con un mini abito iper-colorato.
Però a fare la differenza è stato ancora lui, Achille Lauro. Che David Bowie fosse uno dei suoi riferimenti (non solo artistici ma anche estetici), non era un mistero, ma non ci saremmo mai aspettati di vederlo salire sul palco vestito da Ziggy Stardust, uno dei tanti alter ego di David Bowie.