23/01/2020

Sanremo 2020, quante polemiche per il Festival targato Amadeus

Laura Frigerio
A cura di Laura Frigerio
Pubblicato il 23/01/2020 Aggiornato il 23/01/2020

Sembra proprio nato sotto una cattiva stella il Festival di Sanremo di Amadeus. Non c'è infatti giorno in cui non nasca una polemica

Amadeus

Sono davvero dei “fiumi di parole” (citando una celebre canzone dei Jalisse, che vinse nel 1997 il Festival della Canzone Italiana) quelli che si stanno spendendo in questi giorni per il Sanremo di Amadeus. Parole che assumono però i connotati della polemica. E il problema è che ne scatta ormai uno al giorno. Complotto? No, semplicemente un mix di scelte sbagliate ed errori che non sono passati inosservati, non solo agli addetti ai lavori ma anche alle persone comuni che ormai usano i social per far sentire la propria voce.

Sembra proprio che la 70esima edizione della kermesse più amata e seguita dagli italiani sia nata sotto una cattiva stella.

Sessismo e dintorni

Tutto è partito dalla conferenza stampa di Sanremo 2020, quando Amadeus ha presentato le donne che lo affiancheranno sul palco del Teatro Ariston, sottolineando più volte la loro bellezza. Tra di loro anche la modella Francesca Sofia Novello, fidanzata di Valentino Rossi, che secondo lui avrebbe il merito di “stare un passo indietro al suo uomo”. Una frase che probabilmente non aveva intenzioni maschiliste o denigratorie, ma che è risultata offensiva. Poi qualche giorno dopo si è scoperto che il rapper Junior Cally (finora sconosciuto ai più) in passato ha scritto delle canzoni dal testo misogino e violento: contro di lui si sono mosse persino delle parlamentari (di vario colore politico) per chiedere la sua esclusione, ma pare proprio che Amadeus non abbia intenzione di rinunciare a lui, così cool tra i giovani anche se politicamente scorretto. E non è finita qui, perché pare che anche i Pinguini Tattici Nucleari (band indie conosciuta principalmente dagli amanti del genere) in passato abbiano scritto testi con parole non proprio edificanti rivolte alle donne. La domanda nasce spontanea: ma questo non doveva essere il festival delle donne?

Probabilmente per Amadeus vale il celebre detto: “nel bene o nel male, purché se ne parli”. Peccato non abbia tenuto conto dell’effetto boomerang, dato che il pubblico non sta gradendo tutto ciò e, una volta finita la bolla del Festival, potrebbe iniziare a cambiare canale appena lo vede comparire sul piccolo schermo.

Intanto c’è chi ha deciso di abbandonare la barca, come Salmo e Monica Bellucci, annunciati come ospiti certi dal conduttore. A loro si è aggiunta, nelle ultime ore, Georgina Rodriguez (si vocifera per motivi di cachet).

Commenti e prese di posizione

Naturalmente non sono mancate reazioni (il più delle volte social) da parte di vari personaggi del mondo dello spettacolo e della cultura. Michelle Hunziker, che oltre ad essere stata co-conduttrice del Festival con Baglioni è anche fondatrice della fondazione Doppia Difesa (impegnata quotidianamente ad aiutare le donne), ha postato un video in cui prende una posizione netta contro le affermazioni di Amadeus. L’attrice Claudia Gerini ha proposto di creare un gruppo per boicottare il festival, mentre la collega Maria Grazia Cucinotta si pone in una posizione diversa e dichiara di aver fatto un passo indietro a casa, come moglie e come mamma, ma di non sentirsi per questo meno donna.

A prendere le difese di Amadeus anche Maurizio Costanzo, che considera esagerati gli attacchi. Della stessa opinione il poeta Paolo Gambi, il quale però (proprio per questo) è stato vittima di duri attacchi da parte delle femministe.

Per quanto riguarda invece l’affaire Junior Cally a fare una dura battaglia contro il suo cattivo esempio è Red Ronnie, che ha dedicato alla questione varie dirette social. Lo stesso vale per la cantautrice Grazia De Michele, che ha scritto anche degli articoli contro il rapper. Sono molte le artiste che stanno portando avanti una vera e propria battaglia contro le scelte di Amadeus: da Roberta Giallo, che ha gli scritto persino una lettera aperta a Valentina Gautier, che ha più volte sottolineato quanto le donne che fanno musica siano state penalizzate anche a favore di personaggi più televisivi come Elettra Lamborghini.

Elettra Lamborghini e gli altri duetti

L’ultima polemica (anche se più soft) riguarda proprio l’ex giudice di The Voice, che per la serata dei duetti non solo ha voluto al suo fianco Myss Keta (con conflitto di interessi, dato che quest’ultima è tra i conduttori de L’altro Festival), ma ha scelto come pezzo Non succederà più che era stato presentato da Claudia Mori nel 1982 però in veste di ospite e non di concorrente in gara. Insomma, ha forzato il regolamento (dato che le cover devono essere scelte tra i brani in concorso) e anche stavolta tutti stanno zitti. Com’è possibile?

A proposito di cover e duetti, ricordiamo quelli già annunciati (oltre alla già citata Elettra):

Anastasio – Spalle al muro

Piero Pelù – Cuore matto

Elodie con Aeham Ahmad – Adesso tu

Giordana Angi – La nevicata del ’56

Diodato – 24mila baci

Raphael Gualazzi con Simona Molinari – E se domani

Francesco Gabbani – L’italiano

Alberto Urso con Ornella Vanoni – La voce del silenzio

Marco Masini con Arisa – Vacanze romane

Enrico Nigiotti con Simone Cristicchi – Ti regalerò una rosa

Michele Zarrillo con Fausto Leali – Deborah

Rita Pavone con Amedeo Minghi – 1950

Tosca con Silvia Perez Cruz – Piazza grande

Achille Lauro con Annalisa – Gli uomini non cambiano

Bugo e Morgan – Canzone per te

Irene Grandi con Bobo Rondelli – La musica è finita

Le Vibrazioni con Canova – Un’emozione da poco

Levante con Francesca Michielin e Maria Antonietta – Si può dare di più

Junior Cally con i Viito – Vado al massimo

Paolo Jannacci con Francesco Mandelli – Se me lo dicevi prima

Pinguini tattici nucleari – un medley di Papaveri e papere, Nessuno mi può giudicare, Gianna, Sarà perché ti amo, Una musica può fare, Salirò, Sono solo parole e Rolls Royce

Rancore con Dardust e La rappresentante di lista – Luce (tramonti a nord est)

Riki con Ana Mena – L’edera