Sanremo 2018, prima serata: vince Fiorello

Redazione Pubblicato il 07/02/2018 Aggiornato il 07/02/2018

Per fortuna ci ha pensato Fiorello a tenerci sveglie in questa prima serata di Sanremo 2018. Trionfali gli ascolti, migliori di quelli di Carlo Conti dello scorso anno (già ottimi)

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Anticipato da un Prima Festival un po’ troppo recitato (purtroppo Sergio Assisi tradisce la sua natura di attore e si rimpiange Federico Russo che stava al suo posto lo scorso anno), si sono accese le luci sul palco del Teatro Ariston. E per fortuna che il primo volto che abbiamo visto è stato quello di Fiorello. Perché? Ve lo spieghiamo subito.

Una conduzione lenta

Ieri sera se non ci fosse stato come ospite il ciclone Fiorello i telespettatori si sarebbero probabilmente addormentati in meno di un’ora. Lui, con la sua spontaneità, le battute al punto giusto e una grandissima padronanza del palco (è riuscito anche a gestire l’intrusione di uno sconosciuto), sarebbe il presentatore perfetto per la kermesse (e non solo ovviamente). E invece ci toccano Claudio Baglioni, Pierfrancesco Favino e Michelle Hunziker. Il direttore artistico aveva dichiarato che avrebbe lasciato la scena agli altri due, ma invece ha presenziato abbondantemente regalandoci anche una lezione sull’importanza della musica e della canzone italiana di cui, diciamolo, avremo fatto tutti volentieri a meno. Baglioni si è concesso anche qualche gag con i suoi compagni di viaggio, che hanno provocato sbadigli invece che risate. Favino all’inizio era rigidissimo, poi si è lasciato andare ed è andato meglio. Michelle è stata brava, ma era obiettivamente legata a un canovaccio che la blindava. Stamattina si è scoperto che gli ascolti sono stati più alti di quelli di Carlo Conti dello scorso anno (già ottimi), ma forse è meglio non cantar vittoria troppo presto dato che, alla prima puntata c’è sempre l’aiutino del fattore curiosità.

Le canzoni, migliori del previsto

Non dobbiamo dimenticare che il cuore pulsante del Festival è sicuramente la musica (Baglioni non fa che ribadirlo!) e quindi arriviamo alle canzoni in gara. Ieri sera si sono esibiti tutti i venti big e bisogna dire che le loro canzoni ci hanno stupito positivamente, anche se qualche delusione c’è stata.

Delusioni in rosa

Partiamo da queste ultime. A dare il peggio di loro sono state purtroppo le donne e in particolare Nina Zilli con Senza appartenere e Noemi con Non smettere mai: le loro   canzoni si sono rivelate vecchie e noiose. Ornella Vanoni, che si è presentata insieme a Bungaro e Pacifico con il brano Imparare ad amarsi, non ha perso eleganza ma è caduta nella banalità. Si salva Annalisa, il cui Il mondo prima di te, alterna sapientemente momenti slow ad altri più grintosi.
Ci hanno deluso anche Arrivedorci di Elio e le Storie Tese ed Eterno di Giovanni Caccamo.

Rimandate  a un secondo ascolto

Meritano un secondo ascolto Adesso di Diodato e Roy Paci, Almeno pensami di Ron, Passame er sale di Luca Barbarossa, Custodire di Renzo Rubino. A trasmetterci maggior grinta sono stati i The Kolors con Frida e Le Vibrazioni con Così sbagliato.

Buona la prima

Le canzoni che ci sono piaciute di più? Si va dalla magia de La leggenda di Cristalda e Pizzomunno, fino al divertimento puro del pop di Una vita in vacanza de Lo Stato Sociale.

Il brano che ci ha dato i brividi è stato invece Non mi avete fatto niente di Ermal Meta e Fabrizio Moro, su cui purtroppo ora pesa una brutta accusa di plagio.

Pare infatti sia identica a Silenzio di Ambra Calvani e Gabriele De Pascali, in gara a Sanremo Giovani nel 2016. Verranno eliminati?

Laura non c’è? Arriva Gianni

Come già annunciato Laura Pausini non è potuta essere tra le special guest della prima serata a causa di una brutta laringite, ma ha promesso che recupererà sabato. Però sul palco dell’Ariston è tornato Gianni Morandi, che prima ha reso omaggio a Luis Bacalov insieme all’amico Baglioni e poi ha duettato, come annunciato, con Tommaso Paradiso nel brano Una vita che ti sogno. Che dire: il leader dei TheGiornalisti diceva di essere emozionato, ma a noi non è sembrato così, anche se fuori dai suoi contesti musicali abituali.

Le pagelle dei look

Come ben sapete questo è un festival in cui la quota rosa è piuttosto bassa e quindi c’è poco spazio per i commenti di noi fashion addicted, anche perché gli uomini hanno come sempre preferito il nero (a parte qualche guizzo colorato di Red Canzian e del cantante dei The Kolors). Lo stesso Noemi, che ha puntato sul pantalone ampio (che non stona mai) e Annalisa con un abitino corto e ampio tra il sognante e il sexy, purtroppo portato con degli stivaletti a tronchetto (anche no). Nina Zilli e Ornella Vanoni hanno invece preferito il bianco: la prima si è presentata con un abito in stile nuvola, mentre l’altra con un vestito dal collo importante da vera diva. Promossa a pieni voti Michelle Hunziker in Giorgio Armani, con un abito nero in stile gotico, uno sempre nero più semplice con qualche strass e uno grigio da vera principessa.

La classifica parziale

Claudio Baglioni quest’anno non ha previsto eliminazioni, ma classifiche parziali ogni sera non con posizioni esatte bensì aree di gradimento colorate.
I meno votati vanno nella rossa, i più votati nella blu e chi sta a metà in quella gialla.
Ieri sera è andata così:
Rossa – Decibel, Diodato e Roy Paci, Renzo Rubino, Enzo Avitabile e Peppe Servillo, Red Canzian, Le Vibrazioni, Riccardo Fogli e Roby Facchinetti
Gialla – Luca Barbarossa, Mario Biondi, The Kolors, Elio e le Storie Tese, Giovanni Caccamo, Ornella Vanoni con Pacifico e Bungaro
Blu – Nina Zilli, Lo Stato Sociale, Noemi, Annalisa, Max Gazzé, Ron, Ermal Meta a Fabrizio Moro.
A votare è stata la giuria demoscopica e non sono mancate le critiche, soprattutto da parte della stampa, che avrà invece modo di far sentire la sua voce votando stasera.