21/01/2021

Samuel ci presenta la sua Brigata Bianca

Laura Frigerio
A cura di Laura Frigerio
Pubblicato il 21/01/2021 Aggiornato il 21/01/2021

A quattro anni di distanza da Il Codice della Bellezza, Samuel torna con un nuovo album solista dal titolo Brigata Bianca. Ecco cosa ci ha raccontato (via Zoom)

Samuel

Avevamo il sentore che questo 2021 ci avrebbe portato della buona musica e non ci sbagliavamo. Il primo colpo di fulmine? Brigata Bianca, il secondo album da solista di Samuel, che arriva a quattro anni di distanza da Il Codice della Bellezza e mette ancora più a fuoco la sua anima artistica, tra elettronica e cantautorato.

Si tratta infatti di una tracklist (lunga quindici pezzi) che non si limita a farci muovere a ritmo, ma ci invita all’ascolto grazie a testi, nati il più delle volte a spunti personali, destinati a far scattare una certa empatia.

Samuel ne ha parlato con la stampa via Zoom, in diretta nel suo studio Golfo Mistico (a Torino), dopo averci regalato uno splendido showcase.

Un’idea nata durante il lockdown

«Durante il lockdown mi sono messo nel mio studio a scrivere, a lavorare al mio futuro musicale, poi quando sono uscito e fatto anche un tour alle Isole Eolie ho cominciato ad incontrare i miei amici musicisti e produttori, che ho man mano coinvolto nel progetto. Si è così formato una sorta di gruppo, da qui il titolo Brigata Bianca» spiega Samuel.

Nell’album troviamo infatti featuring con Colapesce, Ensi, Fulminacci, Willie Peyote e Johnny Marsiglia, ma anche la collaborazione di Roy Paci oltre al lavoro di diversi produttori (Ale Bavo, Dade, MACE & Venerus, Machweo, Michele Canova, Federico Nardelli e Strage).

Samuel poi è uno che cura tutto nei minimi particolari e ha voluto per Brigata Bianca un concept visivo che ben rappresentasse il progetto: «Con l’Art Director Marco Rainò volevamo parlare di bandiere, perché è un linguaggio, una simbologia, qualcosa che racconta una cosa che hai visto e devi ridisegnare. Da qui l’idea di avere per ogni titolo di canzone una mini-bandiera che rappresentasse il gesto compositivo. Poi con l’amico stilista Francesco Pignatelli, che fa abiti da cerimonia, abbiamo realizzato una sorta di giacca militare da parata con tutte le bandiere delle canzoni che ho indossato per la copertina, insieme a un colbacco che avevo in casa da tempo (mai messo) e mi sembrava perfetto per completare l’outfit»..

Tra ricordi e suggestioni

«Da bambino mi sono innamorato di Fabrizio De André, poi sono arrivati De Gregori, Conte e Fossati. Crescendo ho iniziato a frequentare le discoteche ed avvicinarmi alla musica elettronica, ma la vena cantautorale è rimasta e così in questo periodo storico, in cui non ci si può assembrare, mi sono concesso delle canzoni da ascoltare» spiega Samuel. E questa vena emerge in pezzi come Io e te o Felicità: «Negli ultimi due anni ho vissuto un percorso emotivamente accidentato, che mi ha fatto capire ciò che non volevo. A volte, infatti, ti ritrovi a vivere le stesse cose con l’amaro in bocca. Nel frattempo ho lavorato a progetti importanti, come l’album dei Subsonica e X Factor ma vivendo una tragedia interiore. Però in questo periodo travagliato ho capito quali potevano essere le basi della mia vita futura: da qui è nata Io e te. Invece Felicità riflette sul fatto che a renderci felici non è tanto l’obiettivo in sé, bensì il percorso fatto per raggiungerlo».

Per Cocoricò, il nuovo singolo, Samuel è andato a scavare nel suo cassetto dei ricordi: «Avevo, insieme a Filippo Nardelli, questo incontro con Colapesce. E dato che non ci conoscevamo abbiamo iniziato a parlare di noi, così (non so per quale motivo) mi è venuta in mente una serata di anni fa al Velvet di Rimini in cui noi dei Subsonica abbiamo suonato sullo stesso palco dei Bluvertigo (all’epoca capitava spesso). Dopo il live ci siamo spostati al Cocoricò, dove c’erano degli amici dj che mettevano i dischi e abbiamo passato lì tutta la notte. Una volta tornati in hotel (saranno state le otto del mattino!), nelle nostre camere, abbiamo sentito bussare alle finestre ed era Morgan che passava da un balconcino all’altro».

Aspettando i live

E a proposito di concerti la domanda scatta spontanea: riusciremo nei prossimi mesi ad ascoltare Samuel dal vivo? «Lo scorso anno con i Subsonica abbiamo dovuto spostare il tour previsto, causa Covid, quindi ora dobbiamo capire se si riuscirà a fare o meno dato che i nostri live hanno necessità di assembramento. Nel frattempo, con altri musicisti, sto provando la scaletta di Brigata Bianca e nel caso non dovessi partire in tour con la band lo farò da solista»