06/11/2020

Romulus. La serie tv sulla Roma delle origini è pronta al debutto

Veronica Colella Pubblicato il 06/11/2020 Aggiornato il 14/11/2020

Venerdì 6 novembre alle 21.15 su Sky Atlantic arriva Romulus, serie ideata da Matteo Rovere con protagonisti Andrea Arcangeli, Francesco Di Napoli e Marianna Fontana

Romulus

Preparate i popcorn, la risposta italiana a Vikings è finalmente arrivata. Romulus debutta questo venerdì su Sky Atlantic e Now Tv, tra principi in esilio, amori tragici e tutto il fascino del passato arcaico e selvaggio che precede la nascita di Roma. Appuntamento in prima serata alle 21.15.

Non si tratta di un prequel de Il primo Re (2019), ma di una storia indipendente che mette da parte la leggenda in favore dell’accuratezza storica.

Al progetto hanno partecipato archeologi, antropologi, storici e latinisti, spingendo la troupe nei luoghi più impervi e sfidando il cast a recitare interamente in una lingua misteriosa e drammatica, ricostruita filologicamente per somigliare a quella parlata durante l’età del ferro.

Un lavoro estenuante

«Stavolta, bisogna dirlo, abbiamo esagerato» racconta Nils Hartman di Sky Italia. Per Romulus è stato creato un intero mondo, “una geografia di villaggi ricostruiti nelle campagne laziali, dalla solfatara di Pomezia alle zone lungo la Pontina, fino alle riprese nelle caverne, che lasciano senza fiato”. Una visione che Matteo Rovere, ideatore della serie, ha condiviso con altri due registi, Michele Alhaique ed Enrico Maria Artale, e con gli sceneggiatori Filippo Gravino e Guido Iuculano. Ogni più piccolo dettaglio è frutto di lunghe ricerche, dai tessuti utilizzati per gli abiti di scena alle abitazioni di terra cruda ispirate ai resti della capanna di Fidene. La produzione ha persino allestito un laboratorio per confezionare, tingere e invecchiare ogni abito, corazza, cintura o pelliccia, racconta la costumista Valentina Taviani, prestando un’attenzione particolare alla scelta dei colori: rosso per Alba e il suo esercito, giallo e ocra per il violento popolo di Velia, toni marroni della terra per il pacifico popolo di Gabi.

Presagi di fuoco e guerra

Nel Lazio dell’VIII secolo a.C., siccità e carestia minacciano la sopravvivenza dei trenta popoli della Lega Latina. I loro sovrani si riuniscono ad Alba Longa per chiedere a Numitor (Yorgo Voyagis), il Re dei Re, di interpellare l’aruspice. Il responso è inequivocabile: per scongiurare la calamità, il Re dovrà scegliere l’esilio, cedendo il comando delle tribù ai nipoti Enitos (Giovanni Buselli) e Yemos (Andrea Arcangeli). Non tutti sono disposti ad accettare il destino che gli dèi hanno tracciato per gli uomini: Amulius, l’ambizioso fratello di Numitor, si ribella e cerca di rivendicare il trono per sé, costringendo Yemos alla fuga. Il giovane principe verrà catturato nei boschi dai Luperci, ragazzi della vicina Velia che stanno affrontando un rito di iniziazione legato alla dea Rumia. A salvarlo sarà l’alleanza con Wiros (Francesco di Napoli), schiavo che nei boschi ha conosciuto solo umiliazioni e torture. Nel frattempo, la vestale Ilia (Marianna Fontana) si prepara a subire le conseguenze del suo amore proibito per Enitos, che mette a rischio la vita di entrambi.

In arrivo anche i romanzi

Se le atmosfere mistiche e ferine di Romulus vi hanno conquistato, in libreria potete trovare anche i primi due romanzi della trilogia che espande l’universo narrativo della serie, Il sangue della lupa e La regina delle battaglie. Scritti da Luca Azzolini e pubblicati da Harper Collins, i libri approfondiscono i personaggi minori e svelano gli antefatti che nelle dieci puntate della serie non hanno trovato spazio. L’uscita dell’ultimo volume, La città dei Lupi, è prevista per gennaio 2021.