17/02/2024

Playlist di febbraio: oltre Sanremo c’è di più

Laura Frigerio
A cura di Laura Frigerio
Pubblicato il 17/02/2024 Aggiornato il 19/02/2024

Non ci sono solo le canzoni del Festival di Sanremo che meritano di entrare nelle vostre playlist musicali di febbraio. Ecco i nostri suggerimenti “alternativi”

Justin Timberlake

Il mese di febbraio è, come da tradizione, dominato dal Festival di Sanremo. Però ci teniamo a sottolineare che, oltre alla kermesse canora, c’è molto di più. E così, certi che comunque avrete sicuramente già inserito nella vostra playlist i brani sanremesi (e magari qualche album degli artisti in gara), vi vogliamo consigliare degli ascolti “alternativi” muovendoci tra tradizione e innovazione, tra pop e indie, invitandovi anche ad immergervi in territori musicali solitamente poco esplorati ma tremendamente affascinanti.

Fil rouge sanremese

Però non possiamo fare a meno di inizare con due uscire legate da un fil rouge al Festival della Canzone Italiana.

La prima riguarda una delle sue regine indiscusse ovvero Nilla Pizzi (partecipò sette volte alla kermesse canora, presentando complessivamente trentuno brani, e presenziò altre tre volte come ospite e una come presentatrice) ed è Non sono sogni, il suo ultimo brano inedito registrato poche settimane prima della sua scomparsa, avvenuta il 12 marzo 2011.

Invece Simone Tomassini ha deciso di iniziare i festeggiamenti per i suoi vent’anni di carriera con la pubblicazione di una cover de L’Italiano, che Toto Cutugno portò al Festival nel 1983 e diventato poi un vero evegreen. Il cantautore comasco ha realizzato una speciale versione rock del brano, che ha arrangiato insieme ad Andrea Mandelli e Pier Tarantino.

Novità da icone musicali

C’è poi nuova musica firmata da artisti iconici, come per esempio Enrique Iglesias che in collaborazione con Yotuel ha appena pubblicato Fría, un brano allegro che fonde il pop con uno ska leggero, con l’obiettivo di regalarci un po’ di spensieratezza.

Si intitola invece I Am il nuovo singolo del cantautore Tom Walker: si tratta di un pezzo pop-soul, che parla di affrontare le sfide reali della vita e dell’arte di tenere tutto insieme.

Abbiamo poi da poco salutato il graditissimo ritorno sulle scene, dopo svariati anni, del grande Billy Joel che ha pubblicato il singolo Turn The Lights Back On. Un pezzo “classicamente” nel suo stile, ma che inaugura il nuovo capitolo della sua carriera. Che dire: sentivamo davvero la sua mancanza!

A proposito di ritorno: dopo sei anni sono arrivate anche novità firmate Justin Timberlake che ha pubblicato il singolo Selfish, primo assaggio dell’attesissimo nuovo album Everything I Thought It Was in uscita a marzo.

Viaggi musicali al femminile

C’è musica che mettiamo in sottofondo alle nostre giornate, altra che ci aiuta a distrarci e a scacciare i pensieri, ma c’è anche quella che ci porta a riflettere, andando oltre la superficie e toccando le corde dell’anima. Come quella di Beth Gibbons, nota per essere tra i fondatori dei Portishead, che ha da poco pubblicato il meraviglioso singolo Floating On A Moment, primo assaggio del suo primo album da solista dal titolo Lives Outgrown che uscirà a maggio. Un lavoro molto personale, che arriva a metà del corso della vita, quando guardare avanti non procura le stesse emozioni di una volta e guardando indietro improvvisamente si ha una visione più nitida.

È poi uscito finalmente Queendoms, debut album di AGADEZ, che arriva dopo i singoli Tanit e Aphrodite che già avevano conquistato i nostri ascolti nei mesi scorsi. Dietro a questo pseudonimo che evoca la simbologia Tuareg, si cela Giada Colagrande, stimata regista (nonché attrice e sceneggiatrice), che nel suo percorso artistico come cantautrice e compositrice studia il sacro femminismo ma anche le tradizioni esoteriche e sciamaniche d’oriente e d’occidente. Queendoms è un album speciale, concepito come un viaggio attraverso i culti femminini arcaici che sono seguiti a quello primordiale della Dea Madre, dal momento in cui si sono dati nomi e identità alle dee, attraversando tutte le civiltà esistenti: un’unica essenza che cambia forma, al ritmo dei tamburi sacri. Ogni brano della tracklist è dedicato a una dea e ne evoca poteri e manifestazione. Un lavoro dal fascino unico.