03/09/2021

Venezia 78: è il momento dell’attesissimo Dune con Timothée Chalamet

Laura Frigerio
A cura di Laura Frigerio
Pubblicato il 03/09/2021 Aggiornato il 03/09/2021

Fuori concorso alla 78esima Mostra del Cinema di Venezia, prima mondiale per Dune di Denis Villeneuve. Il film sarà nelle sale italiane dal 16 settembre 

03/09/2021 Biennale di Venezia, 78 Mostra Internazionale d' Arte Cinematografica, photocall del film Dune, nella foto Timothee Chalamet

Ci siamo: uno dei film più attesi dell’anno è arrivato, in prima mondiale, alla 78esima Mostra del Cinema di Venezia. Parliamo di Dune di Denis Villeneuve, un racconto futurista e spettacolare, già entrato nell’immaginario collettivo di più generazioni grazie all’omonimo romanzo di Frank Herbert (datato 1965), al film di David Lynch (del 1984) e alle miniserie tv Dune – Il destino dell’universo (2000) e I figli di Dune (2003).

Cast d’eccezione

Naturalmente qui la storia viene rivista dall’occhio e dal mood artistico del regista, che ha voluto accanto a sé un grandioso cast composto da Timothée Chalamet, Rebecca Ferguson, Oscar Isaac, Josh Brolin, Stellan Skarsgård, Dave Bautista, Stephen McKinley Henderson, Zendaya, Chang Chen, Sharon Duncan-Brewster, Charlotte Rampling, Jason Momoa e Javier Bardem. Denis Villeneuve è naturalmente al Lido insieme a buona parte dei suoi attori.

Dopo aver affascinato il pubblico veneziano Dune arriverà nelle sale italiane (grazie a Warner Bros) il 16 settembre.

Una storia futurista

Siamo in un futuro molto lontano. Il duca Leto Atreides accetta la gestione del pericoloso pianeta di Arrakis, anche noto come Dune, l’unica fonte della preziosissima “la spezia”, una droga che allunga la vita, fornisce capacità mentali sovrumane e rende possibili i viaggi nello spazio. Nonostante Leto sappia che l’offerta è parte di una complessa trappola creata dai suoi nemici, decide di partire per Arrakis, portando con sé la sua concubina Bene Gesserit Lady Jessica, il figlio Paul e i suoi più fidati consiglieri. Leto prende il controllo di un’operazione di estrazione della spezia, resa pericolosa dalla presenza di enormi vermi delle sabbie. Un amaro tradimento conduce Paul e Jessica dai Fremen, nativi di Arrakis che vivono nel deserto più profondo.

Paul è nato con un grande destino che va ben oltre la sua comprensione e dovrà così viaggiare verso il pianeta più pericoloso dell’universo per assicurare un futuro alla sua famiglia e alla sua gente.

La parola ai protagonisti

«La sfida più grande durante le riprese è stato affrontare i capelli di Timothée» dice scherzando Denis Villeneuve. « Per me l’importante era trovare il giusto equilibrio, perché il romanzo è molto ricco ed entra nei dettagli, quindi era necessario dare tutte le informazioni che permettessero allo spettatore di seguire tutta la storia. Il libro è stato scritto negli anni’60 e faceva un ritratto del ventesimo secolo, però mi rendo conto che si è rivelato una previsione del ventunesimo, tra problemi ambientali e figure messianiche». E sottolinea: «Questo film è nato per il grande schermo, perché rappresenta una vera esperienza immersiva».

Sul tema ambientale interviene Javier Bardem (che interpreta Stilgar): «Il mio personaggio difende il pianeta per fare un modo che il popolo sopravviva. Sono temi a me molto cari e infatti ho sentito un collegamento molto forte con lui, sia mentale che emotivo, fin dalla prima volta che ho letto la sceneggiatura e il libro».

Timothée Chalamet, che interpreta Paul, invece dice: «Ho avuto la fortuna di essere coinvolto presto nel progetto e questo mi ha aiutato ad avere un rapporto di comunicazione perfetta con Denis, mi sono fatto guidare da lui e dalle persone che avevo intorno. Ci siamo appoggiati molto dal punto di vista emotivo, come una famiglia e spero che ci sia una seconda parte di Dune anche per questo».

A confermare il bel clima che si respirava è stata anche Zendaya (nel ruolo di Chani Kynes): «Quando sono arrivata sul set ero intimidita e un po’ spaventata, ma mi hanno fatto sentire subito a mio agio. Ho lavorato pochi giorni con loro, ma sono grata di avere avuto la possibilità di partecipare a un progetto così straordinario».