18/11/2021

Teatro, la riscossa delle “cretine”

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 18/11/2021 Aggiornato il 18/11/2021

In un nuovo spettacolo pieno di ironia, tutto declinato al femminile, Serena Dandini mette alla berlina una società in cui gli uomini fanno carriera, anche senza meriti, e alle donne, invece, viene richiesta sempre l’eccellenza

Serena Dandini

«Visto che per essere accettate noi dobbiamo sempre dimostrare qualcosa, essere super-woman, laureate eccellenti, geni, con questo format teatrale vogliamo dire basta alla sindrome di Ginger Rogers, che deve fare tutto quello che fa Fred Astaire ma sui tacchi e camminando all’indietro: è arrivato il momento di rivendicare la nostra stupidera… perché ricordatevi, dietro a una grande cretina spesso si nasconde una donna troppo intelligente». Con piglio scherzoso Serena Dandini ci porta nel mood dello spettacolo da lei ideato e condotto, in programma sul palcoscenico del teatro Carcano di Milano dal 18 al 21 novembre: Vieni avanti, cretina! è infatti un varietà che racconta, fra risate e giocosa provocazione, la difficoltà e l’ingiustizia dell’obbligo dell’eccellenza imposto alle donne.

La celebrazione della “cretineria” femminile è in linea con la lunga strada in salita dell’emancipazione del gentil sesso.

La comicità è femmina

In scena si avvicendano un gruppo di attrici comiche (tutte donne, naturalmente): Martina Dell’Ombra, Germana Pasquero, Rita Pelusio, Alessandra Faiella, Laura Formenti, Cristina Chinaglia e Annagaia Marchioro. Dandini a spiega le ragioni di questa scelta: «La comicità è stata da sempre un campo di battaglia in cui gli uomini hanno mantenuto ruoli privilegiati da protagonisti, relegando il sense of humour femminile a un simpatico contorno di poco valore. Ormai è arrivato il momento di riprendere in mano questo scettro».

Tanti “tipi” femminili

Rifacendosi al celebre tormentone dell’avanspettacolo dei Fratelli De Rege e declinandolo al femminile, Vieni avanti, cretina! è uno spettacolo che propone una valanga di gag, eccessi, parodie, luoghi comuni di strettissima attualità, riletture di brani letterari in chiave sarcastica. Attraverso la comicità, la pièce fa luce su tanti “tipi” femminili da cliché e, in definitiva, li celebra:«L’ex segretario di stato americano Madeleine Albright, una che di potere se ne intende, dichiarò convinta che la vera parità sarà raggiunta solo quando una donna cretina potrà avere lo stesso incarico di responsabilità di un uomo cretino, che invece è riuscito comunque a fare carriera nonostante la sua palese stupidaggine» conclude Dandini