10/04/2019

Riccardo Scamarcio, yuppie fuorilegge per Netflix

Veronica Colella Pubblicato il 10/04/2019 Aggiornato il 10/04/2019

Prima al cinema per pochi giorni, poi su Netflix, Riccardo Scamarcio è il protagonista di Lo spietato, gangster comedy liberamente ispirata al libro Manager calibro 9 di Piero Colaprico e Luca Fazzo

scamarcio - lo spietato

Riccardo Scamarcio in questi giorni è al cinema con Lo Spietato, una produzione Netflix distribuita in anteprima nelle sale italiane e poi visibile sulla piattaforma digitale dal 19 aprile.

Liberamente ispirato al libro Manager calibro 9 di Pietro Colaprico e Luca Fazzo, questo film di Renato De Maria ci propone la trasformazione di Santo Russo da sperduto ragazzo calabrese immigrato a Milano in yuppie fuorilegge.

In quest’era della nostalgia, non poteva mancare un omaggio ai poliziotteschi all’italiana: diventati cult tra gli estimatori del cinema underground, sono stati rivalutati dal grande pubblico anche grazie al traino di registi come Quentin Tarantino. L’idea della gangster-comedy è piaciuta da subito a Scamarcio, che è rimasto affascinato da un personaggio ironico, tremendamente umano, forse persino un po’ grezzo: la risposta semiseria al Ray Liotta di Quei bravi ragazzi (1990). Nel film se lo contenderanno Sara Serraiocco e Marie-Ange Casta (sorella di Laetitia), che rappresentano le due anime delle donne dei gangster: la moglie rassegnata con il polso di ferro e l’amante con cui consolarsi.

A suo agio anche nei ruoli scomodi

Nel ruolo di personaggio un po’ borderline Scamarcio si è sempre trovato a suo agio. Il successo è arrivato proprio grazie a uno di questi: lo Step di Tre metri sopra il cielo (2004), diciannovenne ribelle che tra una gara (proibita) in moto e l’altra si innamora perdutamente di una studentessa modello della Roma bene. La giusta dose di trasgressione e romanticismo gli ha regalato una lunga parentesi da idolo delle teenager.

E non si è sottratto quando si è trattato di osare di più. E così è stato Il Nero in Romanzo Criminale di Michele Placido (del 2005, per cui ha vinto il globo d’oro come miglior attore rivelazione). E poi il terrorista Sergio Segio in La prima linea (2009). O il “soldato” della camorra Pericle Scalzone in Pericle il Nero (2016).

Certo, lo ricordiamo di più per le commedie romantiche: a cominciare da L’uomo perfetto (2005), per passare ai due capitoli di Manuale d’Amore (2007 e 2011), o allo strappalacrime Nessuno si salva da solo di Castellitto (2015) e naturalmente al seguito dolceamaro di “3MSC”, Ho voglia di te, uscito nel 2007. Ma si è saputo ritagliare il suo spazio anche in film autoriali come Go Go Tales di Abel Ferrara, Mio fratello è figlio unico di Lucchetti (entrambi del 2007) o Mine vaganti di Ozpetek (2011). In televisione ha partecipato a miniserie in costume come La freccia nera (2006) e il vittoriano La donna in bianco (2018), è stato protagonista della fiction Il segreto dell’acqua (2011) ed ha fatto un cameo in Master of None di Aziz Ansari (2017).

Amori e vita privata

La sua compagna storica è stata Valeria Golino, conosciuta sul set di Texas nel 2005. Nonostante i 14 anni di differenza la relazione è durata molto a lungo: si separano nel 2016, rimanendo però in ottimi rapporti e ancora stretti da un legame che lui definisce “forte e autentico”. Hanno continuato a lavorare insieme girando Euforia (2018), il terzo lavoro da regista della Golino che ha voluto l’ex compagno come co-protagonista insieme a Valerio Mastandrea.
Attualmente è fidanzato con Angharad Wood, attrice e talent manager, di cui preferisce non parlare troppo, convinto che i sentimenti siano una sfera strettamente privata e vadano gelosamente difesi dagli sguardi indiscreti del pubblico.