10/10/2025

Musica: Annalisa ci racconta Ma io sono fuoco, il suo nuovo album

Laura Frigerio
A cura di Laura Frigerio
Pubblicato il 10/10/2025 Aggiornato il 10/10/2025

Con il nuovo album Ma io sono fuoco Annalisa si conferma una hit-maker, ma soprattutto una delle regine indiscusse del pop italiano. Noi l'abbiamo incontrata: ecco cosa ci ha raccontato

Annalisa

Non si diventa regine del pop per caso e ce lo dimostra, ancora una volta, Annalisa che fa un ulteriore step nel suo percorso di crescita artistica con Ma io sono fuoco, un album (in uscita il 10 ottobre) con cui riesce nuovamente a stupirci. Anticipato dalla hit estiva Maschio e dallo splendido duetto con Marco Mengoni Piazza San Marco, questo lavoro è un concentrato di “pop alto” con testi efficaci (e mai banali) e un sound “contaminato” che qua e là strizza l’occhio agli anni’80. Il tutto impreziosito da una voce potente e avvolgente.

Insomma, non ce ne vogliano i suoi colleghi, ma possiamo già dire che Ma io sono fuoco è uno dei migliori album della stagione appena iniziata.

Noi Annalisa l’abbiamo incontrata per sapere qualcosa in più di questo nuovo progetto, ma non solo.

Il concept, i richiami artistici e gli appuntamenti

Prima però spieghiamo qualcosa in più su Ma io sono fuoco. Se può essere considerato una sorta di manifesto? Più che altro è una dichiarazione di identità, ben rappresentata anche dalla cover in cui troviamo una tigre che rimanda direttamente alla metafora del tempo circolare del filosofo Jorge Luis Borges, così come il titolo dell’album e i colori. Per la precisione: il tempo è un fiume, è una tigre, è un fuoco e ci trascina, divora, consuma, così come anche noi facciamo con lui, o ci imponiamo di fare.

A livello concettuale è quindi il perfetto seguito del precedente album E poi siamo finiti nel vortice, uscito due anni fa.

Il mondo di Annalisa non si incontra però solo con la letteratura, ma anche con l’arte.

Per celebrare l’uscita di Ma io sono fuoco sarà infatti allestita una mostra fotografica, Art Gallery & instore, in alcune gallerie d’arte delle principali città italiane. Quale contesto migliore per incontrare l’artista? L’ingresso ad ogni mostra è garantito con l’acquisto del disco in location che verrà autografo in loco.  

Ecco gli appuntamenti: 10 ottobre a Milano (ore 17 – Bossspace), 11 ottobre a Bologna (ore 14 – Galleria E20), 12 ottobre a Torino (ore 11 – Camera), 13 ottobre a Roma – (ore 16 – Horti Sallustiani), 14 ottobre a Napoli (ore 14 – Made in Cloister), 15 ottobre a Bari (ore 14 – Galleia Baart).

Come è nato il nuovo album

«Ho iniziato a scrivere nel 2024. Essendo molto metodica, tendo a cercare di fare una cosa alla volta, però le canzoni sono arrivate senza pensare, è stato tutto molto veloce. Succede così che, una volta entrata in studio, ho aperto il mucchio di appunti che avevo preso in momenti diversi, anche quando era in viaggio» – ha raccontato Annalisa, che ha incontrato i giornalisti nella sede milanese della sua casa discografica (la Warner Music Italia) – «Da qualche anno sto dedicando più attenzione all’uso delle parole, mi piace scrivere come si parla, perchè trovo che sia più onesto e rappresentativo di quello che sono io. Voglio che i concetti arrivino in maniera diretta e stavolta sono stata ancora pià dritta e a volte pungente. Mi piace esercitarmi in questo senso. Prendiamo per esempio Esibizionista (tra i preferiti anche di mia mamma), che è un brano divertente e ironico dove io pungo un po’ di più parlando dei cliché della nostra società. Invece Amica è una canzone in cui c’è voglia di andare dritta senza sconti ammettendo anche delle mancanze».

A proposito del sound aggiunge: «L’elettropop è un mondo sonoro che amo da sempre e anche in E poi siamo finiti nel vortice c’erano degli echi anni’80. Stavolta ho voluto aggiungere un pezzetto in più».

Il fil rouge è la trasformazione

«Il filo rosso è la trasformazione, la capacità di reagire alle cose che succedono» – spiega Annalisa – «Nelle canzoni parlo di cose successe me e ad altri, ma non solo. È spesso un mix di sensazioni provate nel tempo e situazioni romanzate. Nell’album ci sono tanti personaggi e si passa dalla malinconia all’ironia».

E sulla copertina: «È il tentativo di raccontare al meglio tutto ciò che c’è nell’album, ovvero la trasformazione, il fuoco e la voglia di reagire quando si chiude un cerchio. Ho voluto che ci fossero gli elementi del passo di Jorge Luis Borges, compresa la tigre. Io poi indosso una sorta di armatura, ma non con approccio aggressivo bensì poetico».

Il rapporto con Marco Mengoni

«Piazza San Marco l’avevo scritta un anno fa lasciandola lì finché non avessi le idee chiare sul progetto dell’album. Volevo che avesse un mood cinematografico e ho pensato di cantarla con Marco Mengoni: l’ho chiamato, ci siamo trovati ed è stato tutto naturale» – dice Annalisa che, sulla possibilità di collaborare con una collega donna confessa: «Ce ne sarebbero tante con cui vorrei collaborare, però (in questi tempi in cui tutto va veloce) non è sempre facile incastrare impegni e progetti, poi ci vuole la canzone giusta, in grado di buttare giù i muri».

Pensando al mercato internazionale

Ma io sono fuoco? potrebbe essere adatto anche al mercato internazionale? «Il mio obiettivo è quello di scrivere canzoni che mi rispecchino, quindi mentre lavoravo all’album non ci ho pensato, però vediamo quello che succede. Sinceramente non avrei nemmeno mai pensato di ritrovarmi a Los Angeles, premiata ai Billboard Women in Music Awards insieme a star come Karol G».

Il tour nei palasport

Dal 15 novembre Annalisa tornerà live, nei principali palasport italiani, con il Capitolo I del suo nuovo viaggio (organizzato da Friends & Partners), facendo registrare già dei sold out.

«Il tour sta richiedendo un sacco di lavoro» – racconta – «In questo momento ci stiamo concentrando sugli arrangiamenti live, in attesa di entrare in sala prove con i musicisti. Mi sto già divertendo moltissimo». E anticipa: «Sarà uno spettacolo intenso di un paio d’ore, con una sceltta composta da una trentina di canzoni. Ci sarà un palco particolare, dei visual e i ballerini. Non vedo l’ora di mostrarlo a tutti».

Queste le date:

15 e 16 novembre – Jesolo (VE), Palazzo del Turismo

18 novembre – Padova, Kioene Arena

21 e 22 novembre – Roma, Palazzo dello Sport )

24 novembre – Firenze, Nelson Mandela Forum

28 e 29 novembre – Milano, Unipol Forum

2 dicembre – Eboli (SA), Palasele

5 e 6 dicembre – Bari, Palaflorio

10 dicembre – Bologna, Unipol Arena

13 dicembre – Torino, Inalpi Arena