Michele Riondino, dal giovane Montalbano a La mossa del cavallo

Redazione Pubblicato il 26/02/2018 Aggiornato il 09/03/2018

L'attore Michele Riondino è protagonista del film La mossa del cavallo, in onda stasera e tratto da un romanzo di Andrea Camilleri

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Michele Riondino pare trovarsi perfettamente a suo agio nei panni dei personaggi nati dalla penna di Andrea Camilleri.
Dopo aver vestito quelli del giovane Montalbano (in una serie di grande successo), ora entra infatti in quelli di Giovanni Bovara, protagonista de La mossa del cavallo – C’era una volta Vigata da cui è tratto l’omonimo film che andrà in onda stasera (in prima serata) su Rai1.

La trama

Siamo nella Sicilia di fine ‘800. Il quarantenne Giovanni Bovara è il nuovo ispettore capo ai mulini, che ha l’incarico di far rispettare l’invisa tassa sul macinato. Siciliano di nascita, è però cresciuto a Genova, quindi ragiona e parla come un uomo del Nord-Italia no comprendendo le dinamiche mafiose e omertose che regolano la terra siciliana. Inutile dire che la sua intransigenza gli procura subito diversi nemici. Le sue indagini, unite all’omicidio del parroco della città, finiranno per invischiarlo in qualcosa di più grande di lui. La speranza è che comunque la giustizia riesca a trionfare, nonostante tutto.

Alcune curiosità

Il romanzo La mossa del cavallo – C’era una volta Vigata è stato pubblicato per la prima volta da Andrea Camilleri nel 1999 (dall’editore Sellerio). Lo scrittore ha partecipato alla stesura della sceneggiatura, insieme a Francesco Bruni e a Leonardo Marini. La regia è invece firmata da Gianluca Maria Tavarelli.
Nel cast troviamo, tra gli altri, Ester Pantano, Angelo Libri, Roberto Salemi e Vincenzo Ferrera Cocò Gulotta, Antonio Pandolfo, Giuseppe Schillaci, Daniele Pilli, Giovanni Carta, Giancarlo Ratti, Maurizio Puglisi, Filippo Luna, Maurizio Bologna, Domenico Centamore.

Michele Riondino, attore ormai affermato del grande e piccolo schermo (oltre che del mondo teatrale), appare perfetto in questi panni ottocenteschi e aumenta di fascino. Al pubblico femminile l’ardua sentenza.