01/03/2024

MasterChef 13: la parola alla vincitrice e ai finalisti

Laura Frigerio
A cura di Laura Frigerio
Pubblicato il 01/03/2024 Aggiornato il 01/03/2024

Eleonora Riso e gli altri finalisti di MasterChef 13 ci raccontano la loro esperienza all'interno del cooking show e i progetti/sogni per il futuro

Eleonora Riso

La 13esima edizione di MasterChef è stato un vero successo, come testimoniano gli ascolti ottenuti da Sky (la finale ha fatto registrare +8% rispetto a quella dello scorso anno) e i social, dove il cooking show ha tenuto banco nelle conversazioni (si parla di più di 11 milioni di interazioni nell’intera stagione).

Merito di un format che continua a funzionare, di tre giudici (Bruno Barbieri, Antonino Cannavacciuolo e Giorgio Locatelli) amatissimi dal pubblico e di un cast che quest’anno era decisamente ben assortito.

Il livello degli aspiranti chef è stato decisamente alto e, cosa importantissima, all’interno della Masterclass si è respirato un clima di serena competitività come in una sorta di piccola famiglia. Tra di loro si è creato un bel legame umano e questo arrivava anche ai telespettatori. Un mood che abbiamo ritrovato anche incontrando, via Zoom, prima la vincitrice Eleonora Riso e poi i tre finalisti Michela Morelli, Antonio Mazzola e Sara Bellinzona.

I sogni e progetti di Eleonora

«È stata una montagna russa, in tutti i sensi. Ogni secondo era un picco di emozioni diverse. Un elettrocardiogramma, come ha detto lo chef Locatelli» – così Eleonora Riso descrive la sua esperienza a MasterChef – «Ho avuto dei momenti di difficoltà, praticamente tutti i giorni credevo di non farcela, ma non ho mai pensato di mollare».

E la neo-vincitrice si sofferma proprio sull’aspetto umano: «Nonostante la competizione così forte e importante ci siamo sempre supportati, in particolare nei momenti più difficili, eravamo tutti molto amici. I giudici poi sono stati incredibili: non pensavo di trovare così tanta umanità, sono delle persone fantastiche».

L’8 marzo uscirà (per Baldini+Castoldi) il suo primo libro di ricette intitolato Laboratorio di sapori: «Nel libro c’è un po’ quello che è il mio sperimentare in cucina, è un percorso tutto mio di conoscenza, un viaggio che ho fatto con la mente in giro per il mondo. Ci sono i miei esperimenti come in un vero laboratorio».

Cosa farà invece del montepremi di 100.000 euro in gettoni d’oro? «La mia intenzione è investirlo, in modo tale da ampliare il gruzzoletto e usarlo per il mio progetto, che è abbastanza ambizioso». Un progetto che, da come lo descrive, è davvero affascinante e la rappresenta al meglio: «Voglio andare a vivere in campagna e usare quello spazio per coltivare, tenere le api come i gatti e i cani, accogliendo le persone e cucinando per loro. Vorrei far vivere non solo la cucina, ma anche tutto ciò che c’è intorno».

La parola agli altri finalisti

Abbiamo poi parlato via Zoom con gli altri aspiranti chef con cui Eleonora ha condiviso tutto il percorso a MasterChef fino alle battute finali e per lei ci sono state solo parole di affetto.

«Ho stretto un bellissimo rapporto con Eleonora e le auguro il meglio, perché è una persona spettacolare. Ce la vedo nella sua casa in campagna come home restaurant, che traduce la sua idea di cucina» – dichiara Sara Bellinzona.

«Auguro ad Eleonora di crederci davvero» – dice Michela Morelli – «Io e Antonio eravamo determinati sul nostro obiettivo, lei meno, ma ha grandi capacità e speriamo che prenda la palla al balzo».

La parola passa quindi ad Antonio Mazzola: «Eleonora è una ragazza stupenda e nell’ultimo periodo abbiamo legato tantissimo e ci sentiamo spesso. Sono molto contento del suo risultato e le auguro il meglio». E aggiunge: «Non potevo chiedere finale migliore: eravamo tre persone diverse, con tre idee diverse di menù. Sono felice del mio percorso e farò tesoro delle osservazioni dei giudici per migliorare i miei piatti. E spero di realizzare i miei sogni che riguardano la cucina».

E lo stesso si augurano le sue compagne di viaggio. Sara, per esempio, si è già data da fare e proprio durante l’incontro Zoom indossa una giacca da chef: «Sono al primo giorno di prova» – confessa – «Avevo troppa voglia di mettermi in gioco». E anche Michela, con la sua consueta grinta, promette: «Sono fiera di quello che ho fatto e ora ho solo voglia di concretizzare e arrivare fino in fondo».