Festa del Cinema di Roma 2025: a Fiume con D’Annunzio, Alla Festa della Rivoluzione
Il regista Arnaldo Catinari firma Alla festa della rivoluzione, film presentato alla 20esima Festa del Cinema di Roma. Nel cast, tra gli altri, Valentina Romani e Nicolas Maupas
La 20esima Festa del Cinema di Roma si avvicina alla chiusura, ma le sorprese non sono terminate. Nella sezione Grand Public, per esempio, viene presentato Alla festa della rivoluzione, un film diretto da Alberto Catinari (che ha firmato anche il soggetto e la sceneggiatura, insieme a Silvio Muccino), liberamente ispirato all’omonima opera letteraria di Claudia Salaris (edita da Società editrice il Mulino Spa).
Nel cast Valentina Romani, Nicolas Maupas, Maurizio Lombardi, Darko Peric e Riccardo Scamarcio.
Alla festa della rivoluzione (una produzione Italian International Film con Rai Cinema) uscirà prossimamente per 01 Distribution.
Rileggere D’Annunzio
Siamo nel 1919, la Prima Guerra Mondiale è terminata da poco e il clima politico (che porterà poi al fascismo) è decisamente incandescente). Beatrice è una spia al servizio della Russia, che si trova a Fiume il giorno in cui il vate ed eroe di guerra Gabriele D’Annunzio dà il via alla sua rivoluzione visionaria. Però proprio durante la festa d’insediamento si trova coinvolta in un attentato alla vita del Poeta-Guerriero. Scoprire quali sono i nemici della rivoluzione è di prioritaria importanza: per Beatrice che è lì per proteggere D’Annunzio, ma anche per Pietro, il capo dei servizi segreti italiani combattuto tra dovere e ideali e per il medico Giulio, un medico disertore, vicino agli ambienti anarchici. Sullo sfondo di una rivoluzione che intende cambiare il mondo, le vite di Beatrice, Pietro e Giulio si intrecciano rivelando una realtà in cui intrighi politici, amori impossibili e vendette private collideranno finendo per modellare non solo il loro destino ma anche quello di Fiume, di D’Annunzio e dell’Italia, che all’alba degli anni’20 si trova ad un bivio cruciale tra dittatura e rivoluzione.

La parola al cast e al regista
«Questa è la storia di un poeta che prende Fiume e ne fa il suo stato ideale, la sua utopia con l’arte al comando. È una storia unica, inascoltata e poco narrata» – dichiara Arnaldo Catinari – «Ci sono elementi da spy story, una love story, ma anche la vera storia di Gabriele D’Annunzio che viene da sempre descritto come un proto-nazista, ma con tutta probabilità era diverso da come è stato raccontato».
Gli fa eco Silvio Muccino: «Il saggio di Clara Salaris è stato per noi un faro, ci ha fatto capire che ci stavamo muovendo su un terreno poco battuto, quindi dovevamo aiutare lo spettatore ad entrare nella Fiume di D’Annunzio. Su di essa purtroppo non avevamo appigli cinematografici, tra i pochi riferimenti la prima puntata dalla serie tv M – Il figlio del secolo».
Ad interpretare Gabriele D’Annunzio è Maurizio Lombardi, che dice: «Ho vestito con stupore e divertimento i panni di un uomo che è tutt’altro rispetto a ciò che ci insegnano. Quello poi è stato in realtà un periodo di grande modernità».
«Il mio invece è un personaggio inventato, che affonda le radici nella tipologia di uomo di quegli anni. Lui incarna l’inizio del concetto fascista, che nasce dalla voglia di riscatto del popolo. È un personaggio ambiguo e il divertimento è stato cercare di renderlo credibile, di portare in scena il suo punto di vista senza giudicarlo».
Valentina Romani è Beatrice: «È stato affascinante trovarmi di fronte a questo personaggio moderno e multistrato. È una ragazza che ha una evoluzione incredibile: all’inizio è mossa dalla fame di vendetta, ha delle crepe, poi con l’incontro con Giulio riesce a riempirle con consapevolezza ma soprattutto con i sentimenti, che sono quelli che ti tengono in vita».
A interpretare Giulio è Nicolas Maupas: «Giulio è un disertore e le referenze storiche che avevo erano poche, quindi ho avuto la libertà di giocare con le sensazioni che venivano fuori. Poi i costumi sono stati per me estremamente importanti, rappresentano un ponte che ti permette di attraversare un’epoca».
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