23/03/2019

Patrick Dempsey: pronte a scoprire il lato oscuro del dottor Stranamore?

Veronica Colella Pubblicato il 23/03/2019 Aggiornato il 26/03/2019

Dopo 11 anni nei panni (anzi nel camice) del dottor Sheperd di Grey's anatomy e tante commedie romantiche Patrick Dempsey aveva voglia di esplorare nuove strade. Come dimostra nella nuova serie La verità sul caso Harry Quebert di cui è l'ambiguo protagonista

patrick dempsey

Patrick Dempsey torna in tv dopo il suo addio a Grey’s Anatomy, questa volta per interpretare un uomo accusato di omicidio.

Recitare in un thriller è l’occasione perfetta per dimostrare di potersi calare in ruoli meno cavallereschi di quelli a cui ci ha abituato come protagonista delle commedie romantiche.

La presenza di Patrick Dempsey nel cast di La verità sul caso Harry Quebert è un ritorno piacevole quanto inatteso. Dopo gli undici anni vissuti come Dottor Sheperd, finiti in maniera non proprio idilliaca, sembrava che Patrick volesse dedicarsi solo al cinema e alle gare di Endurance.

Punito dalle “sue” donne (e poi perdonato)

In effetti, i retroscena del suo abbandono hanno un sapore dolceamaro. Sia la showrunner Shonda Rhimes che la collega Ellen Pompeo (Meredith) hanno difeso la scelta di uccidere Derek a livello narrativo, ma a molti è sembrata una punizione. Il contratto dell’attore è stato interrotto un anno prima del previsto e accompagnato da voci su suoi presunti comportamenti “inaccettabili”, tra cui un flirt sul set che avrebbe spinto la moglie Jillian Fink a chiedere il divorzio. Qualunque sia stata la ragione, è quasi acqua passata: Patrick e la moglie si sono riconciliati e nel suo discorso ai Men of the year Awards 2018 di GQ Germania lui ha pubblicamente ringraziato Shonda Rhimes. Solo Ellen Pompeo ha ammesso candidamente che Patrick non le parla dal 2015, ma speriamo che anche questo rapporto possa tornare amichevole.

Un percorso in salita

Patrick Dempsey ha dovuto faticare perché il mondo si accorgesse di lui. Fare l’attore è sempre stato il suo sogno, a dispetto della dislessia che gli rendeva più difficile imparare a memoria le battute. Nel 1987 ha sposato la sua manager e insegnante di recitazione, Rochelle “Rocky” Parker, 27 anni più grande di lui, ed ha iniziato a ottenere i primi ruoli. Nonostante abbia cominciato da giovanissimo a recitare in commedie sentimentali, con sporadiche incursioni nell’horror, la sua carriera ha stentato a decollare. È rimasto a lungo intrappolato nella parte di adorabile imbranato, come in Playboy in prova (1987), con la notevole eccezione del biopic L’impero del crimine (1991), dove ha potuto mostrare un lato di sé più pericoloso interpretando il gangster Meyer Lansky. Gli anni ’90 sono un periodo di transizione anche per la sua vita privata: divorzia nel 1994 da Rocky e si risposa nel 1999 con Jillian, che sarà la madre dei suoi tre figli: Tallula Fyfe (2002), Darby Galen e Sullivan Patrick (2007).

Gli anni del successo

Forse il sex appeal per cui è diventato famoso aveva solo bisogno di maturare un po’: con il 2000 sono arrivate parti in serie tv di successo, come Will & Grace e Ancora una volta, e l’occasione di recitare con attrici di punta come Hillary Swank (in Angeli d’acciaio, 2004) e Reese Witherspoon (Tutta colpa dell’amore, 2002). La vera svolta, come sappiamo, c’è stata alla soglia dei 40 anni quando Shonda Rhimes l’ha scelto per Grey’s Anatomy, dopo che la produzione di Dottor House l’aveva scartato. Da quel momento gli si sono aperte tutte le porte: è stato scelto come testimonial per Versace, è stato eletto a più riprese “uomo più sexy dell’anno” ed è diventato improvvisamente richiestissimo al cinema tra Come d’incanto (2007), Un amore di testimone (2008), Appuntamento con l’amore (2010) e Bridget Jones’s Baby (2016). Dopo questa full immersion nel romanticismo, possiamo capire il desiderio di esplorare nuove strade.