10/02/2020

Oscar 2020, tra sorprese e conferme trionfa Parasite

Laura Frigerio
A cura di Laura Frigerio
Pubblicato il 10/02/2020 Aggiornato il 10/02/2020

È il film sudcoreano Parasite il grande protagonista della 92esima notte degli Oscar, che ha visto anche trionfare come migliori attori Joaquin Phoenix e Renée Zellweger

Oscar 2020

Gli appassionati di cinema avranno probabilmente passato la notte insonne per seguire, in diretta dal Dolby Theatre di Los Angeles, la 92esima edizione dei premi Oscar. Una notte che ha riservato delle belle sorprese, ma confermato anche alcuni pronostici. Come lo scorso anno la serata non ha avuto un presentatore ufficiale, ma ha visto alternarsi sul palco una serie di star che hanno annunciato i premi. Qualche nome? Gal Gadot, Jane Fonda, Tom Hanks, Brie Larson, Shia LaBeouf, Spike Lee, Natalie Portman, Rami Malek, Steve Martin. Molte le performance musicali, come quelle di Elton John, Janelle Monae, Billie Eilish ed Eminem. Pronti a scoprire con noi i vincitori degli Oscar 2020?

Il trionfo di Parasite

Inizialmente si pensava che avrebbe vinto solo come Miglior film in lingua straniera (ora rinominato Miglior film internazionale), poi le nomination hanno fatto sognare in qualcosa di più. Perché Parasite di Bong Joon-ho è un film che è stato amato molto, non solo dagli addetti ai lavori ma anche dal pubblico. Un thriller unico nel suo genere, che non a caso ha vinto la Palma d’Oro al 72esimo Festival di Cannes, diventando il primo film sudcoreano a conquistarsi un tale riconoscimento.

E così stanotte abbiamo visto, con sorpresa e molto piacere, Parasite vincere in ben quattro categorie sulle sei in cui era stato nominato, ovvero come: Miglior film internazionale, Migliore sceneggiatura originale, Miglior regista e Miglior film, avendo la meglio su altri titoli dati per favoriti.

Parasite è il primo film in lingua non inglese ad ottenere l’Oscar nella categoria più alta ed ambita.

Gli attori che hanno vinto l’Oscar

Sul fronte delle performance attoriali si puntava sulla vittoria di Joaquin Phoenix come Miglior attore protagonista per Joker (film che ha vinto il Leone d’Oro all’ultima Mostra del Cinema di Venezia) e così è stato. L’attore, visibilmente emozionato, ha fatto anche un toccante discorso di ringraziamento dedicando il premio a suo fratello River, morto nel 1993 per overdose.

Migliore attrice protagonista è Renée Zellweger, straordinaria protagonista di Judy (film che racconta l’ultimo periodo della vita di Judy Garland), portandosi così a casa il secondo Oscar della sua carriera (nel 2004 aveva vinto come Miglior attrice non protagonista per Ritorno a Cold Mountain).

Seconda statuetta anche per Brad Pitt (dopo quella come produttore di 12 anni schiavo nel 2014), che a sorpresa ha battuto la temibile concorrenza nella categoria Miglior attore non protagonista grazie al personaggio di Cliff Booth in C’era una volta a…Hollywood.

Molto forte era anche la cinquina della categoria Miglior attrice non protagonista, che ha visto trionfare (meritatamente) Laura Dern per Storia di un matrimonio.

Grande sconfitta quindi per Scarlett Johansson, che non ha vinto alcun premio nonostante la doppia nomination.

Gli altri premi

Naturalmente i premi non finiscono qui, perché ci sono anche tutti quelli delle altre categorie (principalmente tecniche).

Miglior sceneggiatura non originale – Taika Waititi per Jojo Rabbit

Miglior film d’animazione – Toy Story 4, regia di Josh Cooley

Miglior fotografia – Roger Deakins per 1917

Miglior scenografia – Barbara Ling e Nancy Haigh per C’era una volta a… Hollywood

Miglior montaggio – Andrew Buckland e Michael McCusker per Le Mans ’66-La grande sfida

Miglior colonna sonora – Hildur Guðnadóttir per Joker

Miglior canzone – (I’m Gonna) Love Me Again (Elton John, Bernie Taupin) per Rocketman

Migliori effetti speciali – Greg Butler, Dominic Tuohy e Guillaume Rocheron per 1917

Miglior sonoro – Mark Taylor e Stuart Wilson per 1917

Miglior montaggio sonoro – Donald Sylvester per Le Mans ’66-La grande sfida

Migliori costumi – Jacqueline Durran per Piccole donne

Miglior trucco e acconciatura – Vivian Baker, Anne Morgan e Kazuhiro Tsuji per Bombshell-La voce dello scandalo

Miglior documentario – Made in USA-Una fabbrica in Ohio, regia di Steven Bognar e Julia Reichert

Miglior cortometraggio documentario – Learning to Skateboard in a Warzone (If You’re a Gilr), regia di Carol Dysinger

Miglior cortometraggio – The Neighbors’ Window, regia di Marshall Curry

Miglior cortometraggio d’animazione – Hair Love, regia di Bruce W. Smith, Matthew A. Cherry e Everett Downing Jr.