22/12/2020

Natale in casa Cupiello: a Sergio Castellitto piace il presepe

Laura Frigerio
A cura di Laura Frigerio
Pubblicato il 22/12/2020 Aggiornato il 22/12/2020

Sergio Castellitto è tra gli straordinari protagonisti di Natale in Casa Cupiello, film ispirato alla celebre opera teatrale di Eduardo De Filippo, che andrà in onda su Rai 1 il 22 dicembre

Natale in casa Cupiello

Queste saranno inevitabilmente delle feste casalinghe e, di conseguenze, le ore passate davanti alla tv potrebbero essere tante.

Per fortuna nei palinsesti si troveranno delle piccole chicche, come Natale in Casa Cupiello ovvero il film di Edoardo De Angelis tratto dall’omonima opera teatrale di Eduardo De Filippo, che andrà in onda il 22 dicembre in prima serata su Rai 1.

Un regalo che la tv di Stato vuole farci in occasione del 120esimo anniversario della nascita del celebre drammaturgo e attore. Il cast è davvero strepitoso: Sergio Castellitto, Marina Confalone, Adriano Pantaleo, Pina Turco, Tony Laudadio, Alessio Lapice e Antonio Milo.

Un classico del teatro

Natale a Casa Cupiello è un classico del teatro italiano: andato in scena per la prima volta al Teatro Kursaal di Napoli il 25 dicembre 1931, è stato riproposto negli anni talmente tante volte che sicuramente tutti ne conosceranno già la trama.

Però ricordiamola. Siamo a Napoli e il giorno di Natale si avvicina. Luca Cupiello, come ogni anno, è concentrato nella preparazione del suo presepe, però nessuno della sua famiglia sembra interessato. Sarà che sua moglie Concetta deve pensare ai figli: da un lato c’è Tommasino, che non ha un lavoro e dall’altro Ninuccia, che ha deciso di lasciare il marito Nicola per il più giovane Vittorio con una lettera. La donna riesce a far cambiare idea alla ragazza, ma Luca trova per caso la lettera e la consegna al genero, inconsapevole del suo contenuto. E sempre nella totale inconsapevolezza, fa ritrovare i due rivali in amore alla cena di Natale, facendo scattare il dramma.

La parola ai protagonisti

Partire da un capolavoro teatrale e trasformarlo in un film non era impresa facile, ma la regia sapiente di Edoardo De Angelis (già autore di titoli di successo come Indivisibili e Il vizio della speranza) è riuscita a superare l’ardua sfida. «Eduardo mi appartiene, come a tutta l’umanità. È un punto di riferimento letterario e teatrale, ha modificato il mio modo di vedere la vita e il mondo. Lavorando sul testo bisognava fare tabula rasa di lui come attore e puntare sulle parole, rigenerate nei corpi degli uomini di oggi» – spiega il regista durante la conferenza streaming di presentazione – «Ho deciso di ambientarlo nel 1950, perché è un anno emblematico: Napoli presenta ancora le ferite della guerra, ma al tempo stesso intravede i primi barlumi della nascita del ceto medio».

A fare di questo Natale in Casa Cupiello un gioiello è anche il cast capitanato da Sergio Castellitto, che interpreta Luca Cupiello (ruolo che fu di Eduardo): «Eduardo è inarrivabile. Mi sono limitato a fare l’attore, recitando il ruolo di un personaggio preso per mano dal regista, che mi ha accompagnato in questa gioielleria di emozioni in cui si trova un misto di comicità e dramma. Luca è il più vecchio di tutti, ma in questo mondo di adulti è l’unico che mantiene la potenza dell’innocenza. Ogni anno prende suoi scatoloni del presepe e cerca di ricomporre i pezzi di questa famiglia che oggi potremmo definire disfunzionale».

Adriano Pantaleo è invece il figlio Tommasino: «Questo è il ruolo che ogni giovane attore napoletano ambisce fare, quindi mi sono sentito onorato e responsabilizzato per avere avuto questa possibilità. E sul set si respirava aria di gratitudine, anche perché sappiamo quanto sia difficile il momento che sta vivendo il nostro settore».

Dello stesso mood è Pina Turco, che ha il ruolo di Ninuccia: «È stata una gioia immensa per me interpretarla, anche perché è un personaggio molto caro ad Eduardo, in quanto ispirato alla figlia scomparsa. Tra le attrici che l’hanno portata in scena ho amato profondamente Lina Sastri, ma ho cercato di non imitarla e di trovare una mia via»