18/02/2023

Musica: gli album di fine febbraio. Direttamente da Sanremo e non solo

Laura Frigerio
A cura di Laura Frigerio
Pubblicato il 18/02/2023 Aggiornato il 18/02/2023

Come da tradizione, a fine febbraio arrivano gli albumi degli artisti sanremesi. Ma ci sono anche interessanti proposte internazionali, tra indie e pop

Levante - VIVO

Come da tradizione, il mese di febbraio vede il mercato discografico invaso (o quasi) dalla nuova musica proveniente da Festival di Sanremo. C’è anche da dire che, rispetto a un tempo, gli album pubblicati sono inferiori ai singoli e proprio per questo vale maggiormente la pena segnalarli. Però non temete: sappiamo benissimo che oltre alla celebre kermesse canora c’è molto di più ed è per questo che vi parliamo di imperdibili ritorni di big internazionali, sia sul fronte pop che della scena indie. Buon ascolto!

In arrivo dal Festival

Non si può fare a meno di partire dal post-Sanremo, dato che il Festival della Canzone Italiana è da sempre vetrina preziosa per la musica di casa nostra. È da qui, infatti, che molti artisti partono per promuovere i loro nuovi progetti.

È il caso di Ultimo, appena uscito con l’album Alba, che porta lo stesso titolo del brano da lui presentato alla kermesse canora (con cui si è classificato quarto). Un lavoro frutto di un anno di viaggi del cantautore romano, che ha contribuito alla nascita di brani come Vieni nel mio cuore, scritta a Los Angeles, oppure quelli composti durante la sua permanenza a Londra come Ti va di stare bene.

Si intitola invece Ok. Respira il nuovo album di Elodie: un progetto pop dalle sonorità dance, che oltre alla sanremese Due contiene hit come Tribale, Bagno a mezzanotte e Vertigine, oltre a Proiettili (Ti mangio il cuore) cantata con Joan Thiele e parte della colonna sonora del film di Pippo Mezzapesa che ha segnato il suo esordio come attrice.

Particolare attenzione merita però, secondo noi, Opera Futura di Levante di cui il pezzo Vivo (che secondo noi meritava una posizione ben più alta nella classifica festivaliera) è un ottimo apripista. Un lavoro che è stato curato nei minimi particolari, anche a livello estetico e grafico. L’artista lo descrive così: «È il ritratto di una parte di me che non conosco ancora o, perlomeno, non del tutto. Per certi versi i brani che ho scritto, fin dalla composizione, restituiscono un’immagine familiare, rassicurante e immutata di me, per altri versi una trasformazione radicale e inquietante (come qualsiasi improvviso cambiamento) che mi è apparsa come una premonizione. È come se avessi dissotterrato la ragazza di Manuale Distruzione, che credevo perduta, e contemporaneamente mi fossi vista nel domani. In fondo è così che si va nel futuro, d’improvviso vivendo».

Segnaliamo poi l’uscita del debut album dei Colla Zio intitolato Rockabilly Carter (che contiene naturalmente la sanremese Non mi va) e di Quello che fa bene, il nuovo lavoro di LDA il cui tema principale è l’amore (come si è visto nel pezzo Se poi domani presentato a Sanremo).

Tra pop e indie internazionale

Questo febbraio segna il ritorno di una vera icona del pop internazionale ovvero P!NK,   che ha pubblicato il suo nono album in studio intitolato Trustfall. «Questo potrebbe essere l’album di cui sono più orgogliosa. Vestiti comodo, prenditi un’ora per te e inizia dalla prima traccia del disco. Sono due gli ingredienti principali: fazzoletti e scarpe da ballo» – così la cantante presenta questo lavoro, che contiene anche dei featuring con The Lumineers, First Aid Kit e Chris Stapleton.

Vi ricordate invece Martina Stoessel, diventata famosa in tutto il mondo grazie alla serie tv teen Violetta? Ora la cantautrice e attrice argentina è diventata una giovane donna molto sensuale e che ha raggiunto una certa maturità artistica, come si può notare nel nuovo album Cupido in cui mischia urban, pop, cumbia ed elettronica.

Però non si vive (per fortuna) di solo pop, quindi anche questo mese vogliamo segnalarvi un altro tipo di ascolti. Partiamo da This Stupid World, nuovo album di Yo La Tengo che dimostra come la musica di questo trio continui a fare centro, anche dopo quasi quattro decenni di carriera, grazie a un’incantevole serie di canzoni riflessive che resistono al ticchettio dell’orologio.

Sempre a proposito di big salutiamo con gioia il ritorno, dopo dieci anni di silenzio discografico, dei dEUS con l’album How To Replace It. La band belga riesce ancora a spiazzare, pur rimanendo se stessa, con dei brani melodici, misteriosi e intriganti.