24/09/2019

Libri: 5 storie green per prendersi cura di sé e dell’ambiente

Veronica Colella Pubblicato il 24/09/2019 Aggiornato il 24/09/2019

Alberi che raccontano storie, gerani che hanno un punto di vista, boschi terapeutici… La natura non smette di stupire e di farci stare bene, anche attraverso le pagine di un libro

libri green

Se quest’estate avete riscoperto l’amore per la natura e siete carichi di propositi ambientalisti, con o senza l’aiuto di Greta, al rientro potete continuare a coltivare la vostra coscienza “verde” con un libro.

Ecco cinque proposte di lettura “green”, per non perdere le buone abitudini e mantenere intatto l’idillio con boschi e foreste anche a distanza.

Ogni albero racconta una storia

La lunghissima vita degli alberi di Fiona Stafford (Hoepli) è un omaggio pieno di poesia alla diversità e alla bellezza di diciassette alberi comuni. Miti, canzoni, utilizzi pratici e valori spirituali, senza dimenticare le celebrità, come il tasso di Ankerwycke testimone del lungo corteggiamento di Enrico VIII e Anna Bolena o i ciliegi di Washington. Gli alberi sono anche i nostri migliori alleati contro il cambiamento climatico e il libro ci insegna a prenderci cura della loro salute, dal frassino al salice, passando per melo, biancospino, ulivo e quercia.

La rivincita degli animali selvatici

Non siamo stati dei buoni vicini di casa per gli animali selvatici: per secoli li abbiamo tenuti lontani costruendo muri e recinti, oltre a dar loro la caccia e devastare il loro habitat naturale con la nostra ingombrante presenza. Per fortuna, come spiega Daniele Zovi in Italia selvatica. Storie di orsi, lupi, gatti selvatici, cinghiali, lontre, sciacalli dorati, linci e un castoro (Utet), adesso sono tornati a popolare i nostri boschi e i nostri ruscelli, dando prova della resilienza della natura. Un libro che parla al cuore, per ritrovare la bellezza e il rispetto per le creature grandi e piccole.

Proviamo a salvare il mondo

Possiamo salvare il mondo, prima di cena. Perché il clima siamo noi (Guanda) è il nuovo appello di Jonathan Safran Foer, tra aneddoti famigliari e dati scientifici rigorosi, nella speranza di convincere migliaia di sconosciuti a partecipare allo sforzo collettivo per diventare i supereroi di cui abbiamo bisogno. Secondo Foer, la prospettiva dell’estinzione di massa è ormai così concreta da aver convinto molti scettici a prendere sul serio il cambiamento climatico, eppure una parte di noi non riesce a crederci fino in fondo. Per invertire questa tendenza serve rendere questa storia appassionante, per capire come possiamo essere contemporaneamente sia l’Arca che il Diluvio.

Il punto di vista del geranio

Prima o poi ci abbiamo provato tutti, a tirare su le piante d’appartamento deperite con un po’ di musica classica o quattro chiacchiere condite da implorazioni e lusinghe. Pochi però sanno che le piante sono molto meno passive di quello che sembra: sono in grado di ricordare, di prendere decisioni, di interagire tra di loro e di muoversi, possono comportarsi in modo opportunista o generoso, persino imbrogliare. Per capire come sia possibile, non resta che leggere il saggio divulgativo di Umberto Castiello, La mente delle piante. Introduzione alla psicologia vegetale (Il Mulino).

La natura che guarisce

 Long Litt Woon, antropologa malese, si è ritrovata vedova molto prima del tempo. In un momento in cui niente sembrava più avere senso, i boschi della Norvegia – paese natio del suo amato Eliof – le spiagge della Corsica e le passeggiate a Central Park le hanno restituito la pace. Andando per funghi ha scoperto quante cose meravigliose si nascondono in piena vista, come lo spettacolo di una foresta illuminata di notte dalla bioluminescenza verde e blu. La via del bosco (Iperborea) è un libro che insegna non solo a destreggiarsi tra spugnole e ovuli malefici, ma anche a conoscere la sorprendente comunità di chi si aggira per i boschi a caccia di tesori nascosti – il popolo dei fungaioli – con tutte le sue manie e piccoli rituali.