24/01/2021

Il revival di Sex and the city di cui non sentivamo la mancanza

Veronica Colella Pubblicato il 24/01/2021 Aggiornato il 25/01/2021

HBO annuncia il revival di Sex & the city, ma senza Samantha. Carrie e co. avranno ancora qualcosa da dire?

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Nel 2021, la Warner Media punta tutto sullo streaming. Per risollevare le sorti di HBO Max, la piattaforma che avrebbe dovuto fare concorrenza a Netflix, ha messo in cantiere i revival di tre serie di culto, Gossip Girl, True Blood e Sex & the city.

Il nuovo SATC si chiamerà And just like that… e seguirà le avventure di Carrie, Miranda e Charlotte alle prese con gioie e dolori dei cinquant’anni.

Dieci episodi da mezz’ora, con un cachet record da un milione per puntata per Sarah Jessica Parker, Cynthia Nixon e Kristin Davies. Ma che fine ha fatto Samantha?

Perché Samantha non ci sarà

In caso vi fosse sfuggito, nella vita reale Carrie e Samantha non si sopportano. Durante le riprese della sesta stagione le due attrici avevano già smesso di rivolgersi la parola e non si può dire che negli anni il loro rapporto sia migliorato. Quando nel 2018 la Parker si è permessa di farle pubblicamente le condoglianze per la morte del fratello, Kim Cattrall se l’è mangiata viva. Oltre a darle dell’ipocrita e dell’opportunista, mettendo in chiaro che non sono amiche né lo sono mai state, ha rilanciato un articolo del New York Post che raccoglie tutte le sue dichiarazioni sul clima da “mean girls” che si respirava sul set. Il suo secco rifiuto di tornare per un terzo film si è dimostrato irremovibile, tanto che nel 2017 la Cattrall aveva addirittura suggerito in un’intervista di portare avanti il personaggio senza di lei. Magari con una Samantha Jones afroamericana o ispanica che rispecchiasse di più il melting pot di New York.

Le ragioni per guardarla…

Tutti i torti Kim Cattrall non li ha: la serie ha bisogno di essere svecchiata. Sulla carta l’unica conservatrice è Charlotte, ma anche Carrie e Miranda non hanno sempre brillato per apertura mentale. Quello era il ruolo di Samantha, che amavamo proprio per il suo atteggiamento sex-positive e liberatorio. Lo ha ammesso persino Sarah Jessica Parker, consapevole del fatto che alcune uscite di Carrie oggi non si possono proprio sentire. Ricordate il suo breve flirt con un uomo bisessuale? Ecco.

Il vuoto lasciato da Samantha non si può colmare, ma nella vita si cresce e si cambia. Magari la Carrie cinquantenne somiglia di più alla madre di Otis in Sex Education, in grado di evolversi senza rimanere aggrappata a vecchi preconcetti. E anche Miranda e Charlotte potrebbero avere nuovi obiettivi, ora che i rispettivi figli sono ormai cresciuti. Se guarderemo And just like that… è per scoprire se gli sceneggiatori si limiteranno a giocare sulla nostalgia o ci proporranno dinamiche nuove in cui rispecchiarci con la stessa naturalezza di un tempo.

…e quelle per farne a meno

Alla fine degli anni ’90, Sex & the city è stata una ventata di aria fresca. Il suo stile irriverente e cinico era lontano anni luce dai toni edulcorati delle sit-com e anche se la serie non è invecchiata benissimo la si perdona. Incarnava lo spirito di un tempo in cui potevamo permetterci di essere molto più superficiali e in cui la consapevolezza intorno a certi temi era minore. Il vero problema è che dopo sei stagioni, due film e un prequel (dalla vita molto breve) la magia sembra essersi esaurita. Le repliche si lasciano guardare volentieri, ma è davvero necessario scoprire cosa ne pensa Carrie del #MeToo? E quanto alla city, i tempi sono cambiati anche per New York. Magari chi la abita è sempre alla ricerca di un lavoro, di un fidanzato o di un appartamento, ma la frivolezza bohémienne di Carrie potrebbe non essere così bene accolta da una generazione che ha vissuto tre crisi consecutive.