20/02/2020

Il commissario Montalbano torna in tv, con debutto al cinema

Laura Frigerio
A cura di Laura Frigerio
Pubblicato il 20/02/2020 Aggiornato il 20/02/2020

Sono in arrivo due nuovi episodi de Il commissario Montalbano, a marzo su Rai 1 con una bella anticipazione al cinema

Luca Zingaretti

Una delle fiction “letterarie” più amate di sempre? Ma naturalmente Il commissario Montalbano, che torna nonostante sia rimasto orfano dei suoi due padri: parliamo dello scrittore Andrea Camilleri, che dal 1994 lo aveva portato nelle librerie e del regista Alberto Sironi, che aveva firmato dal 1999 le trasposizioni televisive dei romanzi.
Entrambi ci hanno lasciato lo scorso anno e quindi non è stato facile andare avanti senza di loro, ma il progetto è continuato grazie al grande impegno di Luca Zingaretti che oltre a vestire nuovamente i panni del protagonista si è messo anche dietro la macchina da presa.

Nel cast oltre a Luca Zingaretti, troviamo Cesare Bocci, Peppino Mazzotta, Angelo Russo e Sonia Bergamasco.

Dal cinema alla tv

Sono ormai più di vent’anni che il pubblico di Rai 1 segue con amore Il commissario Montalbano: alcuni avevano già letto i romanzi, altri invece li hanno scoperti proprio grazie a questa serie tv. Parliamo, in totale, di un miliardo e duecento milioni di spettatori. E ora, con l’arrivo dei due nuovi episodi, non potranno che aumentare. Però prima di arrivare in tv, Il commissario Montalbano, ci attende al cinema: il 24, 25 e 26 febbraio il primo episodio dal titolo Salvo amato, Livia mia (diretto per metà da Alberto Sironi e metà da Luca Zingaretti) sarà infatti nelle sale come evento con distribuzione Nexo Digital. Sarà poi mandato in onda su Rai 1, in prima serata, il 9 marzo.
Invece il secondo episodio La rete di protezione è programmato per lunedì 16, in prima serata, solo in tv.

Le trame dei due episodi

In Salvo amato, Livia mia il nostro amato commissario sarà alle prese con il caso di Agata Cosentino, il cui cadavere viene ritrovato in un corridoio dell’archivio comunale. Si tratta forse una violenza sessuale degenerata in omicidio, ma questa ipotesi non convince Montalbano, che inizia la sua indagine partendo dalla vittima. E così scoprirà subito che la povera Agata era una cara amica di Livia che l’aveva conosciuta a Genova, dove la ragazza aveva lavorato per un paio d’anni prima di ritrasferirsi di nuovo a Vigàta, assunta all’archivio comunale. Agata, timida e riservata, concedeva la sua amicizia e il suo amore a poche persone, quindi chi può averla uccisa?

Ne La rete di protezione l’ingegner Sabatello porta a Montalbano alcuni filmini superotto girati per decenni dall’ormai defunto padre che raffigurano sempre la stessa cosa: l’inquadratura fissa di un muro. Il commissario intuisce che non si tratta solo di un qualcosa di bizzarro, ma che dietro si nasconde una remota vicenda dalle tinte tragiche e fosche.